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Autore: Dysia    04/09/2013    0 recensioni
Come previsto, non chiusi occhio nonostante avessi una voglia matta di dormire.
Come avrei fatto? Era impossibile.
Ryan capiva, Ryan sapeva. Ma non poteva fare niente e probabilmente la cosa lo stava uccidendo dentro.
Stavo male ogni giorno di più, sopratutto perché dentro di me sapevo che Drew mi odiava e non mi avrebbe mai perdonata per il modo con cui l'ho lasciato, dopo tutto quello che aveva fatto per me e con me.
Mi sarei odiata anche io.... No, un secondo. Io mi odiavo di già.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Avviso: Questa FF è un possibile pezzo di un capitolo del libro. il segno {....} sta a dire che ci sono pezzi tagliati, così da avere un riassunto.]


- Incolpare in questo modo Corsett dell'omicidio dei tuoi genitori e farla sbattere fuori dall'Iperlegge ripudiandola per sempre dal mondo etereo. Corsett giurò fedeltà a tuo padre! ti rendi minimamente conto del casino che hai combinato?- mi ringhiò contro Lucas (il padre di Ryan), davanti a Xena che restava ammutolita.
Nemmeno lo guardavo negli occhi, non ne vedevo il motivo e sinceramente me ne infischiavo del casino che avevo combinato.

Non era la prima volta in fondo che finivo col litigare con qualcuno, ultimamente sopratutto, forse l'unica persona con cui non ho litigato in questi giorni e Ryan.

Uscì dalla stanza mentre due persone chiudevano il portone che dava al corridoio, tirati fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e lo fissai indecisa se tirarne fuori una o no, ma ancor prima che potessi prendere una decisione Xena me lo prese dalle mani e lo lanciò via, fissandomi negli occhi
- Non hai risposto a Lucas, ma ora lo dirai a me- sibilò
- Sì, me ne rendo conto, ma la cosa non m'interessa- risposi con un tono fermo, oltrepassandola e camminando verso l'uscita dell'Iperlegge, mentre Xena mi inseguiva cercando di reggere i mio passo veloce – Ha ucciso i miei genitori, chi mi poteva assicurare che non tentasse di uccidere qualcun'altro?-
- Chi ti assicurerà che Katherine non farà la stessa cosa?-
- Ecco perché verrà rinchiusa nelle segrete, ed ecco perché sarà Samantha a prendere il posto di Corsett. Useremo gli arcangeli supremi per uno scopo diverso da quello che hanno ora-
- Non puoi salire al trono e creare una rivoluzione di questo calibro! È una battaglia persa in partenza! Sono leggi create ancor prima che nascesse il nonno, del nonno, del nonno del tuo trisnonno!- aprii il portone per uscire dall'edificio e schioccai la lingua
- Lo so'-
- E allora smettila di cercare una rivoluzione simile! Se non ci ha provato Denise a fare questo, lascia stare, purtroppo non puoi cambiare tutto-
Sospirai rassegnata ed alzai lo sguardo verso i suoi occhi, annuendo ripetutamente – Sì, hai ragione-

Entrai a casa, salutando Heather (la madre di Ryan) con un sorriso stampato in faccia.
Adoro quella donna, mette sempre il buonumore.
Ryan, tranquillamente sdraiato sul divano, alzò appena gli occhi verso di me e mi sorrise – Papà ti ha fatto il cazzettone?-
- Ci puoi scommettere- borbottai sdraiandomi su di lui
- Ignoralo, è fatto così, sgarri di poco e si incazza!- gridò Heather mentre saliva le scale – io sto dalla tua!-
risi e sollevai le gambe, dondolandole un po', mentre Ryan cominciò ad accarezzarmi i capelli arricciandoli tra le sue dita – Tra poco usciamo- sussurrò
- E dove mi porti?- sussurrai anche io, accennando un sorriso
- dove vuoi tu, basta che ti levi quel muso che hai in questi giorni. Poi, dovresti anche spiegarmi perché ce l'hai-
- Sto bene, giuro-
- Non mi sembra. Ieri notte gridavi-
Sospirai e mi alzai, levando i capelli tra loro e salendo le scale, non volevo star lì a spiegargli l'incubo della notte precedente. Non avrebbe capito, avrebbe frainteso ed io, oltretutto, volevo dimenticarlo.
Non sa' che la cosa va avanti dall'ultima volta che ho visto Drew, e di certo non avevo voglia di rincominciare a pensare alla sera che eravamo tornati da Las Vegas.
La serata probabilmente più difficile della mia vita.
Le crisi di pianto aumentavano a dismisura, eppure all'inizio stavo benissimo con Ryan, il primo mese l'avevo passato talmente bene che a stento tenevo i piedi piantati a terra.
Poi di colpo era come se... Come se questo non fosse ciò che ho sempre voluto.
E non era vero, perché ho sempre sperato che succedesse, che tornasse tutto come prima che io lo lasciassi per quel malinteso.
Era come se tutto ciò che prima volevo ora non lo volessi più. Il classico “desideri desideri e quando finalmente ce l'hai non lo vuoi e ti penti di averlo”.
Ecco perché sotto sotto quella sera non avevo voglia di uscire, ma volevo starmene a casa, magari a parlare con Heather, che forse è l'unica che sa' perfettamente come mi sento.
Amo Ryan, lo amo davvero, ma non mi sento più come prima.
Ma starò zitta, prima o poi passerà tutto.

- Dobbiamo uscire per forza?- chiesi chiudendomi la porta alle spalle e stringendomi nel cappotto, lui annuì e mi diede una leggera spinta per farmi camminare.
Non volevo, non ne avevo assolutamente voglia. Avrei preferito starmene dentro e studiare per l'esame di fine anno, che era già difficile per i fatti suoi, in più se non studiavo non l'avrei mai passato e l'ultima cosa che volevo era quella di passare un altro anno ad essere bastonata da Xena.
Chiusi gli occhi e guardai Ryan oltrepassarmi e raggiungere la macchina, aprire lo sportello e farmi cenno di salire. Sbuffai e salii, aspettando che entrasse anche lui e mettesse in moto la macchina.
- Ti prego, dimmi che mi porti in un locale circondato da umani, almeno mi divertirò-
- No, facciamo solo un giro per la città, così finalmente ti deciderai a spiegarmi cosa mi stai nascondendo- bloccò gli sportelli così da non farmi uscire da lì e mise in moto.
Digrignai i denti. Ryan e la sua testardaggine, non si sarebbe fermato finché non sputavo fuori il rospo.
Tra il mio orgoglio e la sua testardaggine, infatti, si fecero le 3 di notte.
Mi morsi l'unghia e voltai gli occhi verso di lui.
Teneva gli occhi puntati sulla strada, ignorando sia i semafori che le persone che attraversavano, guadava anche troppo veloce, tanto cosa sarebbe potuto succedere? Al massimo qualcuno della polizia strada ci avrebbe inseguito e poco dopo avrebbe cambiato strada perché Ryan l'avrebbe condizionato a distanza.
Sospirai – Mi manca lui-
- Uhm?-
- Drew, mi manca Drew. Sei contento ora?-
per un secondo contrasse la mascella, poi chiuse gli occhi e sorrise, voltandosi verso di me - come una pasqua- frenò di colpo, facendomi andare in avanti.
Sbarrai gli occhi, non poteva inchiodare in quel modo!
- Sei impazzito?-
- No, e tu?- rispose con un tono freddissimo.
Sospirai e poggiai la fronte contro il finestrino, poggiando poi la mano sulla fronte.
- Riportami a casa. A casa mia, però-
- Perché?-
- Ho bisogno di riposare sta notte, visto che ieri notte nessuno dei due ha dormito ed ora sia tu che io siamo talmente stanchi e nervosi che questo discorso finirà con un litigio-
sbuffò ed accese l'auto, prendendo la strada che a breve ci avrebbe portati a casa Coccovich.

{….}

Come previsto, non chiusi occhio nonostante avessi una voglia matta di dormire.
Come avrei fatto? Era impossibile.
Ryan capiva, Ryan sapeva. Ma non poteva fare niente e probabilmente la cosa lo stava uccidendo dentro.
Stavo male ogni giorno di più, sopratutto perché dentro di me sapevo che Drew mi odiava e non mi avrebbe mai perdonata per il modo con cui l'ho lasciato, dopo tutto quello che aveva fatto per me e con me.
Mi sarei odiata anche io.... No, un secondo. Io mi odiavo di già.
Sollevai pigramente la testa dal cuscino, guardando Ryan addormentato mentre stringeva ancora la mia mano.
Se penso che la notte scorsa siamo arrivati a lanciarci addosso i piatti ed il cibo mi sento una scema... Beh, almeno l'abbiamo finita ridendo per quanto eravamo sporchi. Qualcosa di positivo c'era.
Mi alzai dal letto e strisciai nel bagno per farmi una doccia, seguita da Loki che abbaiò piano come per dare il buongiorno.
Si sedette davanti alla doccia mentre mi spogliavo ed entravo, inclinando la testa sentendo il rumore dell'acqua.
Appena uscii, mi asciugai in fretta e misi i vestiti puliti, poi tornai in camera, vedendo Ryan già in piedi e vestito davanti allo specchio
- già in piedi bello e profumato?- inclinai la testa
- Il bagno di giù è sempre libero tesoro- si sistemò i capelli e si voltò verso di me, avvicinandosi quasi saltellando.
Feci le spallucce e presi la cartella al mio fianco, passandogliela poi in mano – Questa roba ti serve?-
- Sì, oggi passerò qualche ora lì all'Iperlegge per compilare delle scartoffie. Noi ci vedremo sta sera e sarò tutto tuo-
accennai un sorriso – tutto tutto mio?-
- Tutto tutto tuo. Magari, però, lontano dalla cucina. Non ci tengo ad essere di nuovo ricoperto di sugo per colpa tua-
risi e gli rubai un bacio – niente più sugo, promesso. Ora vai!-
- Vado- mi sfiorò il volto e scese velocemente le scale.
Fissai il letto e mi sdraiai, forse tra qualche minuto sarei fuggita dalla stanza per andare a fare quattro passi altrove, tutto pur di non restare in quella casa da sola.

Il tempo di 2 ore che mi ritrovai nascosta sotto il letto, raggomitolata su me stessa mentre restavo immobile a fissare il nome di Drew nella rubrica.
Stavo male ed avevo bisogno di lui, perché sapevo che forse vederlo anche solo per 5 secondi mi avrebbe fatto bene. Per quell'attimo. Giusto per far passare gli attacchi di panico.
Presi coraggio e lo chiamai, scoppiando a piangere quando sentii tutti gli squilli a vuoto che stava facendo il telefono. Tra me e pensai solo che non avrebbe risposto e che ero stata una stupida a pensare di chiamarlo, e stavo per attaccare, ma poi sentii la sua voce e nemmeno capii se avesse risposto con un “pronto” o con un “che c'è?”, dato che scoppiai a piangere tappandomi la bocca per non fare casino.
Non riuscivo a parlare, e lui lo sapeva, mi aveva chiaramente sentita singhiozzare, ma stava in silenzio.
- Calmati- mugugnò dopo un po' – Vuoi che venga da te?-
annuii, e avrei solo voluto che mi vedesse farlo, ma invece rimasi in silenzio, e lui fece altrettanto.
- Allora?-
- Sì- risposi con una voce strozzata
- Sei dai Carnage?-
- Mhmh-
Schioccò la lingua e sospirò - dammi qualche minuto e sono lì- attaccò.
Fissai a vuoto lo schermo del telefono, non sapevo se gioire o preoccuparmi.
Sapevo solo che dovevo scendere velocemente giù, al piano di sotto, ed aspettare Drew.
Il tempo di scendere giù e aprire la porta che lo vidi arrivare in macchina.
Corrugai la fronte ed incrociai le braccia, per caso aveva volato su quella strada? Beh.... Conoscendo la sua guida, ha superato tutti i limiti di velocità correndo come un pazzo sulla strada.
Scese dall'auto e si avvicinò a me. Dovevo avere una faccia sconvolta e gli occhi rossissimi a furia di piangere, tant'è che per un attimo mi fissò come se avesse davanti un cucciolo bastonato.
Avanzai un attimo verso di lui poi mi buttai tra le sue braccia, e diversamente da come mi aspettavo, mi strinse a lui senza esitare.
Scoppiai a piangere di nuovo, stringendolo più forte che potevo, e lui fece come se mi stesse cullando, camminando verso le scale che portavano all'ingresso della casa e sedendosi, facendo sedere anche me, senza sciogliere l'abbraccio.... lo sciolsi io poco dopo.
Mi passai il dorso della mano sotto gli occhi per asciugarli un po', poi cercai la sua mano con la mia e la strinsi – scusami per averti chiamato-
- Sh, va bene così-
- Sono un idiota- mugugnai
- Probabilmente sono più idiota io che sono venuto da te- ribatté, ed era come ricevere un pugno in pieno stomaco.
Passò la mano sui miei capelli e cominciai a mordermi nervosamente il labbro, stavo morendo dalla voglia di gettare le braccia dietro al suo collo e stringerlo di nuovo, perché sarebbe stato esattamente ciò che avrei fatto se non avessi combinato tutto quel casino.
- Scusami per quella sera- mugugnai di nuovo
- Scusa per cosa? Per aver scelto Ryan tra me e lui? Nah, non fa niente, sono apposto-

- Non è vero, tu mi odi- rimase zitto, e dopo un po' scosse la testa
- No, non ti odio. La scelta è tua. È sempre stata una scelta tua. Sei andata solo dalla persona che pensi che ti faccia stare meglio- feci un respiro profondo, annuendo poco convinta, poi mi accoccolai a lui -Che cos'hai?- mi morsi le labbra
- Non importa, ora sto meglio-
- sicura?-
annuii di nuovo – era solo che mi mancavi, tutto qui. Non mi è piaciuto come ci siamo lasciati, sono un idiota- non rispose, ed io non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo verso i suoi occhi.
- Va tutto bene ora, è tutto apposto- sussurrò
- Tu stai bene?-
prese una grossa pausa prima di rispondere – Sì- che rese tale risposta poco credibile e molto forzata. E questo fece solo peggiorare le fitte allo stomaco che prima erano talmente leggere da farsi a stento sentire.

{….}

Passammo l'intera serata a parlare, e questo fece placare le mie fitte allo stomaco e l'attacco di panico.
Mi faceva star bene, ed era uno dei motivi, ed era uno dei motivi per cui mi ero innamorata di lui. Drew è sempre stato il mio riparo da tutto.
- Che cazzo....- sobbalzai sentendo la voce di Ryan.
Mi voltai verso di lui e cominciai a boccheggiare. Non era palesemente felice di vedere me accoccolata in quel modo a Drew, per niente. Ed era più che normale sapendo quando tenessi ancora a lui, mi sarei infuriata anche io.
Accadde tutto in un attimo, non ebbi nemmeno il tempo di realizzare bene la situazione che Ryan e Drew stavano già litigando.
Hanno il carattere troppo simile per sperare che uno dei due lasci stare l'altro, e la cosa sarebbe degenerata in poco tempo e sinceramente l'ultima cosa che volevo in quel momento era di vedere uno dei due morto... se non entrambi.
Notai la vicinanza dei loro volti, lo sguardo di entrambi che sembrava emanassero scintille d'odio, e prima che uno dei due potesse sferrare qualche colpo mi alzai e li divisi.
Ryan mi afferrò il polso e lo strattonò per tirarmi via, ottenendo un mio gemito di dolore ed un ringhio da parte di Drew talmente profondo da avermi fatto venire la pelle d'oca.
Mi massaggiai il polso e guardai Ryan, poi Drew -Finitela, entrambi!-
- No, Daph. Finiscila tu- sbottò secco Ryan -prendi una decisione. Una VERA decisione-
- L'ho già fatto Ry...-
- Ma l'hai mantenuta? No, non mi pare. Passi tutte le tue giornate in preda alla malinconia perché ti manca quest'altro idiota- indicò con un gesto della mano Drew, che sollevò un sopracciglio alla parola idiota mantenendo un calma che da parte sua non mi aspettavo - non puoi continuare ad illudere in questo modo le persone, devi prendere una decisione una volta per tutte o questo lentamente distruggerà anche te-.
Ed fu così, che mi ritrovai di nuovo di fronte ad una scelta.
Mi morsi il labbro, guardandoli entrambi e schiudendo appena le labbra. Guardai Drew cercando di non piangere di nuovo, ed alla fine avanzai verso Ryan. Decisi di non rispondere a parole, così poggiai le mani ai lati del suo volto e lo baciai.
Drew abbassò lo sguardo, fece un respiro profondo e si avviò verso la macchina.
Mi staccai dalle labbra di Ryan, sussurrando un “scusami” poi entrai in casa.

Drew non si era mosso dal vialetto, per quasi 15 minuti rimase lì con la testa poggiata alle mani ancora ferme sul volante, poi finalmente girò le chiavi per mettere in moto, ed io salì in macchia, tirai indietro i capelli e mi sistemai meglio sul sedile. Tutto questo mentre lui mi guardava come se fossi pazza. Mi voltai e sollevai un sopracciglio, accennando poi un sorriso – Allora, dove si va?-
scosse la testa velocemente e si voltò completamente verso di me – perché sei qui?-
scrollai le spalle – dove altro dovrei essere?-
- Non lo so', tipo, da Ryan?-
ridacchiai – e perché mai dovrei stare con lui?-
- Perché hai scelto lui, no?-
Allungai la mano verso la sua gamba, tamburellando le dita su questa, poi chiusi gli occhi ricordando cosa era successo poco prima, mentre era in casa e discuteva con Ryan, facendo in modo che potesse vedere e sentire anche Drew:
“Perché mi hai chiesto scusa?”
“ Perché sto andando via”
“ Resta qui..”
“ No, Ry. Hai ragione, non posso continuare ad illudere le persone in questo modo. Alla fine sto illudendo anche me stessa”
“Non illudevi te stessa, forse nemmeno me. Tu stavi bene. Credevo che avessi scelto me anche ora”
“Ecco perché ti ho chiesto scusa. Non ricordi? Una volta avevamo detto che se mai ci fossimo lasciati di nuovo, prima di andar via uno dei due avrebbe dovuto dare il bacio d'addio. Ora vado prima che Drew vada via” feci per uscire, ma mi afferrò il polso
“Ti amo”
“ …. Anche io, ma amo di più lui”
“ Daph, resta qui”
“ Tu non capisci. Ho scelto Drew. Sceglierò sempre Drew”
smisi di ricordare, e aprii gli occhi, spostando la mano – No, non ho scelto Ryan-

  
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