ATTENZIONE- questa fic è basata sugli avvenimenti dell'episodio 23 di Senyuu (10, stagione 2).
Nel caso non lo abbiate ancora visto potrebbe essere SPOILER.
Gli avventimenti riportati non sono quelli reali della puntata, ma sono più che altro una visione introspettiva da parte di Ros dei fatti avvenuti. Insomma, non so se sono stata chiara, comunque questa fic l'ho scritta stanotte al telefono -e quando ti ritrovi a scrivere alle due di notte sul cellulare, allora capisci cosa sia la vera ispirazione- ma, davvero, dopo aver visto quel diamine di episodio avevo un gran bisogno di scriverci qualcosa, perchè non si può ceh- non si fa- così all'improvviso dopo un'episodio pullulante di idiozzie fare una cosa del genere. Cosa non soffre il mio povero kokoro nel ripensare all'espressione di Ros ;A; 
Beh, buona lettura. (?)









 

Fragments of sky
☁
 

 
Il cielo ha davvero un bel colore quando lo osservi con sguardo perso riflettersi nelle iridi luminose di Alba. È sconfinato, eppure sai che per qualche strano motivo non hai bisogno di alzare gli occhi oltre la coltre bianca di nuvole per accorgertene. L'eroe è lì, con te, questo ti basta, ti fa sentire bene e la cosa ti confonde perché tu non sei più abituato a essere felice. Hai perso davvero troppo nel corso della tua vita.
Ma in questo momento non ti importa, nonostante l'orgoglio, ti va bene essere felice, è una bella sensazione, ti scalda il petto, pensi ti piacerebbe provarla più spesso. Alba ha reso Ros felice. È un pensiero istantaneo e lo senti rimbombarti nelle orecchie assieme alle risa dell'altro. Ha una bella risata, Alba. Ti riempie la testa, la ovatta, ti confonde, facendoti perdere ogni cognizione di tempo e luogo. È una risata cristallina, che su quel volto sorridente e stupidamente gentile e accondiscendente ti strappa un fremito che preferiresti non aver avuto la consapevolezza di sentire.
-È da un po' che non ci vediamo, Ros-san.- stringi una mano fra i suoi capelli, intrecciando le dita a qualche pallido ciuffo d'erba del prato su cui l'eroe è adagiato, e tu a carponi sopra di lui chini il capo -Sono così felice di essere riuscito a rincontrarti alla fine.- continua poi sottovoce, lo spiraglio di un sorriso si fa strada sul tuo volto, disturbando la linearità dei lineamenti.
-Yuusha-san sei...una tale scocciatura.- non é quello che vorresti dire, te ne accorgi solo dopo aver ascoltato le tue stesse parole come fossero un eco estraneo, ma davvero in questo momento non sei sicuro di volerti guardare dentro per scoprirlo. È buio, non hai la stessa luce di Alba, tu.
Poi lo senti ridere ancora, piano, forse leggermente dispiaciuto e rassegnato alle tue solite battute pungenti, mentre una sensazione di solletico e bagnato ti scivola lungo il viso e lo fa tacere qualche secondo. Noti una leggera sorpresa nella sua espressione, che però torna quasi immediatamente quella di prima. E Alba sorride con quel suo solito fare gentile, eppure in una maniera che trovi diversa dal solito, un po' triste forse, malinconica, e tu socchiudi l'occhio sinistro, arricciando infantilmente le labbra quando quello ti carezza piano la guancia asciugando qualche lacrima umida che è scivolata giù dai tuoi occhi rossi.
-Mi dispiace.- piccole gocce che continuano imperterrite a scendere bagnandogli la maglietta vermiglia -Mi dispiace davvero per tutto, Ros-san.-
L'eco di quelle parole si disperde come un alito quieto di vento, trascinando con sé i pochi frammenti spezzati che sono rimasti dell'eroe, fra petali che si disperdono in cielo senza metà. Stringi inutilmente le braccia al petto per trattenerlo, abbracci l'aria e ti chiedi se sarai mai in grado di difendere le persone che ami, tu. Magari se alzi il capo e imprechi contro il cielo qualcuno ti darà una risposta, eppure nemmeno lo fai.
Ti accorgi che senza gli occhi di Alba in cui vederlo specchiarsi, guardare il cielo non ha più così tanta importanza.