E quando sorridi, il mondo intero si ferma e ti osserva per un po'.
(perché sei bellissima in tutti i modi in cui sei)

Non aveva mai capito quale fosse stato il momento in cui si era innamorato di lei: forse quella volta che preparò dei biscotti e li fece assaggiare prima a lui, oppure quando lei passò accanto al ragazzo e le sue narici si impregnarono del profumo dei capelli rossi che ondeggiavano, o anche quel pomeriggio in cui lei lo disarcionò dalla scopa durante un allenamento di Quidditch.
Fatto stava che Harry Potter si ritrovò a vedere Ginny Weasley con occhi completamente differenti. Eppure non poteva andare, perché la sua vita era complicatissima, perché lei era la sorella del suo migliore amico e perché sapeva che una volta che fosse riuscito a conquistarla, avrebbe dovuto abbandonarla per la sua ricerca, e sarebbe stato a quel punto più doloroso di ricevere una maledizione Crociatus.

"Cos'hai Harry? E' ancora quello stupido libro?" gli chiese Hermione , la sua migliore amica, una sera in Sala Comune, e lei era l'unica che poteva capire come si sentisse Harry in quel momento.
"No Hermione, il libro è dove l'ho lasciato" sospirò, sistemandosi gli occhiali sul naso.
"Ah, è l'altro problema".
"Già".
"Che non esiste alla fine".
"Purtroppo esiste Hermione, ed è complicato, e non lo so spiegare".
"Almeno Ginny non è fidanzata con una piovra. E poi lascerà Dean, non lo sopporta più".
"E con Ron, cosa gli dico? Ron, mi sono innamorata di tua sorella minore? Mi maledice, te lo dico io".
"Io non vedo dove sia il problema Harry, E' così semplice, non trovi?".
"Cosa è semplice?".
"Tutto".
"Hermione, a volte penso sul serio che tu dovevi essere smistata nei Corvonero".
"E tu nei Serpeverde".

Hermione sbuffò, lei era convinta che ci fosse una soluzione a tutto, e in effetti c'era, ma decise che era meglio finire il compito di Erbologia lasciando Harry ai suoi pensieri.
Poi, il fuoco.
Lei arrivò, si sedette, sorrise ad Harry e se ne andò. In una frazione di secondo aveva sconvolto la serata di Harry. Eppure, dopo quel sorriso, tutto sembrava così semplice.
Forse doveva buttarsi, provare a vivere, in fondo con un sorriso come quello di Ginny nella mente, tutto poteva apparire più leggero, anche un'imminente guerra.