Autore: Emily Kingston
Pairing scelti: Harry/Luna, Harry/Draco, Harry/Lavanda
Rating: Verde
Sommario:1. Di bambini e Nargilli
2. Di abiti eleganti e vanità
3. Di lacrime e bellezza
Avvertimenti/Generi/Note: Fluff, Slice of life, Romantico
Note dell’autore: Il titolo della raccolta significa ‘specchi’ e infatti gli specchi sono un tema ricorrente in tutte e tre le drabble. Siccome volevo dare un titolo alla raccolta (oltre ai titoli delle tre drabble) ho pensato di inserire questo elemento comune a tutte e tre in modo da dare un titolo coerente alla storia. Ho scelto il personaggio di Harry perché mi stuzzicava l’idea, anche se con l’IC me la sarei cavata meglio con Ron o Hermione che sono i due personaggio di cui scrivo più spesso, ma ormai i contest a cui sto partecipando in questo periodo li ho presi tutti come piccole sfide personali, quindi ho voluto continuare.
 
 

Looking-glasses

 
#1. Di bambini e Nargilli
 
 Era una bambina, Luna, Harry l’aveva sempre pensato. Così indaffarata nel suo mondo di bizzarre creature, aveva sempre quel non so che di innocente e ingenuo che hanno i bambini, come se non fosse cresciuta mai.
Anche adesso che la guardava specchiarsi nel lungo specchio della loro camera da letto, osservandosi con curiosità il ventre leggermente prominente, Harry non poteva pensare altro che a una bambina.
“Luna, hai visto la mia bacchetta?”
Lei lo guardò attraverso lo specchio e scosse il capo. Poi sospirò. “Dobbiamo metterci subito a cercarla; sospetto che i Nargilli ne siano responsabili.”
 

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#2. Di abiti eleganti e vanità
 
 Sentì Draco imprecare dalla camera da letto e, siccome era almeno la decima imprecazione nel giro di pochi minuti, decise di abbandonare la Gazzetta del Profeta sul tavolo e di raggiungerlo. Quando raggiunse la stanza per poco non gli caddero gli occhiali a terra. Il pavimento era completamente ricoperto da abiti, probabilmente povere vittime mietute dal suo fidanzato.
“Che è successo qua dentro?”
“Non mi posso mettere questo con questa!” esclamò Draco, disperato.
Harry gli si avvicinò con pochi passi pazienti.
“Qualsiasi cosa tu metta resterai sempre il mio ragazzo preferito.”
Draco sbuffò. “Questo mi sembrava ovvio, Potter.”
E Harry rise.
 

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#3. Di lacrime e bellezza
 
 Non sapeva come mai non riuscisse a dormire, ma dopo essersi rigirato più volte sul materasso, decise che era ora di farla finita e scese nella sala comune.
Appena entrato nella stanza, scorse Lavanda Brown che piangeva in un angolo, seduta su una delle poltrone. Non seppe bene come, ma si ritrovò di fronte a lei, in ginocchio, a sussurrarle parole di conforto.
“Dimmelo, Harry, Ron mi ha lasciata perché non sono abbastanza bella?”
Harry scosse il capo. Si guardò intorno e alla fine trovò ciò che cercava: un piccolo specchietto da borsetta.
“Guardati,” le disse, indicando il riflesso. “Non potresti essere più bella di così.”
 

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