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THE FIRST KISS

La Sala del Consiglio era gremita di gente spaesata. Alec stava cercando Isabelle con gli occhi per assicurarsi che fosse al sicuro, quando una mano lo spinse con forza di lato.
-Allora mi presenterai ai tuoi genitori?- chiese Magnus tranquillamente.
Alec spalancò gli occhi –Come puoi chiedermi adesso una cosa del genere?-
-Rispondimi- continuò Magnus –ho bisogno di sapere che lo farai-
Rimasero per un secondo in silenzio. Un lungo silenzio in cui Alec sentì tutti gli occhi della sala puntati verso di loro, sebbene non li stesse guardando nessuno.
Poi fece una cosa che normalmente non avrebbe mai fatto.
Buttò le braccia al collo di Magnus e, prima di avere il tempo di cambiare idea, appoggiò le proprie labbra su quelle morbide e fresche di lui.
Sentì il proprio cuore gonfiarsi e credette di essere sul punto di esplodere.
Era sempre stato Magnus a prendere l’iniziativa tra di loro e all’inizio si sentì disorientato.
Lo stregone emise un gemito di sorpresa e cominciò a muovere le labbra insieme a quelle di Alec, lasciando che fosse lui a guidarlo, per la prima volta dal loro primo bacio.
Inesperto, discreto, timido.
Il modo in cui baciava diceva tutto di lui.
E Magnus lo amava.
Entrambi chiusero gli occhi, la stanza intorno a loro sparì, tutte le occhiatacce, i mormorii di disapprovazione, la paura, tutto.
C’erano solo loro due.
Alec sfiorò il collo di Magnus con le dita lunghe mentre il bacio si faceva più intenso e profondo. Lo stregone gli sfiorò un lembo di pelle nuda sui fianchi con le dita fredde, provocandogli una serie di brividi sulla schiena che lo fecero gemere di piacere.
Magnus agganciò i jeans di Alec infilandoci due dita e lo attirò verso di se, il loro torace e basso ventre combaciavano perfettamente, come due pezzi di puzzle che completavano l’opera.
Ad Alec sembrò di essere un fascio di nervi scoperti, ogni centimetro del suo corpo coperto da brividi.
Si separarono lentamente, fino a quando non sembrò ad entrambi di sentire tutta la gravità sulle spalle, come se fino a quel momento avessero galleggiato nel vuoto.
Le pupille da gatto di Magnus erano dilatate e un sorriso appena accennato gli dava l’aria di essere ubriaco.
Alec non aprì subito gli occhi, rendendosi conto di aver baciato Magnus, uno stregone, per di più uno stregone maschio, davanti agli occhi di decine di persone. E dei suoi genitori.
Respiro a fondo e lo guardò negli occhi, cercando di ignorare il brusio che aveva avvolto la sala.
Il sorriso dello stregone si fece più ampio.
-Alexander Lightwood … sei un’idiota- gli disse in tono divertito.
Alec sentì le guance diventare calde. Per lui quel bacio era stato il migliore che avesse mai dato.
-Se mi avessi detto che baciavi così bene, non sai cosa ti avrei fatto- Magnus fece l’occhiolino –e io, di gente ne ho baciata tanta-
Il cacciatore si sentì più leggero, gli occhi luccicanti. Un sorriso timido gli affiorò alle labbra prima che potesse fermarlo.