Ciao a tutti!Questa one-shot mi gira
in testa già da quando ho sentito la canzone “L’amore ” dei Sonhora a Sanremo,
ma il tempo di scriverla ce l’ho avuto soltanto ora!!! Naturalmente è una
Troyella XD!!!
Visto che ultimamente va di moda, soprattutto nei telefilm,a un “ti amo”, rispondere “grazie”,ho preso spunto e l’ho inserito nella storia!!!Ditemi che ne pensate!!!
LizDreamer
L’AMORE
Come tutti i giorni di queste due settimane, le peggiori
delle mia vita, anche oggi torno con la mente a pensare a quello che mi hai
detto quel maledetto martedì pomeriggio …
-Troy, sono stata benissimo con te questa
sera. Grazie di tutto – disse Gabriella al ragazzo dagl’occhi blu, mentre si
avvicinavano a casa Montez.
- Non devi ringraziarmi, è stato un
piacere e poi anch’io mi sono divertito!- ribatté dolcemente Troy, mentre ormai
erano arrivati alla porta dell’abitazione.
-Mi è piaciuto molto il film, era così
romantico! Poi il fatto che lei decidesse di rimanere solo per restare vicino
alla persona che amava, rinunciando così per sempre al suo sogno di cantante,
era così emozionante!- sospirò.
- Si, è vero –
- Certo, scommetto che se te lo chiedessi
mi sapresti raccontare tutta la storia, vero?- gli chiese ironicamente lei.
- Si, perché no?Guarda che l’ho visto il
film!-
- Si, certo!-
- Uffa, e va bene, lo ammetto. Non l’ho
seguito per niente, ma avevo qualcos’altro di meglio da fare!- si arrese lui.
- Ah si?E cosa?-
- Guardare te!-
- Troy!- Gabriella lo richiamò
scherzosamente, mentre le guance le si imporporavano leggermente.
- Ehi, non c’è niente di cui
imbarazzarsi. È quello che ho fatto, davvero!-
- Mi fa sempre stare bene essere con te –
sussurrò lei abbracciandolo.
Troy felice ricambiò la stretta, ma
rimase pietrificato da quello che lei gli disse sommessamente poco dopo.
- Troy … è da tanto che voglio dirtelo …
ecco io … io ti amo –
La ragazza mora alzò lentamente lo
sguardo, fino ad incontrare gli occhi chiari di Troy. Ma quello che vide non le
piacque. Disagio. Non era quello che si aspettava. Così, sentendosi accaldata a
causa dell’imbarazzo, si separò bruscamente da lui quando non udì nessuna
risposta, o meglio quella risposta.
- Ah, eh … si, ecco … grazie!-
- G-grazie?Adesso, io dovrei dirti
prego?- gli rispose, non sapendo più cosa pensare. Allora, tutto quello che
avevano passato, la frase dolce che le aveva detto poco fa,non contavano
nulla?Tutte le sensazioni, i sentimenti provati … erano solo suoi? Lui non
aveva mai provato niente?
- E’ che io, a dire il vero … non so cosa
dire –
- Beh io … io credo proprio che tu ora dovresti andare- chiuse lì il discorso
e prima che lui potesse dire qualcosa aprì la porta e con la stessa velocità
con cui l’aveva aperta gliela richiuse in faccia.
I giorni passavano, certo loro stavano
ancora insieme, ma niente era più come prima.
Lei lo aveva evitato il più possibile, e
anche quando non era riuscita a trovare una scusa decente per allontanarsi, non
era tranquilla, sembrava sempre agitata e … amareggiata.
Ma quello che stava peggio forse era
Troy, che non sapeva come rimediare. O meglio,lo sapeva ma … non si sentiva
ancora pronto per dire una cosa del genere.
Mi rendo conto di non essermi comportato
… bene con te e di averti ferita, ma il fatto è che non sono ancora sicuro di
quello che sento.
Non faccio che pensarci, sempre, in
continuazione. Adesso che ci faccio caso non ho ancora detto niente a Chad,
forse parlare con lui mi farà bene e mi aiuterà a capire qualcosa di più su
come uscire fuori da questa situazione.
Esco dalla palestra e mi avvio verso gli
spogliatoi, dovrebbe essere ancora lì, visto che mi aveva detto di voler fare
due tiri a canestro.
Quando sono arrivato, apro la porta e ….
- Oh scusate ragazzi, non volevo
interrompervi –
Infatti, davanti a me vedo Chad, che
effettivamente è nello spogliatoio, ma non da solo. Con lui c’è Taylor, con la
quale sta, o meglio stava, scambiando
un’ appassionato bacio.
- Troy!- urla lei appena si rende conto
della mia presenza e imbarazzata al massimo sussurra a Chad qualcosa come “ vado, ci vediamo dopo”
- Scusami, non volevo rovinarti il
pomeriggio- mi scuso io accennando con la testa alla ragazza di colore che sta
uscendo rapida dalla porta.
- Non preoccuparti, cosa volevi? Ah
giusto avevo detto che mi andava di fare una partita, che ne dici giochiamo
adesso?-
- A dire il vero, prima dovrei parlarti –
sospiro e mi siedo vicino a lui.
- Qualcosa non va? – mi guarda
preoccupato.
- Ecco, io e Gabriella abbiamo litigato –
- Litigato? Voi due? Ma se state sempre
appiccicati, e non vi mollate un minuto! Però, adesso che mi ci fai pensare, in
quest’ultimo periodo non vi ho visti molto insieme … qual è il problema?-
- Due settimane fa, circa, siamo usciti
una sera, l’ho portata a cena e poi a guardare un film, la classica uscita
romanica, insomma, e quando l’ho riaccompagnata lei mi ha abbracciato e … ha
detto una cosa –
- Ah, si? E cosa ha detto per
sconvolgerti tanto?-
Faccio un respiro profondo, e poi finisco
la frase.
- Mi ha detto ti amo –
- Oh, capisco, no aspetta … OH, ti ha detto che ti ama?E tu …
cos’hai risposto?-
Mi prendo la testa tra le mani, e
prevedendo quale sarà la sua reazione, dico con voce sommessa, tanto che sembra
che parli sottovoce:
- Grazie –
Non ho bisogno di alzare lo sguardo per
capire che lui se la sta ridendo alla grande.
- Non ci posso credere!Le hai detto
“grazie”, oddio, qualcuno ci aiuti!Ahahah Troy sei proprio un disastro!- mi
prende in giro tenendosi la pancia con le mani, per fermare le risate.
Ma poco dopo smette, dato lo sguardo che
gli ho lanciato.
- ok, scusami è che … non me l’aspettavo
proprio da te! Sei così sdolcinato, senza offesa, non ti fai problemi a
baciarla nemmeno quando in corridoio passano i professori, le tieni la mano in
classe sotto il banco, a porti a cena fuori almeno due volte a settimana! Non
credevo che ti potessi far problemi a dire “ti amo”-
- Io non riesco a capire quello che
provo! E’ tutto così …. Non lo so, è nuovo e … terrificante!Si, mi fa paura!-
- Ma paura di cosa?-
- Chad, dovresti saperlo meglio di me, io
non ho mai avuto storie serie!- sbotto lanciandogli uno sguardo eloquente.
- Ma quella con Gabriella lo è, no? Non
ti dice niente il fatto che con lei stai già da quasi un’ anno, quando prima
non riuscivi a mantenere una relazione con la stessa ragazza per più di tre
mesi?Pensaci!-
- Lo sto già facendo, Chad. Ci sto
pensando ogni minuto della giornata!ma come faccio a capire se quello che provo
è amore? Insomma, lei mi piace e stiamo insieme da tanto, come hai detto tu, e
… la penso sempre,e vorrei che non ci lasciassimo mai, e quando la guardo sento
delle sensazioni che non ho mai provato prima, e quando la bacio … oh quando la
bacio, vorrei che il tempo si fermasse per non dover mai interrompere quel
contatto tra di noi, ma questo non vuol dire ch…. –
- Ti sei appena risposto da solo Troy –
- Cosa? Che significa?No, aspetta ma dove
vai?- lo richiamo mentre vedo che sta uscendo.
- Lo capirai presto, io credo che tu
dentro di te già sappia se la ami o no, e che quello che devi fare è solo
cercare chiarezza nei tuoi sentimenti. Beh credo che per oggi la partita uno
contro uno sia rimandata, ci vediamo domani, amico!-
***
L’INDOMANI POMERIGGIO
Bene, ho appena suonato la porta di casa
Danforth, ho assolutamente bisogno di parlare ancora con Chad.
Dopo pochi secondi, vedo la porta aprirsi
e suo padre mi invita ad entrare.
Saluto cortesemente entrambi i genitori
del mio migliore amico, e poi mi dirigo verso il piano superiore, dove si trova
la sua stanza.
Busso, e lui mi fa entrare.
- Troy, come mai qui? Ci sono novità?-
- Ho pensato a quello che mi hai detto
ieri. Mi sono reso conto che la sto perdendo, Chad. Non mi ha mai detto di
voler troncare con me, è vero, ma sento che si sta allontanando. E io … ci sto
male. È come se sentissi che una parte di me manca, come se non fossi più me
stesso, un puzzle a cui manca l’ultimo per pezzo per essere completo descrive
bene l’idea. Non so cosa significhi, e forse non lo voglio nemmeno sapere, ma
una di una cosa sono sicuro: non voglio più sentirmi così. Se questo è amore,
allora sì. La amo. Amo Gabriella Montez –
- Sei cotto, amico!- mi sorride in
risposta lui.
- Lo so, Chad!però adesso, come faccio?-
- A fare cosa?-
- A dirglielo! E’ già tanto se me ne sono
accorto io, come posso pretendere di riuscire anche a dirlo a lei?-
- Ah Troy, Troy, troy! Se non riesci a
dirlo a parole, perché non fai quello che voi fate sempre?-
-E cioè?-Gli chiedo confuso.
- Canta!-
-Cosa? Cantare?-
-Si, proprio così, per te non c’è niente
di più semplice-
-Questo lo dici tu!-
Sbuffo sconsolato e mi sdraio nel suo
letto dalle coperte rosse, mentre per la seconda volta in due giorni Chad
scoppia a ridere di me.
Poi con la faccia soffocata nel cuscino,
gli rivolgo una domanda, anzi più che altro una richiesta.
- Mi aiuterai, Chad?-
- Certo, è a questo che servono gli
amici,no? – mi risponde lui, che, anche se non posso vederlo, so che sta
sorridendo.
***
EAST HIGH – MATTINA
Mi volto verso Chad. Sono agitato, e
questo lo percepisce anche lui. Gli faccio per l’ennesima volta la stessa
domanda.
- Chad, non sono sicuro di farcela … sei
convinto che questo funzionerà?-
- Si, Troy, ne sono sicuro … quanto volte
devo ripetertelo ancora prima di convincerti?-
- Almeno un centinaio –
- beh, credo proprio ke non basterà il
tempo … la tua bella sta arrivando –
A l sentire quelle parole mi volto e la
vedo. E’ davanti al suo armadietto e sta prendendo dei libri,a poca distanza da
me.
Questa mattina è ancora più bella del
solito. Indossa una gonna a pieghe di jeans che le arriva leggermente più in su
del ginocchio, e la maglietta bianca attillata contrasta con i capelli scuri
lisciati sulle spalle.
I suoi occhi però sono terribilmente
spenti e questo mi ferisce. Ma mi da anche la forza necessaria per fare quello
che ho programmato per un pomeriggio intero con il mio migliore amico.
Riprendermi la ragazza che amo.
La chiamo e lei si volta subito al suono
della mia voce. Non mi avvicino, le faccio segno di non dire niente e di
ascoltarmi soltanto.
Poi guardo Chad che si è allontanato per
andare da Taylor, e con la testa annuisco. Lui sa cosa fare. Prende il piccolo
lettore d portatile e fa partire la musica a tutto volume, che supera anche il
suono della campanella (non serve la corrente, va a batterie, io ne ho uno così
^^ nda Liz). Naturalmente mi ha aiutato Kelsi a comporla e a registrarla.
Tutti gli studenti restano fermi, non si
dirigono nelle rispettive classi, ma si voltano verso di me.
Io non ci faccio caso. I miei occhi sono
fissi nei suoi, dolci e scuri e … confusi.
Prendo fiato e con il cuore a mille,
comincio a cantare la prima strofa di quella canzone che io stesso ho scritto.
Guardo il cielo e non vedo altro colore
solo grigio piombo che mi spegne il sole,
l'unica certezza è gli occhi che io ho di te.
E’ vero.
Nella confusione dei sentimenti, della ragione, di quello che è giusto e
sbagliato, l’unica cosa sicura era la tua figura davanti agli occhi in ogni
momento. A casa, a scuola, in palestra … di fronte a me c’eri sempre tu.
Due fotografie è tutto ciò che rimane,
sul mio letto il vento le fa volare,
la distanza che ci divide fa male anche a me.
Apro l’armadietto e prendo due fotografie che abbiamo scattato di
recente e che ci ritraggono felici e spensierati.
La distanza che ci ha diviso in questo giorno ha fatto male anche a
me, perché senza di te mi sono sentito peduto.
Ti guardo e poi le ripongo dov’erano prima, mentre riprendo a cantare.
Se non vai via, l'amore è qui.
Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione,
sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore.
Così …
Sono solo anch’io, come vivi tu, cerco come te...
L'amore.
Se non te ne vai Gabriella, se resti qui
con me, ti giuro che vivremo il nostro amore. Eh già, finalmente l’ho capito.
Non voglio perderti, perciò ti prego, accettami. Accettami per quello che sono.
Perché senza di te non c’è vita.
Tu per me rappresenti proprio un viaggio.
Un viaggio che non mi stancherò mai di vivere. Un viaggio che mi porterà a
crescere. Un viaggio che mi porterà a cambiare. Un viaggio che mi porterà ad amare.
Quel che so di te è soltanto il tuo nome,
la tua voce suona in questa canzone.
Musica e parole emozioni che scrivo di noi.
Già, la tua voce anche se non canti
risuona lo stesso in questa canzone. Perché proprio la musica ci ha fatti
incontrare. La musica ci ha fatti sperare. La musica ci ha fatti cambiare. Ed è
proprio attraverso di lei che voglio farti sapere che ti amo.
Se non vai via, il mondo è qui.
Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione,
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore.
Così …
Sono solo anch’io, come vivi tu, cerco come te...
L'amore …
Mi avvicino a te e ti prendo una mano,
non distaccando mai i miei occhi dai tuoi. Non mi stancherò mai di guardarti,
Gabriella.
L'amore …
Cambia il cielo i tuoi occhi no,
come vetro è l'amore che sei.
Cambierà il cielo, cambierà il tempo,
cambierà il mondo. Ma i tuoi occhi no. Resteranno sempre gli stessi, e
continueranno a brillare di una luce che ogni volta mi accecherà d’amore.
Sei un viaggio che non ha ne’ meta ne’ destinazione,
Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore.
Così …
Sono solo anch’io, come vivi tu, cerco come te...
L'amore …
Con la mano libera ti sfioro la guancia e
ti dico una cosa, un’ultima cosa, visto che questa canzone ha parlato per me.
- L’ho capito Gabriella. Da tanto tempo
cercavo l’amore. Da tanto tempo cercavo la persona giusta. La ragazza che mi
facesse innamorare così intensamente da dimenticare chi sono. E l’ho trovata.
Sei tu. Ti amo. Scusami per non avertelo detto prima –
Leggendoti negl’occhi lo stesso desiderio
che ho io, ti bacio.
Un bacio lungo. Un bacio dolce. Un bacio
delicato. Un bacio riparatore.
Gli studenti applaudono, ma noi non li
sentiamo nemmeno, troppo presi l’uno dall’altro.
Quando ci stacchiamo ti guardo felice, lo
si vede dalla curva delle mie labbra.
Tu ricambi con lo stesso sorriso.
Un sorriso bellissimo. Un sorriso
sincero. Un sorriso solare. Un sorriso spontaneo. Un sorriso d’amore.