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Autore: Alley    04/09/2013    6 recensioni
“Eccomi!”
Pepper sorride – un sorriso meno radioso di quelli che sfoggia di solito, ma comunque bellissimo.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agente Phil Coulson, Pepper Potts, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Eccomi!”
 
Pepper sorride – un sorriso meno radioso di quelli che sfoggia di solito, ma comunque bellissimo.
 
“Perdona il ritardo, Phil, ma sono stata bloccata in ufficio tutta la mattina. Tra telefonate da effettuare, i-mail a cui rispondere, documenti da visionare…La conversione dell’azienda si sta rivelando più problematica del previsto.”
 
Stringe il mazzolino di margherite tra le mani, le dita che tremano contro la carta che avvolge gli steli.
 
“In ogni caso, non sono qui per annoiarti con il lavoro.” Il suo sorriso si fa un po’ più ampio, un po’ più vero. “Ma per farti un resoconto della prima settimana di convivenza alla Stark Tower. O forse dovrei dire alla Avengers Tower.”
 
A Tony non è piaciuto molto quell’appellativo – dillo un’altra volta e ti mollo sull’altare – ma Pepper è convinta che sia estremamente calzante.
 
“Tony ha fatto un po’di storie, all’inizio, ma Fury sa essere molto persuasivo quando vuole.”
 
A onor del vero, c’è da dire che la prima volta gliel’ha chiesto con gentilezza – e senza ricorrere a minacce. Con Tony, però, la storia del “con le buone si ottiene tutto” non funziona e il direttore è stato costretto a cambiare strategia.
 
Decidi tu, Stark. O ospiti i Vendicatori o il fratello di uno di loro. E non sto parlando di Barney
 
“È andata molto meglio di quel che credessi. Sono ancora tutti vivi e non si sono verificati scontri, né fisici né verbali.”
 
La sera in cui Tony ha proposto di guardare “La bella addormentata” c’è stato un piccolo alterco con il Capitano ma, tutto sommato, niente di irreparabile.
 
“Non so come Tony abbia fatto ad allestire cinque maxi appartamenti nel giro di una settimana, ma c’è riuscito.”
 
Tony Stark può tutto
 
“Quattro, in realtà, perché quello di Bruce era già pronto. Tony gli ha costruito un laboratorio più grande ed attrezzato del suo. Passano tantissimo tempo insieme. Se non si trattasse di Bruce, sarei gelosa.”
 
Ma si tratta di Bruce, e Pepper è felice che Tony abbia trovato un amico come lui.
 
A Bruce serviva qualcuno che non lo trattasse come una bomba pronta ad esplodere e a Tony una persona – un’altra, oltre lei - che avesse il fegato di contraddirlo e dirgli quanto stupide ed assurde fossero, talvolta, le sue convinzioni.

Bruce era quello di cui Tony aveva bisogno e viceversa.

“Per i ragazzi è stato difficile abituarsi a Jarvis. In realtà, Thor non ci è ancora riuscito” riprende e soffoca una risata “Continua a guardarsi intorno spaesato ogni volta che sente la sua voce.”

“Ah, il giorno dopo il trasferimento ha attaccato Roomba con Mjolnir. L’ha ridotto in polvere. A Tony è quasi venuta una sincope, l’aveva costruito con le sue mani. Voleva buttarlo fuori, ma dopo essersi calmato ha deciso che sequestrargli il martello a tempo indeterminato era una punizione sufficiente.”
 
Sono costernato, lady Virginia. Non immaginavo che si trattasse di un automa addetto alla pulizia della dimora. Temevo fosse una minaccia all’incolumità sua e a quella dei miei compagni. Le prometto che non si verificheranno altri episodi incresciosi.
 
“Thor ce la sta mettendo tutta per imparare a convivere con “i mirabolanti marchingegni midgardiani”. Ha già fatto passi avanti, sai? Non ha distrutto nient’altro e ieri è riuscito persino ad accendere la tv. Sono sicura che a breve non avrà più alcun problema. È un ragazzo – cioè, un dio – molto volenteroso ed ha un cuore d’oro.”
 
“Avevi ragione su Steve, è una persona magnifica” prosegue e le pare quasi di sentire le obiezioni di Tony “So che sei invidioso da morire perché vivo con Capitan America…Te l’ha portato lui quello?”
 
Ai piedi del vaso colmo di camelie e tulipani giace una piccola riproduzione dello scudo a stelle e strisce. Pepper è sicura che non ci fosse la settimana prima e si domanda chi l’abbia depositato lì.
 
“È di una gentilezza disarmante e, a dispetto delle apparenze, è anche molto divertente. I suoi battibecchi con Tony sono impagabili, sono davvero una bella coppia.”
 
Pepper, guarda non stavo scherzando. Se non la smetti di dire sciocchezze dovrai trovarti qualcun altro da sposare
 
“Sai, penso che il loro problema sia che sono troppo simili. Non sei d’accordo, lo so, ma io ne sono convinta.”
 
Tony e Steve si somigliano molto più di quanto siano disposti ad ammettere – e di quanto gli piaccia pensare. Sono entrambi autorevoli, testardi e perennemente ansiosi di dimostrare quanto valgono. Per tutti e due le proprie idee sono una fede impossibile da rinnegare, cambiarle una sconfitta che non sono disposti a subire.
 
“Ho chiesto a Steve di Howard – non in presenza di Tony, naturalmente. Mi ha detto che era un uomo straordinario: intelligentissimo, onesto e incapace di risparmiarsi.”
 
Tale padre, tale figlio.
 
“Io e Natasha siamo andate a fare shopping insieme qualche giorno fa. È stata una bellissima giornata. A Tony è quasi venuto un infarto quando ha scoperto quanto abbiamo speso ma, ehi, sono io che porto avanti l’azienda, ho tutto il diritto di fare la spendacciona, una volta tanto.”
 
“Lei è veramente adorabile. Ci mette un po’ad aprirsi, ma vale la pena di pazientare, perché è una ragazza stupenda e, soprattutto, estremamente normale. Non è affatto distaccata, né apatica. Io sono perfettamente a mio agio con lei e penso che la cosa sia reciproca. Sarà che in mezzo a tutti quegli uomini un pizzico di solidarietà femminile diventa indispensabile…”
 
“Indovina un po’chi mi ha aiutata a preparare la cena ieri? Avevi ragione, Clint è un mago in cucina. Tony gli ha proposto di diventare il nostro chef personale. Qualunque cifra ti dia Nick per sparare frecce, io ti offro il triplo.
 
Clint aveva passato l’intera settimana chiuso nel suo appartamento. Pepper, preoccupata, aveva chiesto a Natasha se avesse bisogno di qualcosa.
 
Di tempo. Soltanto di tempo
 
Pepper non aveva posto altre domande. Più volte era stata sul punto di bussare alla sua porta, ma alla fine aveva desistito. La sera prima, mentre armeggiava con pentole e ingredienti, se l’era ritrovato sulla soglia della cucina, due cerchi scuri attorno agli occhi e l’imbarazzo nella voce.
 
Posso darti una mano?
 
A volte il tempo non basta, a volte servono una mano tesa ed il coraggio di afferrarla per andare avanti.
 
Certo. Lì c’è un grembiule, se ti serve
 
“Abbiamo parlato molto. È…”
 
Triste
 
Non lo dice, perché teme che Phil se ne dispiaccia. Quel pensiero la fa sentire terribilmente stupida e le incrina appena la voce.
 
“…simpatico.”
 
Si ferma e ispira profondamente, il profumo delle margherite le solletica le narici.
 
"La cena è andata alla grande. Sono venute anche Darcy e Jane e sono rimaste a dormire da noi - Tony ha borbottato qualcosa tipo "Questa torre non è un albergo", ma in realtà nemmeno lui voleva che tornassero a casa da sole a quell'ora. Darcy ci ha raccontato della volta in cui Thor, allo zoo, ha chiesto dove fosse la gabbia dei pentapalmi e di quella in cui, al cinema, ha brandito Mjolnir contro i nemici che sbucavano dal gigantesco rettangolo appeso alla parete. Da quel giorno, Jane ha rigorosamente evitato i film in 3D."
 
"È stato incredibile vedere Bruce ridere in quel modo. Non sembrava lui. Ci siamo divertiti un mondo. Alla fine della serata erano tutti un po' brilli - tranne Steve, naturalmente. Thor si è accasciato sul tavolo ed è stata una faticaccia trascinarlo nella sua stanza. C'è stato bisogno della collaborazione di tutti."
 
"Steve l'ha preso per le braccia e Clint e Bruce per le gambe, mentre Natasha gli reggeva la schiena. Tony era troppo ubriaco per contribuire" spiega, con un sospiro affranto "Sono una bella squadra. Funzionano a meraviglia ed è anche merito tuo."
 
Un groppo le stringe la gola e deve fermarsi di nuovo per riprendere fiato.
 
"Tony ha rivoltato Portland come un calzino, ma non ha trovato nessuna Marilyn che suoni il violoncello. Ha detto che, se non ci riuscirà entro una settimana, ordinerà al sindaco di rifare il censimento."
 
Pepper si è chiesta tante volte cosa succederà quando la rintracceranno. Che cosa le diranno? Che c'è stato un incidente d'auto? Le sembra ingiusto che i meriti di Phil vengano cancellati in questo modo, che vengano celati persino alle persone che lo amano, ma sa che non c'è un'alternativa. Nel momento in cui Phil aveva scelto quella vita, ne aveva accettato tutte le implicazioni.
 
"Devo darti una notizia importante" riprende e si stupisce di quanto la sua voce suoni entusiasta "Penserai che sono pazza - lo penso anch'io, in realtà - e che è la cosa più folle che una donna possa fare – ed effettivamente è così - e che..."
 
Si interrompe e sorride - sorride veramente, con gli occhi e con il cuore - e le dita si serrano attorno agli steli sottili.
 
"Io e Tony ci sposiamo. Non occorrerà molto tempo per organizzare tutto, inviteremo al massimo una dozzina di persone. Sarà una cerimonia discreta. La prima cosa discreta che Tony fa in vita sua, probabilmente."
 
"Ho già acquistato l'abito. Mi ha accompagnata Natasha - voleva venire anche Thor, ma gli ho detto che non era il caso. Adesso dobbiamo solo scegliere le bomboniere - Tony ha proposto delle miniature di Iron Man, ma io mi sono opposta. Sono certa che troverà un altro modo per appagare il proprio ego."
 
"Mi faceva piacere dirtelo" aggiunge in un sussurro e tira fuori dalla tasca una sottile busta rettangolare, dopodichè avanza e si china in avanti. Tiene gli occhi puntati sul vaso, nel timore che guardare la foto le impedisca di proseguire. Infila il mazzolino di margherite tra gli altri fiori e adagia la busta ai piedi della lapide.
 
"Questo è l'invito" mormora e una voragine le si apre nel petto "So che è stupido portarlo qui, che non ha un minimo di senso e che bisogna lasciar andare le persone e questo non è il modo migliore per farlo, ma..."
 
Sbuffa, deglutisce, pensa - ed è quello che fa più male.
 
"...avevo bisogno di portertelo."
 
Finalmente sposta lo sguardo sulla fotografia incastonata nel marmo. Gli occhi di Phil la scrutano attraverso il vetro che ricopre l'immagine, vigili e sereni e così vivi che a Pepper pare un paradosso esser inginocchiata sulla sua tomba.
 
"Avrei tanto voluto che ci fossi. E anche Tony."
 
Sfiora la foto con le dita e una lacrima cade a bagnare il biglietto. Pepper resta accovacciata per qualche minuto, in silenzio, gli occhi rossi e il cuore pesante. Quando le gambe cominciano ad intorpidirsi, si solleva e si acconcia il tailleur sgualcito, poi si asciuga il viso con il dorso della mano e improvvisa un sorriso – il sorriso morbido e caldo che le donne tirano fuori dopo aver pianto.
 
"La prossima settimana mi vedrai con l'anello al dito."
 
Fissa la fotografia ancora per qualche istante. Staccarvi lo sguardo è sempre più faticoso, è come dirgli addio un'altra volta.
 
"Ciao, Phil."













Note
Di solito evito di assillarvi in questo modo, ma ultimamente scrivere è l'unico pretesto che riesco a trovare per non studiare e non mi va di aggiungere altre storie a quelle che marciscono nelle mille mila cartelle del mio pc, quindi pubblico (rassegnatevi). Questa storia è nata perchè Phil e Pepper, per me, sono l'amore e i Vendicatori che vivono tutti assieme alla Stark Tower anche (insomma, è nata perchè avevo bisogno di fangherlare allegramente su due degli elementi fanon che preferisco, sì).
Prima di lasciarvi, la burocrazia:
- Questa storia si ricollega a Will you marry me?, one shot sulle nozze di Pepper e Tony che ho scritto secoli fa. Questo è una sorta di prequel (prima o poi - più poi che prima - ci sarà anche un sequel). La comprensione di questa one shot non è subordinata alla sua lettura: è presente soltanto un rimando, connesso alla battuta di Pepper sulle bomboniere ("Tony ha proposto delle miniature di Iron Man, ma io mi sono opposta. Sono certa che troverà un altro modo per appagare il proprio ego". Pepper, come sempre, ha ragione, dal momento che Tony metterà una miniatura di Iron Man sopra la torta nuziale, in luogo di quella, ben più tradizionale, dello sposo vestito in giacca e cravatta).
- Roomba è veramente un aspirapolvere (GIURO! Cliccate qui per averne la prova)
- Barney, nei fumetti, è il fratello di Clint
- Le margherite sono i fiori preferiti di Phil in My best friend di _Maria_. Anche il nome della violoncellista è tratto dal suo Head Canon.
- Per chi mi conosce, è chiaro il motivo per cui Tony non riesce a rintracciare la violoncellista e per cui Clint sta così male. Per tutti gli altri, la cosa è a libera interpretazione *ride*
- Questa è la canzone che dà il titolo alla storia.
  
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