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Autore: Shery    03/09/2013    2 recensioni
La vendetta del Kid é un seguito de " il delitto della IIC" racconto tratto da "Il var sotto il mare" di Stefano Benni, ho voluto scriverlo per omaggiare l'autore e perché ero partecipante affezionata a questo personaggio. Spero piaccia agli amanti del genere e ai non. ;)
Il Kid viene avvelenato da Leopoldo detto Lollis. Motivazione: abbassava la media della classe e di conseguenza non avrebbero vinto. Dunque, servendosi della sua bravura nelle materie scolastiche, avvelena il ragazzo con l'aiuto della sua inseparabile stilografica e Priscilla Mapple, altro buon cervello, che provava simpatia per Carletto detto il Kid, smaschera l'assassino.
Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Se ne stava in piedi a guardare il vuoto Priscilla Mapple mentre consumava meringhe e la terra faceva polvere per una folata di vento. L'anno nuovo era incominciato anche per quelli della IIC, e la campanella era suonata.
Nell'aula si aggiudicavano i posti, ognuno il proprio come fosse comprato, e le sedie coi nomi scritti con l'indelebile sullo schienale. Infondo, il banco di Kid, intoccato ne smosso e, sopra, la sua sedia capovolta.
Priscilla la rimirava e si sedeva su un banco. Rosabella sbadigliava con la graziosa mano immancabilmente davanti alla bocca, le secchie aspettavano composte e rigide come tronchi l'inizio della lezione con le sacche già piene di libri. Il Ciccio, invece, faceva ritardo come tutte le volte ed era ora sulla soglia delle porta piegato in due e col fiato corto per la corsa fatta.
- professore, scusi. Ho fatto tardi che la sveglia ha suonato, e ha fatto tardi che stava un'ora più avanti... - i tre mesi non lo avevano cambiato.
-Ciccio... - Con un sospiro Priscilla lo interruppe, e con un dito indicò la cattedra - il professore non c'è. É il primo giorno di lezione. Cosa ti aspetti?! Di sicuro gli isegnanti sono tutti fuori per raccogliere gli alunni come te, che si son svegliati col pensiero che ci fosse ancora un giorno di vacanza. -
Ciccio si mise una mano al petto, ricominciando a respirare, e alzò lo sguardo verso il banco di Kid. Era fatto così: di cuore troppo buono per non farsi venire qualche remota nostalgia alla vista di quel banco che aveva ospitato il teppista per una fetta di tempo.
Rosabella avanzò, con le sue curve sempre eleganti e fascinose, verso la mole massiccia e piacente di Priscilla, un poco più alta ma sempre uguale.
- E così il tuo adorato e sudicio Kid si è fatto vendetta anche da sotto la terra...!
- di che stai parlando? - domandò Priscilla, levandosi dal banco.
- Non hai saputo niente?  Quella stessa notte il Kid gli disturbò il sonno. E così, poi le notti a venire. Per 10 lune lo tormentò finché quella mattina non accadde. Lui me lo confidò e io promisi che neanche una sillaba sarebbe uscita mai dalla mia bocca. E così feci. Ma oggi voglio dirtelo solo per vedere la tua brutta faccia che si contorce in una smorfia solo perché io so qualcosa che tu non sai. - come una cucchiaiata di antibiotico per bambini, arrivò acida quell'ultima rivelazione.-
 - Ma cosa stai farneticando...?! - grugnì Priscilla,  comprendendo chiaramente sin dove voleva spingersi Rosabella.
- Ma te l'ho detto! Il tuo fidanzatino...! Quel pezzente si è fatto vendetta con le sue sudice mani..! Leopoldo faceva le sue ore stabilite dal giudice, nel riformatorio, come ogni mattina e mentre prendeva i suoi soliti stupidi appunti, la sua inseparabile stilografica gli cadde dalle mani e  fintanto che quella se ne stava in piedi sospesa, il disgraziato per prenderla inciampò per chissà quale mano, e cadde su quella. Troppo vicino al cuore, lo trafisse. In ospedale si dice che di notte nel coma, facesse il nome di Kid e la quinta notte, racconta il compagno di camera, un povero vecchio, che una folata di vento a imposte chiuse fece rabbrividire i loro corpi smunti, e quello morì, supplicando Carletto di lasciarlo in pace,  con gli occhi di fuori e le lacrime sulle guance. - scrollò le spalle, Rosabella, e assunse un espressione di disdicevole superficialità - povera bestia. Non che io sia abbattuta, ma gente come lui andrebbe salvata. Almeno c'è qualcuno che si sporca le mani per levarci dalle scatole la plebe come quel fetente. Mai lo farei, io sono troppo importante per sporcare i miei bellissimi palmi (e poi vedi come va a finire) ma se non altro si è sacrificato per una buona causa. - E se n'andò ondeggiando i fianchi scarni, verso l'uscio. Priscilla, benché fosse di buon cuore e colpita da quella inaspettata notizia, non poté trattenere il sorriso che spontaneo si allungò sul suo viso, guardando la sedia del Kid sulla quale ergeva una scritta con il solito pennarello indelebile, nello stile che più gli si addiceva: " fai tutti neri anche là sopra, il Kid!" E pensò lei, malinconica, che probabilmente quell'anno, avrebbe preferito il Kid alle meringhe.

NDA: Grazie, indipendentemente da chi mi segue e chi si è invece trovato per caso! ;)
un commento, anche negativo, è sempre istruttivo. Arigatou!
   
 
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