Louis ha aperto da pochi minuti gli occhi quella mattina di gennaio, e immediatamente si è voltato per guardare il ragazzo steso accanto a lui, addormentato.
Gli ha posato delicatamente una mano sulla fronte che, cavoli, era bollente; così gli lascia piano un bacio sulla guancia sporgendosi verso di lui e si alza dal letto caldo e sfatto, infilandosi le pantofole e un maglione di lana. Proprio mentre sta per chiudersi la porta della camera alle spalle per lasciare il suo ragazzo dormire, sente la sua voce
"Lou" sussurra quasi Harry, con il piumone tirato su sino al naso, che lascia intravedere solamente gli occhi gonfi e chiusi e i capelli disordinati e ricci. Louis rientra nella camera ancora buia e raggiunge il ragazzo, sedendosi accanto a lui.
"Come stai?" gli chiede, accarezzandogli la testa. Quando era piccolo veniva coccolato dalla sua mamma, che restava con lui e gli preparava cose buone quando aveva la febbre, lo faceva stendere sul divano del salotto avvolto da un plaid e gli lasciava decidere cosa guardare in televisione.
Poi invece è stato lui a tenere in braccio le sue sorelline, a curarle e coccolarle, e lui lo amava. In quel momento invece, guardando quello che ormai è il suo ragazzo da 4 anni, avvolto tra le coperte del loro letto, con la febbre alta, vulnerabile e indifeso, in quel momento è in assoluto quella la cosa più dolce del mondo. E lui la ama.
"Male, Lou" risponde Harry, tossendo subito dopo e tirando ancora di più verso di sè il piumone "Ho freddo". Gli occhi sono ancora chiusi, il naso rosso, le guange bollenti.
"Ti porto qualcosa di caldo."
"No, rimani qui con me." Harry ora ha aperto gli occhi e lo guarda. Gli prende una mano e lo tira verso di sè per baciarlo, ma Louis sa cosa vuole.
"Amore mio, no. Sei malato. Devi stare tranquillo e riposare. Sai che vorrei anche io" gli sorride il maggiore, lasciandogli un bacio sulla guancia rossa.
"Dai, Boo, è passata quasi una settimana! Mi manchi." piangnucola quasi Harry, come un bambino triste, guardandolo dritto negli occhi.
"Anche tu mi manchi e ti amo. Se vuoi vieni con me di là, ti stendi sul divano con una coperta e stiamo insieme". Harry sbuffa e si mette seduto, dopotutto, meglio di niente. Così con un po' di fatica si alza dal letto, con addosso il pigiama di pile a quadrettoni che lo tiene caldo, e scende insieme al suo ragazzo al piano di sotto avvolto ancora nel piumone blu notte che si è portato.
Louis lo fa sistemare bene sul divano, avvolgendolo come un neonato e porgendogli il telecomando della televisione proprio come faceva sua mamma.
"Ti vado a preparare qualcosa" gli dice prima di dirigersi in cucina. Fa ritorno nel salone con una tazza fumante che porge al suo ragazzo.
"Che cos'è?" chiede Harry, scrutando il contenuto della tazza e annusandolo.
"The. Io lo bevo sempre."
"Ma sei sicuro che si dia alle persone con la febbre, Lou?"
"Non lo so, ma è caldo, dovrebbe farti bene"
"D'accordo. Grazie, ti amo" Harry gli sorride sporgendosi leggeremente dalla sua posizione per chiedergli un bacio sulle labbra, ma Louis gli si avvicina e, deludendo l'altro, posa le labbra sulla sua fronte.
"Ti amo anche io." Harry, come previsto, alza gli occhi al cielo e sbuffa sonoramente "Scusa piccolo, ma non possiamo rischiare che anche io prenda l'influenza. Mi dispiace amore mio"
dice cercando la sua mano, ma Harry è decisamente entrato nella sua modalità offeso, così non stacca gli occhi dal televisore
"Dai, scegli tu cosa vedere" prova ancora una volta il maggiore. Niente.
Harry continua a sorseggiare il suo the e a guardare uno stupidissimo programma sulla pesca. Louis sa che Harry gioca spesso a questo gioco, sopratutto in situazioni come queste: quando vuole essere coccolato, viziato e quando è annoiato. E a Louis non dispiace affatto; lui ama Harry e tutto ciò che lo riguarda, compresi questi suoi capricci.
Dopo non aver ricevuto alcuna risposta, sorridendo tra sè e sè, si alza dal divano e si piazza davanti alla televisione, trafficando con qualche aggeggio. Nel momento in cui si risiede sui cuscini viola, sullo schermo partono i titoli di testa e le prime immagini di un film inconfondibile per Harry, che sorridendo si gira verso il suo ragazzo che volontariamente non lo guarda negli occhi per stare al suo gioco.
Comunque Harry si sposta dalla posizione in cui stava e senza chiedere poggia la testa sulle gambe del suo ragazzo, coprendosi ancora una volta sino al naso con il piumone, e gli prende un mano.
Louis ancora una volta ha saputo farsi perdonare e vincere a quel gioco. Entrambi sorridono e Louis gli accarezza piano i capelli proprio come piace ad Harry, mentre la scritta "Love Actually" comprare in rosso sullo schermo.