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Autore: Birra fredda    04/09/2013    3 recensioni
La vita normale non è per tutti. Con vita normale intendo un qualcosa tipo: genitori rompiscatole, non permissivi, che credono i figli adolescenti dai santerelli del sabato sera, scuola odiata, professori visti come satana, compagni di classe con cui combinare solo guai, tanti trip in testa, escogitare modi per andare alla festa del secolo senza dire nulla ai genitori o mettere da parte dei soldi per il nuovo tour degli U2.
Ma io mi chiamo Nicole Haner mica per nulla, eh. E sono la figlia di Brian Elwin Haner Jr., meglio conosciuto come Synyster Gates, chitarrista degli Avenged Sevenfold, mica per nulla.
La mia vita non è normale, e proprio non so come potrebbe esserlo.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You will always be my heart.'
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Caro Jimmy,
ti sto scrivendo una lettera proprio oggi che è un anno esatto di relazione tra me e Lorenz. Caspita, un anno che lo sopporto.
Non mi domandare come possa essermi passata per la testa l’idea di scriverti, so solo che in questo momento sento il bisogno di parlare con te e questo mi sembra il modo migliore di farlo.
Verba volant, scripta manent, no?
Sì, hai ragione, lasciamolo perdere il latino. Oggi io e Lorenz facciamo un anno di relazione.
Devo ancora riprendermi completamente dalla festa di capodanno a casa di Johnny, a dire il vero, ma Lorenz mi ha detto che passeremo la giornata insieme e ormai gliel’ho promesso. Come lui non risenta ancora dei postumi di tutto quello che abbiamo bevuto e fumato, resta un mistero.
Comunque io sono ancora sfinita, sento addirittura la testa pesante come se fossi ancora sbronza, ma ci tengo a uscire con lui oggi.
Quando penso a come siamo finiti a metterci insieme, mi viene sempre da ridere. Lo guardo negli occhi, spesso, e lo rivedo ghignante prima che gli tiri un pugno davanti scuola. Ripenso spesso alla nostra prima conversazione da persone civili davanti lo studio dello psicologo che ci teneva entrambi in cura e che ambedue abbiamo poi abbandonato e mi viene da ridere.
Era lo stronzo, bullo, ripetente, ai miei occhi, il ragazzo che ho baciato allo scoccare della mezzanotte. Era per me un bastardo che non perdeva occasione per insultare me, gli altri e i Sevenfold, ed è stato colui con cui ho fatto l’amore.
Lo amo. Oh, dannazione, lo amo tanto che anche nelle giornate più buie riesce a farmi tornare il sorriso solo con uno sguardo.
Quando portavo il gesso mi scorrazzava da una parte all’altra della scuola tenendomi sulla sua schiena forte e scatenando le chiacchiere di tutti i nostri compagni, e per questo gli sarò sempre grata. Quest’estate non ha rinunciato neanche a un singolo pomeriggio in spiaggia con me anche se c’erano i miei fratelli che non gli risparmiavano nessuna occhiataccia e per il compleanno mi ha regalato un weekend a Long Beach. Soli io e lui in un albergo da quattro soldi, abbiamo fatto l’amore per la prima volta e per la seconda e la terza e la quarta. E dopo il mio compleanno siamo tornati a Huntington Beach più innamorati che mai.
Lo sai che anche Cherie, Alicia e Connor si sono fidanzati?
Connor è stato il primo. Il mio fratellone combina guai ad aprile dell’anno scorso ha fatto la corte a una ragazzina più piccola di noi di anno, bruna, minuta e dallo sguardo dolce. È un po’ troppo pacata, per i miei gusti, ma in questo modo compensa il carattere esplosivo del mio gemello.
Insieme sono divertimento puro. Lui che non sta fermo un attimo e che se la trascina dietro come un pupazzo e lei che si lamenta e piagnucola al suo seguito che vuole riposare.
Però, seriamente, stanno bene insieme. Connor lo vedo molto preso da lei, non smette un momento di parlare dei suoi occhi, del suo sorriso, del suo corpo perfetto, delle sue passioni eccetera eccetera.
Poi, se lei è in grado di sopportarlo e di stare a sentire tutte le cavolate che dice ogni quindici secondi, significa che è davvero innamorata e Connor se lo merita un vero amore.
Cherie si è fidanzata a luglio. Sta insieme a un ragazzo alto, magro e dagli occhi neri. È un ragazzo perfetto per lei, che la coccola molto, la prende in braccio se per terra ci sono le pozzanghere e lei porta le ballerine, che le ripete spessissimo che la ama e le regala le rose rosse a ogni mesiversario.
Cherie ha proprio bisogno di uno così, dolce e protettivo nei suoi confronti, e questo ragazzo è talmente tanto gentile che persino Zacky non ha avuto da ridire sul suo conto.
Alicia, infine, si è fidanzata a ottobre con una sua coinquilina. Sì, avete capito bene. Non solo Alicia Sanders ha deciso, per il college, di convivere in un misero appartamento con altre persone sconosciute, ma si è anche fidanzata con una donna.
Sono stupende, insieme. Chiunque le abbia viste passeggiare mano nella mano, scambiarsi un’occhiata o anche solo stare sedute una accanto all’altra a pranzo può confermarlo. Sembrano calamitate una all’altra, sembra che i loro sorrisi si susseguano a ruota, quando sono insieme, e le frasi che una non sa come completare sono sempre finite dall’altra.
Zio Matt, quando Ali gli ha rivelato che il suo nuovo fidanzato si chiamava Mary, ha perseguitato per giorni papà e Zacky chiedendosi se non fosse stata colpa della loro cattiva influenza.
Ma tu tutto questo già lo sai, no?
Dopo averti incontrato ti sento vicino più che mai, Jimbo, mi sento come se una presenza costante e invisibile fosse con me e mi sorvegliasse.
Dovresti sapere anche che Zacky è finito in ospedale un paio di mesi fa, quando erano in tournèe. Quella sera era nervoso, il giorno dopo avrebbero avuto un concerto importante e non è riuscito a tenere a bada la tentazione di fumare. Ha fumato venti sigarette di mio padre una dopo l’altra e poi ha avuto un attacco d’asma tanto forte che persino l’infermiere che lo ha caricato sull’ambulanza si è spaventato.
Non ti dico quanto ha pianto Cherie quando ha saputo che suo padre era ricoverato in ospedale a Orlando e lei non poteva far di meglio che parlargli per telefono da Huntington Beach.
E penso che sia chiaro, a questo punto, che gli Avenged Sevenfold ora lo sorveglino come se fosse un bambino parecchio spericolato. Papà, tra l’altro, ogni volta che litigano non fa che rinfacciargli questo episodio.
E, a proposito di papà, oltre il pestaggio che ha subito il giorno dopo dell’anniversario della tua morte nessun’altro dei suoi vecchi clienti ha tentato di contattarlo.
Te lo ricordi quel giorno, Jim?
Io me lo ricordo perfettamente e anche se è passato più di un anno ricordo ogni minima sfumatura dei suoi lividi sulla pelle, ricordo il suo tono di voce strascicato, il suono dei singhiozzi sommessi di Zack, le mani di Connor tremanti che lo aiutavano a togliersi la maglietta. Ricordo alla perfezione ogni minimo istante di quei momenti.
Per fortuna dopo quell’episodio non ce ne sono altri e oggi posso dire che papà si è ufficialmente tirato fuori dal commercio in nero delle armi.
Mia madre si sta frequentando con un uomo da un paio di mesi e mi fa immensamente piacere sapere che si sta rifacendo una vita e noi abbiamo formato una band.
Esatto, abbiamo formato una band.
Dopo essere uscita dal coma ho passato molti pomeriggi chiusa in camera mia con la musica a tutto volume cantando a squarciagola ed è stato in uno di quei pomeriggi che zio Matt mi ha sentita cantare.
Dire che è rimasto strabiliato, significa dire poco. Per ore si è proferito allegramente sulla mia tecnica vocale, sulla mia tonalità alta e sul mio timbro graffiante, il tutto blaterando che mio padre aveva dovuto fare parecchi esercizi per affinare la tecnica e non stonare mentre io ero assolutamente perfetta pur non avendo mai studiato canto.
E così è nata anche l’idea della band.
Connor si è subito piazzato come primo chitarrista, Nathan come chitarrista ritmico, hanno messo me al microfono e, dopo molte perplessità da parte del mio gemello, siamo stati d’accordo nell’offrire il posto di batterista a Lorenz.
Sicuramente lo avrai sentito suonare, James, e non puoi non dire che sia davvero un bravo batterista. Forse, dopo Connor, quello che più ci sa fare è proprio lui.
Ci mancava un bassista, in ogni caso, ma l’abbiamo trovato in fretta. Si chiama Patrick ed è uno dei migliori amici di Lorenz. È un tipo simpatico, Pat, basso, con gli occhi scuri sempre vispi e sorride sempre. Ormai è uno di noi.
Ora stiamo tutti bene Jim.
Stiamo tutti bene, davvero, e quest’estate i Sevenfold ci porteranno con loro per la tournèe europea. Hanno addirittura detto che la nostra band potrebbe aprire i loro concerti e, anche se non credo che siamo pronti a suonare davanti a tutta quella gente, mi tremano le ginocchia al solo pensiero. Poi sosteremo qualche giorno a Londra. Non vedo l’ora!
Anche io sto bene, per la cronaca, e cerco in ogni modo di tener fede alla promessa di non avere mai paura che ti ho fatto. Mi sento bene, ora, Jimmy. E mi sento giusta.
Nicole











 
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...e con questo capilolo dichiaro conclusa la Fan Fiction!
È stata la mia prima long, questa, e devo dire che sono rimasta molto contenta del risultato. Ho ricevuto splendide recensioni e moltissime visualizzazioni. Quando ho visto che alcuni avevano inserito la mia storia addirittura tra le preferite sono rimasta a dir poco sioccata!
Vi ringrazio infinitamente tutti quanti, in modo particolare coloro che si sono proferiti in complimenti per il mio modo di scrivere e per la trama. Grazie mille a tutti quelli che sono arrivati fino a questo capitolo e che hanno apprezzato il prodotto della mia mente non del tutto sana.
Grazie, grazie, grazie,
Echelon_Sun
  
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