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Autore: syssy5    03/09/2013    2 recensioni
...aveva una rosa nera sul frontespizio che pareva quasi dipinta, nessuna scritta, nessun fronzolo particolare. Presi quel piccolo libro dallo scaffale per accarezzarne la copertina e svelare l'arcano della sua stampa senza successo, poi lo sfogliai. Rimasi stupita nel constatare che all'intero vi erano solo pagine bianche, non a righe, non a quadretti, nessuna parola, numero o data; nulla di nulla...
[ Questa storia si è classificata quarta al contest ‘Contest Pas a Pas [multifandom e Originali]’ indetto da Fanny_rimes sul forum di EFP ]
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Creature delle ombre'
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La Rosa Nera





Il Diario

Mi sentivo una bambina in un negozio di dolci davanti a quella vetrina; guardavo ogni singolo oggetto con gli occhi sgranati, immaginando come avrei potuto utilizzare tutto quel materiale così vivacemente colorato, con quell'inconfondibile odore di nuovo. Ma non ero più una ragazzina, avevo finito la scuola da un pezzo e non ci avrei fatto nulla con quaderni, matite, raccoglitori e soprattutto diari. Quella era l'unica cosa che mi mancava degli studi: scrivere i miei pensieri nell'agenda.
Tuttavia non potei esimermi dall'entrare e fare il mio unico acquisto di quel giorno: aveva una rosa nera sul frontespizio che pareva quasi dipinta, nessuna scritta, nessun fronzolo particolare. Presi quel piccolo libro dallo scaffale per accarezzarne la copertina e svelare l'arcano della sua stampa senza successo, poi lo sfogliai. Rimasi stupita nel constatare che all'intero vi erano solo pagine bianche, non a righe, non a quadretti, nessuna parola, numero o data; nulla di nulla. Doveva essere un oggetto molto versatile che si adattava a tutti gli usi, quindi anche a me che non avevo più motivo di acquistare materiale scolastico.
Lo strinsi tra le mani come il più prezioso dei doni mentre mi recavo alla cassa. C'era gente quel giorno, l'inizio della scuola era alle porte, così mi misi in fila alla cassa. Iniziai a osservare tutto il negozio: i tre commessi si stavano dando tanto da fare servendo al meglio gli altri clienti, forse erano un po' stanchi di girare a destra e a manca come delle trottole, ma tutti sfoggiavano lo stesso sorriso cordiale.
Ovvio,’ mi dissi, ‘grazie a noi stanno guadagnando un botto di soldi.
Abbassai lo sguardo sull'agenda che avevo preso chiedendomi se fosse giusto spenderci dei soldi, ma giunsi alla stessa conclusione di pochi attimi prima: un oggetto versatile come quello poteva servire anche a me che non frequentavo più nessuna scuola; avrei potuto scriverci qualche mio pensiero, annotare frasi particolari o aneddoti divertenti, o semplicemente appuntare dei numeri di telefono – non avevo mai da scrivere quando qualcuno doveva lasciarmi il suo recapito – invece di continuare a tenere biglietti volanti o nel portafogli che, poverino, non ne poteva più di contenere tutta quella roba, oltre a monete e tessere di ogni sorta, gli oggetti che facevano più spessore.
Quasi non mi accorsi che la fila si era diradata e toccava a me. Pagai, ringraziai il cassiere e uscii dal negozio con un sorriso sulle labbra; mi succedeva sempre così, per quanto fossi in dubbio su un acquisto, non appena avevo con me l'oggetto dei miei desideri ero felice di aver speso una modica cifra solo per me. Non per qualche commissione dei miei, non qualche regalo per mia sorella o le mie amiche, solo per me.
Mentre tornavo a casa mi trovai a sfogliare distrattamente quello diario, come se all'improvviso fosse comparso qualcosa da leggere o qualche immagine che avrebbe attirato la mia attenzione. In realtà non vi era nulla, ma i miei occhi già vedevano le cose che ci avrei scritto su, come una piccola occhiata sul futuro.
Sorrisi di nuovo quando i miei piedi, che conoscevano a memoria la strada senza che io li guidassi, attraversarono la soglia della mia abitazione.



Per prima cosa inizio col dire che questa storia partecipa a ‘Contest Pas a Pas [multifandom e Originali]’ indetto da Fanny_rimes, il che significa che la storia non è già prefissata, ma scriverò ogni capitolo in base ai pacchetti che mi verranno inviati di volta in volta; solo una cosa resterà tale, ossia il numero di capitoli che sarà obbligatoriamente 5. Per questo motivo mi riservo il diritto di cambiare il rating e aggiungere genere/avvertimenti qualora la storia si evolvesse in modo da non rientrare più nei canoni che ho prefissato. Ovviamente, in questo caso, il primo elemento da utilizzare era l'immagine.
Parliamo ora di questo primo capitolo: sappiate che non mi sono messa a raccontare dell'inizio della scuola solo perché sta per ricominciare, l'ho fatto solo perché ogni anno i negozi sono invasi da materiale scolastico, anche i supermercati dove vado di solito a comprare da mangiare, e ancora oggi mi fermo a osservare i quaderni e a sfogliare i diari (ed è questo l'aspetto che ho ripreso nella mia storia, l'immagine del pacchetto che ho scelto mi ha ispirato un'agenda). E quest'anno, per la prima volta dopo 10 anni, ho comprato nuovamente un quaderno: a quadrettoni. Non so se mio figlio lo userà quest'anno, nel caso lo userà quando lo chiederanno a scuola (non ricordo, all'asilo si portano quaderni? Oppure deve aspettare le elementari e in questo caso con quale tipo di quadretti si inizia?); ho anche comprato un libricino di cornicette, io le adoravo ma le ultime le ho fatte in prima media quindi non le ricordo più molto bene (dovrei andare a riesumare i miei vecchi quaderni a casa di mia madre, ma ne vale la pena?). E dopo questa piccola parentesi familiare (si vede che sono felicissima che mio figlio inizia quest'anno la materna?) passiamo ad altro; qui il font del titolo è di nuovo Montague (alternativo: Mistral), mentre del testo è il piccolissimo Windsor Lt BT (alternativo: Cambria).
Non so bene quando ci sarà il prossimo, vedrò i prossimi pacchetti, sceglierò l'elemento che mi ispira di più e scriverò, quindi non so quanto mi ci vorrà. Nel frattempo vi lascio e vi invito come sempre a recensire. ^_^
syssy5

   
 
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