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Autore: Dysia    04/09/2013    0 recensioni
- Questo gelato fa SCHIFO!- borbottò Alai allungando il gelato verso Daphne, che la ignorò e continuò a guardare incuriosita una coppia di vecchietti seduti sulla panchina davanti, così Alai spostò la mano verso Drew, sperando che almeno lui prendesse il gelato. L'unica cosa che ottenne, fu' uno sguardo della serie “Che vuoi? Se non lo vuoi alzati e buttalo” - Marito e moglie veramente cordiali- borbottò, guardando Daphne con un ghigno malefico stampato in faccia, facendo poi cadere il gelato sui pantaloni di questa.
Daphne abbassò lo sguardo sui pantaloni – Grazie Alai-
- Ti ho solo fatto un favore! Quei pantaloni sono passati di moda giusto due giorni fa!- affermò scuotendo i capelli ed allungandosi verso i bambini – Ma loro invece sono sempre impeccabili, vero amori di zia?- ecco la sua vocina strana, accompagnata da svariate facce che ad una persona normale avrebbero fatto venire la pelle d'oca.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alai entrò nella casetta sull'albero, poggiando davanti a Daphne un piccolo libro rosso con una figura un po'.... Spinta.
Daphne si chinò sul libro, leggendo il titolo particolare e corrugando la fronte -Kamasutra?- alzò il volto
- Sì!- squittì Alai – Non è un titolo buffo?-
- A me sembra Elfico...-
Alai la guardò divertita, ma era palese che avesse la testa altrove.
Infatti, rispose come se non l'avesse nemmeno sentita - Mi sa' tanto di nome per una medicina contro il mal di testa!-
Daphne arricciò il naso, abbassando di nuovo il volto sul libro – Sarà, ma non credo che sia un manuale su come far passare il mal di testa.... Dove l'hai preso?-
- Ma è ovvio, no? Dalla stanza di Emily e Andrés!- lo disse con una naturalezza surreale, come se fosse la cosa più ovvia e normale del mondo.
- Cos... Sei entrata in camera di Emily e Andrés?!-
- Sì, che male c'è?- domandò Alai cominciando a sfogliare il libro, ridacchiando di tanto in tanto -Ma che fanno questi, yoga? Guarda che immagini buffe!-
- No che non guardo! Ma ti immagini se Andrés viene e ci vede col suo libro in mano?!-
Alai sollevò gli occhi verso quelli di Daphne – Ma figurati! E che noiosa che sei!- sollevò il libro aperto - fatti una cultura Elfica!- e lo sbatté in faccia a Daphne, che borbottò e lo poggiò a terra, incrociando le gambe e leggendo ciò che c'era scritto.
Schiuse le labbra e allontanò il libro con una manata.
- Eeh, ma che esagerata che sei!- borbottò Alai andando a recuperare il libro – se non ti piace il libro okay, ma cacciarlo dall'altra parte della casa mi pare una cosa un po' esagerata!-
- Ma... Non hai letto ciò che c'è scritto?-
- Nah, stavo solo guardando le figure-
- Le figure dicono anche troppo, Alai-
- Yoga elfico!-
- …. Alai, quello non è Yoga-
- È.... Yoga avanzato?-
Daphne sollevò gli occhi al cielo, cominciando a ricordarsi del fatto che molto probabilmente Alai a stento sapeva come nascevano i bambini.
Alai si strinse nelle spalle, cominciando nuovamente a sfogliare il libro e sbattendolo in faccia all'amica, sta volta, però, indicando una figura precisa.
Daphne diede un colpo secco al libro e schioccò la lingua, guardando fuori dalla piccola finestra della casetta e notando che Gabriel, il fratello maggiore di Sarah, tornava a casa passando dalla finestra.
- Che guardi?- domandò Alai, sollevando gli occhi dal libro
- È tornato Gabriel-
- Ora lo stalkeri? La tua cotta è avanzata di livello!-
Corrugò la fronte, rizzandosi con la schiena – Uhm? Cosa?-
- Tu hai una cotta per Gabriel! Si vede da un miglio!-
- Non è vero! E poi è mio fratello!-
- Beh, no...- Sollevò l'indice – Tecnicamente è tuo fratellastro-
- Ed è più grande di me!-
- Solo di sette anni, cosa vuoi che sia!-
- Come sarebbe a dire “cosa vuoi che sia”?-
- Che hai 7 anni e non hai ancora un ragazzo, ecco! Rimedia!-
- Ma Alai, non c'è fretta. Ed è mio fratello, ha la ragazza e non è vero che ho una cotta per lui!-
Alai sembrò ignorare tutti i passaggi, eccetto... - Oh beh, e la ragazza è umana?-
- Non lo so', mi sa' che è un arcangelo anche lei-
- Aaaah non importa!- fece un balzo, finendo davanti a Daphne. Allungò le braccia verso di lei e la prese per le spalle, la scosse un attimo e puntò gli occhioni verso quelli di Daphne, continuando a scuoterla – TU HAI IL POTERE!-
Daphne la guardò sconvolta e con gli occhi spalancati, facendo un gesto secco con le spalle, così da levare le sue mani – Hai visto il Re Leone per caso?-
- Giusto ieri-
- Oh...-
- E poi hai questo!- disse sbattendole nuovamente in faccia il libro, lo aprì ed indicò una figura a caso, facendo finta di aver letto la descrizione – Qui dice che è divertente e rilassante da fare!-
- Veramente dice che ...-
- Sh! Ho fatto il riassunto!-
- Ma verament...-
- Oh senti, o lo fai tu con Gabriel o ora vado dal ragazzino che mi piace e gli chiedo se la vuole provare con me!-
- Alai, ti prego, non farlo. Sento che è una cosa sbagliata!- Oh eccome se lo sentiva..
- Bla bla bla bla.... Oh devo tornare a casa!-
- Meno male...- borbottò Daphne.
- Daph... CIAAAAAAO-
- … Quel “ciao” è inquietante- e non aveva tutti i torti, visto che Alai nel dirlo ha spalancato la bocca come un serpente e l'ha detto con un tono un po'.... idiota.



La cosa inquietante, è che Alai e Daphne a distanza di dodici anni sono ancora amiche.... Ed Alai continua a torturare Daphne.



- Questo gelato fa SCHIFO!- borbottò Alai allungando il gelato verso Daphne, che la ignorò e continuò a guardare incuriosita una coppia di vecchietti seduti sulla panchina davanti, così Alai spostò la mano verso Drew, sperando che almeno lui prendesse il gelato. L'unica cosa che ottenne, fu' uno sguardo della serie “Che vuoi? Se non lo vuoi alzati e buttalo” - Marito e moglie veramente cordiali- borbottò, guardando Daphne con un ghigno malefico stampato in faccia, facendo poi cadere il gelato sui pantaloni di questa.
Daphne abbassò lo sguardo sui pantaloni – Grazie Alai-
- Ti ho solo fatto un favore! Quei pantaloni sono passati di moda giusto due giorni fa!- affermò scuotendo i capelli ed allungandosi verso i bambini – Ma loro invece sono sempre impeccabili, vero amori di zia?- ecco la sua vocina strana, accompagnata da svariate facce che ad una persona normale avrebbero fatto venire la pelle d'oca.
Daphne ormai c'era talmente abituata che non ci faceva nemmeno più caso, tra i tre, escludendo i bambini, l'unico leggermente scioccato era Drew.
Alai si rimise dritta, sistemandosi i capelli, e Daphne allungò la mano acchiappando il bordo della maglia di Alai per pulire i pantaloni dal gelato, notando dopo la faccia sconvolta di Alai.
- Hai la minima idea di cos'hai fatto?!- disse con tono sconcertato
- Sì, mi sono pulita i pantaloni!-
- Oltraggio! La mia ira si scatenerà su di te!- si alzò in piedi, indicandola come una pazza – Preparati!-
- Uhm?-
- È normale questa reazione?- chiese Drew sibilando
- Non proprio- rispose Daphne, sibilando anche lei, guardando Alai fuggire... O almeno, apparentemente fuggiva, in verità inseguiva una farfalla.


****
# Giorno 1

È mattina presto... a dire il vero, il sole non si è ancora levato del tutto. Quindi forse è un po' troppo presto. La casa è silenziosa, nessuno è ancora sveglio, ad eccezione di Loki.
L'unica cosa a svegliare Daphne, è il fatto che Loki sia balzato sul letto e si sia sdraiato sul bordo, tra lei e Drew.
Daphne si voltò verso la finestra, ancora con gli occhi chiusi, li aprì lentamente e.... fece un balzo sul letto, trattenendo un grido per non svegliare i bambini. In compenso si svegliò Drew e la guardò corrugando la fronte – Che ci fai già sveglia?- mugugnò con la voce impastata
- Al... Al... Al...Al...-
- Al..?- Daphne indicò la finestra, e Drew si tirò su con le braccia, chinandosi indietro con la schiena per riuscire a vedere cosa ci fosse di tanto preoccupante da farla pietrificare in quel modo.
Beh, effettivamente la cosa avrebbe inquietato chiunque: Alai appiccicata alla finestra come una mosca contro il parabrezza di un auto. Anzi, il paragone più giusto è quello con un pesce spazzino appiccicato al vetro di un acquario. Rende di più l'idea.
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!!- disse con un tono quasi nasale, poi se ne andò.
Drew scoppiò a ridere, tornando a sdraiarsi e girandosi dall'altra parte, mentre Daphne, invece, rimase seduta sul letto.


****

# Giorno 2
 

- Il centro commerciale di Red Money è diventato più grande o sbaglio?- domandò Sarah, guardando una vetrina affascinata.
- Sì!- rispose Daphne cercando di mettere bene le buste – e visto che i bambini sono con Drew, oggi possiamo girarlo tuuuuutto quanto!-
- Povero ragazzo, che pazienza che ha per sopportarvi tutti e tre!- dopo quest'affermazione, ricevette un occhiataccia degna di essere chiamata tale.
Sarah rise, indicando poi un manichino – guarda quell'abito! Com'è carino!-
Daphne si girò a guardarlo, ed il manichino sollevò improvvisamente la testa, facendo balzare all'indietro sia Daphne che Sarah – CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!! grazie Sarah!-
-.... Prego Alai...-


****

# Giorno 3

- Axel finiscila di bagnare Lilith con quella dannata spugna!- disse Daphne, sollevandosi le maniche per poi immergere le mani nell'acqua della vasca. Che poi non sa' nemmeno lei perché ha una maglietta a maniche lunghe anche se c'è un caldo da crepare.
Axel, a dispetto, strizzò la spugna in faccia a Daphne, seguito poi da una risata sonora di Lils.
Daph sollevò gli occhi al soffitto, prendendo la spugna e lanciandola via – Ora basta con questa spugna, bagnetto e poi nanna!- disse con tono fermo, cominciando a lavare Axel così da farlo uscire per primo dalla vasca, visto che quella sera era il più attivo tra i due.
Si voltò un attimo per prendere il bagnoschiuma che aveva poggiato accanto alla gamba, così da averlo a portata di mano, poi tornò a girarsi verso i bambini ritrovandosi il volto di Alai a due centimetri di distanza, con i capelli bagnati e appiccicati al viso. Le strizzò una spugna sui capelli
– CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-

****

# Giorno 4

Daphne entrò in bagno, tenendo Drew davanti a sé come se fosse uno scudo - È tutto tranquillo?-
chiese con voce tremante, e Drew annuii – Tutto okay, niente Alai nelle vicinanze- disse con tono calmo, poi si girò verso di lei ridendo – Spiegami come ha fatto ad essere entrata nella vasca senza che tu te ne accorgessi-
- Ma non lo so'! È tutta strana!-
- È Alai, non è una novità che sia strana, okay?- poggiò le mani sulle sue spalle – è solo Alai!-
- È come se stessi dicendo “è solo una bomba atomica, nulla di cui preoccuparsi!”- si mise a ridere
- Io la trovo simpatica-
- È simpatica, ma è inquietante!-
- Naaaah- batté piano le mani sulle sue spalle, poi si spostò, lasciandola entrare in bagno.
Daphne sospirò, chiudendosi la porta alle spalle e controllando tutti gli angolini bui temendo che Alai potesse comparire da un momento all'altro.
Sospirò tranquillizzandosi quando notò di essere sola, e si voltò verso il water....... ritrovandosi Alai accovacciata con le ginocchia contro al petto, sulla tavoletta, e non riuscì a trattenere un grido.
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-.

****

# Giorno 5

- Ehilà Daph!- quasi canticchiò Andrew entrando in cucina ondeggiando, chissà per quale motivo poi.
Daphne sorrise, chiudendo l'acqua calda del rubinetto ed avvicinandosi ai fornelli, controllando il caffè - Ehi Andy! Dov'è Aali?-
- Oh, con Jennifer a fare compere- sorrise lui, avvicinandosi e dandole un bacio sulla guancia. Gesto strano, visto che Andrew le dimostra affetto raramente.
Daphne corrugò la fronte e lo guardò come se fosse un alieno – Hai già preparato la colazione?- chiese Andy, stampandosi un sorriso enorme sul volto.
- Era strano effettivamente quest'affetto...-
- Ehi!-
- Che c'è? È vero! Comunque... cosa vuoi? Sto facendo ora il caffè-
- A dire il vero io volevo il latte....- mugugnò come un bambino offeso.
Daphne sospirò e rise – apri il frigo e prendilo, tanto devo prepararlo anche ai piccoli-
Andy si avvicinò al frigo quasi saltellando – Grazie!- disse aprendo il frigo
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!-
- MA CHE CAZZ...!- Sbottò Andy cadendo all'indietro a causa dello spavento.
Beh, non è tutti i giorni che trovi una ragazza accucciata dentro il frigorifero.


****
 

# Giorno 6

Daphne guardava teneramente i bambini giocare sul bagnasciuga con la testa poggiata sulla spalla di Drew che le carezzava i capelli.
Ad un certo punto rizzò la testa sentendo provenire un casino infernale dall'altra parte della spiaggia.
Lei e Drew si girarono contemporaneamente e videro una cosa incredibile: una balena arenata sulla spiaggia.
Si alzarono incuriositi e si avvicinarono alla balena.
- Mh...Drew? Forse non dovremmo avvicinarci troppo, ho un brutto presentimento...-
- Ma dai piccola, cosa può succedere?-
All'improvviso la balena girò di scatto il muso (Dio solo sa come) verso di loro e aprì l'enorme bocca.
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO- disse prima di trasformarsi in fenicottero e volare via mentre tutti la guardavano stupiti.
-...Ecco cosa può succedere- mormorò Daphne traumatizzata, corrugando la fronte notando che il fenicottero aveva una coda da scoiattolo.

****

# Giorno 7

Loki e Daphne erano sdraiati sul prato godendosi il sole.
Anzi, per la precisione, Daphne era sdraiata sul prato e Loki su di lei, mentre quest'ultima gli carezzava il pelo.
- Sei un po' pesante, sai Loki? Magari se ti togli mi permetti di respirare...-
Il cane mugolò ma rimase fermo sopra Daphne che chiuse gli occhi sospirando.
Quando li riaprì si trovò davanti due occhioni verdi sbarrati e...
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-
- Ma porc...-
Nel breve secondo che ci aveva messo per scrollarsi Loki di dosso e alzarsi a sedere Alai era già sparita e al suo posto c'era una rana, che si traformò in un procione e poi in un falco prendendo il volo e andando lontano.
- Credo che Alai abbia ancora problemi con le trasformazioni...- sussurrò Daphne risdraiandosi convinta di poter stare tranquilla quando a un certo punto senti un rumore.
- BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAU- abbaiò Chilo, il carlino di Alai, all'orecchio di Loki (che è un rottweiler) scappando subito dopo.
- Ma... Loki!

quel cane potrebbe essere la scoregia della tua scoregia!- sbottò Daphne indicando Chilo ormai lontano.

****

# Giorno 8

Daphne camminava lentamente per la casa guardandosi alle spalle ogni secondo per controllare che Alai non fosse nelle vicinanze.
Si sedette a tavola pronta per fare colazione e Drew la guardò inarcando le sopracciglia.
- Per me le tue reazioni sono esagerate.-
- Tu non capisci! Spunta all'improvviso dal nulla! E mi assorda! - esclamò Daphne con uno sguardo da pazza mentre Drew scoppiava a ridere.
- Calmati piccola, andiamo, dice solo "Ciao" -
Daphne si limitò a guardarlo male versandosi i cereali dentro la tazza di latte. Mentre stava per immergere il cucchiaio la ciotola scoppiò, o almeno così sembrò, e apparve Alai grondante di latte.
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-

 

****

# Giorno 9

- Dove vai?- chiese Daphne, sporgendosi dalla porta principale mentre Drew si affrettava a raggiungere il garage come un bambino ansioso.
- In garage a controllare la macchina!-
- Ma.... Perché?- si grattò la testa incuriosita, e Drew si fermò di colpo
- Ieri te l'ho prestata, non vorrei che.... Sai....-
Daphne sollevò gli occhi al cielo – Va bene, non continuare nemmeno la frase, ti ho capito. Stai solo attento ad Alai! Credo sia nelle vicinanze, riesco a sentirne la presenza “ciaouosa”-
- Alai non mi spaventa!- e detto questo, corse nel garage.
Con suo grande sollievo notò che la macchina era perfettamente intatta, ma per assicurarsene del tutto le girò attorno un paio di volte, controllando anche all'interno, poi salì respirando profondamente e poggiando le mani sul volante
-Tutto apposto, sei intatta!- disse con un sorriso allegro... - tranne per lo specchietto- borbottò, sistemandolo e tornando a guardare dritto per un attimo, poi sollevò di nuovo gli occhi e sbuffò, sistemandolo di nuovo.
Respirò profondamente e si accasciò allo schienale, rilassandosi in quel silenzio.
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!- l'urlo di Alai, che spuntò nel sedile posteriore, riuscì a rimbombare all'interno dell'auto, facendo scattare pure l'antifurto dell'auto, e Drew balzò sul sedile e scivolò giù dall'auto (sì, gli sportelli si aprirono da soli, anche loro a causa dell'urlo) tremando in modo evidente ed indietreggiando fino alla parete.
- Oh... Scusa Drew! Credevo fossi Daphne!-
Drew non rispose, si limitò a guardarla con gli occhi spalancati ed il respiro fin troppo pesante... E continuava a tremare.
- Ad ogni modo, CIAAAAAAAO anche a te!- squittì Alai, scendendo dall'auto e strisciando come un serpente fuori dal garage.

****

# Giorno 10

Sebastian girava per casa con i pannolini di Axel e Lilith in mano, tenendoli piuttosto distanti.... Una sorta di distanza di sicurezza.
Passò davanti a Daphne, seduta davanti ad un tavolo mentre teneva le mani di Drew ancora palesemente scioccato dal giorno precedente.
- È apparsa dal nulla!- borbottò terrorizzato
- Lo so', succede sempre....- rispose Daphne accarezzandogli la mano
- Ma è impossibile, ho controllato benissimo la macchina prima di salire!-
- Alai è come un...-
- Ninja psicopatico biondo e con una voce fottutamente ambigua?-
Daphne annuì, avvicinandosi a lui ed abbracciandolo come si fa' con i bambini quando hanno avuto un incubo... Ed infondo, Drew ha vissuto un incubo piuttosto chiassoso.
Sebastian apparve davanti al tavolo e schioccò la lingua in modo rumoroso, guardando Daphne con fare severo come per dirle di scollarsi immediatamente da Drew, cosa che poi fece – Ho buttato i rifiuti tossici- disse con tono freddo
- Vorrai dire “i pannolini”...-
- E io che ho detto? Comunque, credo che ora pulirò un po' a terra, poi tornerò a casa Coccovich, piccolina- si avvicinò al magazzino delle scope – Ma perché è ridotto così?- chiese indicando Drew, mentre con l'altra mano cercava di aprire il magazzino. La porta era bloccata dall'interno
- Alai compare dal nulla e terrorizza chiunque provi a fermarla...- mugugnò Daphne accarezzando i capelli di Drew – ehi...- sussurrò, chinandosi sul tavolo.
- Ma dai, Alai era una bambina così tranq...-
La porta del magazzino si aprì da sola, ed Alai spuntò a due centimetri dal volto di Sebastian, appesa a testa in giù – CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!-
Sebastian batté le palpebre un paio di volte, schiudendo le labbra – Oh... Sebastian!credevo fossi Daphne!- si buttò a terra, atterrando a quattro zampe e camminando come un granchio, passando davanti al tavolo e salutando Drew con la mano, che balzò all'indietro con la sedia.
 

****

# Giorno 11

 

Daphne girava tranquillamente per il negozio di vestiti guardando ogni tanto qualcosa dai manichini. Si incantò davanti a una maglietta nera e decise di provarla, così, tanto per vedere come le stava. Cercò la sua taglia e saltellò verso il camerino. La indossò e fece una giravolta davanti allo specchio

-Sono sicura che a Drew piacerà tanto questa maglietta- disse al suo riflesso continuando a fare mossettine da vamp.
Non lo faceva praticamente mai, se non quando aveva voglia di fare la cretina vanitosa (come in quel momento).

Si guardò dall'alto in basso e appena rialzò lo sguardo spalancò gli occhi terrorizzata.

-CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-

-Alai! Non farlo mai più!- esclamò girandosi verso Alai.

-Veramente stavolta l'ho fatto solo per dirti che quella maglietta è della collezione passata.- disse quest'ultima facendo un verso disgustato -ti conviene tornare a usare i pantaloni rosa di tuo marito- continuò sorridendo. -CIAAAAAAAO Daph!- le diede un bacio sulla guancia, scioccandola ulteriormente e si avviò con passo saltellante verso l'uscita e urlando il solito -CIAAAAAAAO- a tutti quei poveri cristi che la incontravano.

****


# Giorno 12

 

Drew entrò nella stanza armato di estintore. La domanda reale non è “perché un estintore e non una mazza da baseball, che avrebbe fatto più figo” ma “Che diavolo se ne fa' di un arma se potrebbe mettere fuoco o far fuori in un secondo chiunque tenti di ucciderlo?”.
Ecco qual'era la domanda che le porse Daphne, ma Drew la zittì.
Camminò lentamente con l'estintore in mano, raggiungendo il bagno.
Tutto tranquillo.

Daphne era dietro di lui, quatta quatta, e quando vide che la situazione era tranquilla, fece un segno con la mano per salutarlo e se ne andò.
Drew entrò nel bagno.
Spostò vasi, tende, alzò la tavoletta del water, controllò dietro la specchiera.

Nessun segno di Alai.
Sospirò e aprì l'acqua della doccia, levandosi la maglietta e lanciandola sullo sgabello

- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA....-
- MA PORC..- Acchiappò l'estintore al volo e lo spruzzò contro Alai, che cominciò a gridare come una checca isterica il giorno dei saldi
- I MIEI MERAVIGLIOSI STUPENDISSIMI VESTITI!- gridò uscendo dal bagno inciampando nei gradini delle scale ma riuscendo comunque a non cadere.
Daphne corse in direzione dell'urlo con i piccoli in braccio – Che cazz....-
Drew le puntò contro l'estintore, poggiandoselo poi sulla spalla come se fosse un fucile
- Ecco a cosa serviva l'estintore-
- Ma....-
- Non sottovalutare MAI il potere di un estintore!-


****

 

# Giorno 13

 

- Non vorrei allarmarti, amore, ma credo che Alai prima o poi si vendicherà di ciò che le hai fatto- borbottò Daphne guardando Drew allegramente steso sul divano con una birra in mano.
I piccoli stavano rotolando sul pavimento e Loki li spingeva col muso.
- Lo so', ma non è detto. Da quanto non si presenta?-
- Da qualche giorno ma...-
- Perfetto!- la interruppe, cambiando canale.
Daphne sospirò e fece le spallucce, abbassando lo sguardo verso il piatto vuoto che aveva davanti.
Si alzò dalla sedia su cui era seduta e andò in cucina, chiudendosi la porta alle spalle.
Sente di punto in bianco un casino nero e
– CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-.
Daphne corse da Drew, trovando il divano cappottato assieme a lui e la birra sul pavimento.
- Cristo, Drew! Ti sei fatto mal...-
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!-
Daphne balzò all'indietro, spintonando poi Alai.
- Finiscila!-
- Ma...-
- Basta!-
Alai sorrise ad annuii, sparendo poi nel nulla.
- Tutto qui? È finita?-

****
 

# Giorno 14

Il parco di Red Money, il luogo dove di solito le famiglie vanno per riposarsi come non mai. Luogo pacifico dove gli esseri sopranaturali come loro potevano stare e fare ciò che volevano senza mettersi il problema di sguardi allibiti e grida strane da parte degli umani.

Daphne era seduta sul bordo della fontana dal centro del parco, cullando Axel con le gambe.
Drew, invece, teneva Lilith per le mani e la faceva camminare.

Ormai erano ore fermi nel parco, e cominciava ad essere tardi
- Che dici, torniamo a casa?- Chiese Drew prendendo Lilith in braccio
- Ma sì dai-
Misero i bambini nel passeggino e cominciarono a camminare.

Daphne prese la mano si Drew e si mise in punta di piedi per dargli un bacio sulla guancia. Lui la guardò, fece per fare un sorriso ma si fermò di colpo.
Daphne corrugò la fronte – Che c'è? Ti ha dato fastidio?-
Drew scosse la testa e fece per parlare, ma una mano gli tappò la bocca, poi una testa spuntò da dietro la sua spalla
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO-.
Daphne sbarrò gli occhi, e quello sinistro cominciò a tremare in modo isterico.

Passarono tutto il tempo per uscire dal parco con Alai attaccata alla schiena di Drew che ogni tanto si sporgeva e salutava in lingue diverse, sempre con lo stesso tono ambiguo
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO; HIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII; HELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO; SALUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUT; HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-
 

****

 

#Giorno 15

 

 

- COSA?! MA TU SEI PAZZA!-
- Calmati Drew! Ha detto che se l'avessi invitata a cena avrebbe smesso con tutto questo! E poi, ora gli ho chiesto scusa, ha detto ce la finirà!-
- E tu le credi?-
- Direi, mi ha fatto ricomprare il capo che le ho sporcato..-
- Ah... Perfetto-
Suonò il campanello, e Sebastian aprì.
Alai saltellò in cucina sfoggiando i suoi pantaloni fuxia, poi fece un cenno di approvazione verso Drew – Sei vestito in modo FA VO LO SO!-
-Ehm...Grazie Alai?-
- CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO Famiglia Tempest Stilinski-
Il suo Ciao quasi fece rompere i bicchieri – Allora, che si mangia?-.

 

La cena andò benissimo. Alai dichiarò anche che avrebbe finito con tutta questa tortura.

Le sue ultime parole prima di uscire di casa furono “E comunque non chiederò scusa per i traumi.”

 

****

 

#Giorno 16

 

Sono le 06:00

Daphne si è svegliata prima per colpa di un incubo... o qualcosa di simile.

Si rigirò nel letto e si accoccolò a Drew, mentre quest'ultimo dorme tranquillamente.

Eppure Daphne aveva una stranissima sensazione.

Passarono 29 minuti, e per fortuna riuscì a ri-addormentarsi senza troppi problemi.

Ma.... Alle 06:30 qualcosa scattò. Come un allarme.

Ma ben peggiore e fastidioso.

In tutta la casa risuonarono un casino di “CIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO”.

Daphne e Drew balzarono sul letto.

- Corri a staccare la corrente!- gridò Daphne verso Drew, che probabilmente la sentì a stento, ma corse comunque a farlo.

Non appena tornò tutto silenzioso, Daphne andò in camera dei bambini, trovandoli ancora addormentati – quella pazza. Almeno i piccoli sono ancora addormentati-
- Magari ha fatto loro un incantesimo per non farli svegliare- sussurrò Drew.

Appena Daphne tornò in camera, trovò un bigliettino sul comodino.
“ Questo era veramente l'ultimo. Non chiederò scusa per l'arte! __ Alai'sgotSWAG!”

  
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