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Autore: Allyn    05/09/2013    10 recensioni
La mia prima long SasuNaru *W*, che adorabile coppietta
E se il nostro Naruto riuscisse a riportare a casa Sasuke?
Tutto bello, splendido, grandi festeggiamenti, lacrime, cuoricini ovunque, fangirl che strepitano...
Piccolo inconveniente? Dopo una lunga convalescenza all'ospedale di Konoha il caro Uzumaki potrebbe ritrovarsi un Sasuke un po' diverso, e soprattutto un po' difficile da gestire...Come si metteranno le cose per i due?
_____ note: la seguente fic trae ispirazione dalla doujinshi preesistente " la residenza del sole"
Ha pianto lacrime di sangue, prima che i suoi occhi si chiudessero celando quelle iridi rosse e innaturali divenute ormai nere. Ha pianto lacrime di sangue, e ne rimangono i segni, sulle sue guance smunte, pallide; scie scure, incrostate come il suo cuore, come i suoi ricordi più dolorosi, un rosso non più brillante, ma secco, spento, opaco.
[...]
Un Naruto innamorato alle prese con un Sasuke un po'...beh un po' fuori di sé, poverino...
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 11

Note: e dato che l’11 è il mio numero preferito, questo capitolo conterrà una bella sorpresa *W* ahaha

***

Il braccio di Naruto guarì, i giorni passarono, uno dopo l’altro, tra missioni, in cui il biondo non si risparmiava, proteggendo se stesso e il suo compagno, ogni ferita veniva poi curata da Sakura, e guardata con tristezza da Sasuke, che di volta in volta diveniva sempre più forte e capace, pieno padrone delle sue abilità.

Dormivano insieme, ma inspiegabilmente Naruto, ogni volta che le braccia dell’Uchiha lo raggiungevano in cerca di conforto, si retraeva, tra le lenzuola, come una bestia offesa.

Durante il giorno non parlavano mai di quel comportamento, si limitavano a fare colazione assieme e ad allenarsi, a sfiorarsi distrattamente nelle pause, o stesi sull’erba verde dei boschi.

“Naruto...” Esordì Sasuke un pomeriggio piovoso, steso sul terreno di una radura di Konoha, il respiro corto per l’allenamento, lo sguardo nero rivolto alla figura del biondo intenta in una tecnica complessa.

“Naruto...” Lo chiamò più forte, il ragazzo si voltò, lasciando che le copie che aveva precedentemente creato scomparissero in una nuvola di fumo.

“Sas’ke, dimmi” Rispose chinandosi e guardando il viso del compagno.

“Baciami” E per la prima volta quella richiesta, anche se sussurrata, sembrò un ordine, uno di quelli severi, che spesso uscivano dalle belle labbra sottili dell’Uchiha originale.

“No, Sasuke...basta! A proposito di ciò, volevo parlarti” Rispose freddamente Naruto, ignorando la richiesta dell’altro e sedendosi vicino al suo corpo steso.

Tutt’intorno solo i rumori della foresta, delle gocce di pioggia sugli alberi, sulle foglie, sul terreno, sui tronchi solidi dove da bambini si divertivano a piantare kunai, cercando di centrare un bersaglio dipinto a mano.

“Io e te non possiamo...continuare a...” Balbettò cercando di formulare un discorso che suonasse abbastanza logico.

Se non fosse stato così triste avrebbe anche riso, era inverosimile per lui rifiutare Sasuke, dopo tutto quello che aveva sofferto per riaverlo, dopo che lo stesso Uchiha si era praticamente dichiarato, dopo i loro baci, sognati segretamente per tanti anni, dopo tutto quello gli sembravano assurde quelle parole, eppure doverose, perché i futuri Hokage non mentivano, neanche a se stessi.

“Continuare a...forse è meglio che tu chieda a Kakashi o a Sakura di ospitarti...”

Sasuke chiuse gli occhi e sospirò, non voleva andarsene da quella piccola casa piena di calore, piena di luce, piena di Naruto.

“No...” Mormorò.

“E’ per il tuo bene...noi due, non...”

“Voglio stare con te” Sussurrò Sasuke interrompendo in compagno.

Naruto si morse il labbro inferiore, chiuse gli occhi e lasciò che la pioggia lavasse via ogni espressione dal suo viso.

“Non possiamo stare insieme, Sasuke...” E cercò di sorridere, mentre mentiva.

“Noi siamo due ragazzi” Continuò.

“Voglio stare con te lo stesso”

“A stare con me stai diventando cocciuto...” Cercò di scherzare Naruto.

Ma Sasuke non scherzava, approfittò dell’attimo di distrazione del compagno per salirgli addosso atterrandolo.

“Tu! Ti prendi cura di me, piangi di nascosto, mi accogli in casa tua, mi baci senza darmi una spiegazione...rischi la vita per me...dici di amarmi...mi respingi, non mi racconti niente del mio passato...credi che sia stupido?” Urlava, piangeva, gli puntava contro un kunai, Sasuke Uchiha sembrava un ibrido tra il vecchio e aggressivo ninja d’un tempo e un nuovo ragazzo travolto dalle emozioni.

“Sas’ke, sei pesante” Continuò a sdrammatizzare Naruto, sentendo il corpo del compagno sopra il suo, una mano pallida puntargli contro il viso la lama di un kunai affilato.

“Smettila! Dannazione!” Scoppiò il moro.

“Io ti voglio, anche se siamo due ragazzi, io ti voglio, voglio stare con te!” Sasuke gettò l’arma lontano e si fiondò sulle labbra del compagno, le baciò in un modo che a Naruto sembrò goffo e impacciato eppure incredibilmente carico di disperazione e di desiderio.

“Amami come dici” Disse flebilmente ad un centimetro dal volto sconvolto del compagno, che non riusciva ancora a credere che tutto ciò stesse realmente succedendo, che Sasuke fosse realmente lì, che una parte di lui avrebbe avuto voglia di rifiutarlo per rispettare l’odio dell’originale Uchiha.

Sentimenti ed emozioni contrastanti gli esplosero nel petto, facendo indugiare le sue dita su quel volto pallido, bagnato di pioggia e di lacrime.

Sasuke si portò le mani ruvide di Naruto al viso, sulle guance.

“Toccami Naruto”

E gli sembrò quasi una supplica.

“Quando mi tocchi così non mi sento così incompleto...è come con il combattimento o le missioni, come se il mio corpo riconoscesse il tuo...” Gli spiegò, portandosi le dita al collo, sul petto, chiudendo gli occhi e sospirando ad ogni carezza.

Naruto portò il viso di Sasuke contro il suo, gli baciò la fronte, la punta del naso, le guance, e Sasuke sorrise.

“Sì, era questo che intendevo” Aggiunse, toccando a sua volta i lineamenti del compagno, le spalle, il petto.

“Andiamo a casa, Sasuke”

***

Avevano corso, le mani strette, le dita intrecciate, salde come le radici degli alberi di Konoha.

Naruto aveva aperto la porta di casa facendo cadere le chiavi un paio di volte, per poi guidare Sasuke sul letto, entrambi vestiti ancora con l’uniforme da ninja, gli abiti e i capelli completamente zuppi di pioggia.

“Ancora” Sussultò Sasuke, quando le labbra di Naruto si staccarono dalle sue.

“Eccomi, eccomi” Sorrise il biondo, gettando i vestiti a terra e tornando alla bocca sottile del compagno, cercando la sua lingua con delicatezza, godendosi appieno quel contatto caldo e umido.

Sasuke, nonostante le numerose e sottili cicatrici, per Naruto, aveva la pelle più bella del mondo. Candida e profumata di pioggia, fresca, umida, bella da baciare, da toccare, da leccare, mentre con le dita intorpidite dall’emozione gli sfilava i vestiti.

L’Uchiha lo guardava silenzioso, come se non sapesse bene cosa fare, come se l’unico percorso da seguire, l’unica guida provenisse dalle mani o dalla bocca del compagno, dai movimenti di quel corpo che desiderava.

Era strano per Naruto trovarsi lì, in un letto bagnato di pioggia, con il corpo nudo di Sasuke Uchiha sotto il proprio, le sue labbra sottili sul collo, le sue belle mani affusolate tra i capelli, mentre si lasciava toccare senza vergogna, senza ucciderlo, senza ferirlo.

Per un attimo si sentì come se lo stesse in un certo modo imbrogliando, violentando, come se stesse abusando del corpo di Sasuke alle sue spalle, mentre con le dita cercava il suo piacere o facendosi spazio dentro di lui a fatica, un poco per volta, cercando a tentoni i tasti giusti.

“Non...ti faccio male, vero?” Gli mormorò all’orecchio, sapendo in cuor suo che l’altro Sasuke non gli avrebbe mai permesso di toccarlo così, di affondare con le dita nel suo corpo, o di baciarlo ovunque.

Ma il nuovo Sasuke gli rispose invece con un bacio, con il fremito e il tremore di chi attende di essere preso, completato e amato.

Naruto chiuse gli occhi, era strano, era tutto incredibilmente strano, stargli sopra, guidare...lui, che nei sogni più disperati aveva sempre immaginato un Sasuke forte e abile, pronto a toccarlo, pronto a prenderlo, a dilaniarlo nell’intimo di un calore che Naruto sarebbe stato pronto a concedergli, sempre... Aveva immaginato un Sasuke forte, quasi sadico, che lo obbligava a inginocchiarsi tra le sue cosce pallide, a succhiare il suo piacere, e lui avrebbe eseguito, avrebbe venerato di quel giovane uomo ogni cellula, ogni molecola, si sarebbe fatto odiare amandolo.

Ma Naruto per una volta ignorò il ricordo del vecchio Uchiha e seguì i baci e le carezze del nuovo, il richiamo delle sue gambe aperte che andavano circondandogli la schiena, del suo corpo esile e pallido eppure tanto forte che accoglieva i suoi affondi inizialmente incerti, accompagnati da qualche sospiro trattenuto.

Bello, per una volta vulnerabile, raggiungibile, afferrabile.

Naruto aveva fatto l’amore solo una volta, prima di quella, con una ragazza di un villaggio che aveva visitato assieme a Kakashi. Era riuscito a ubriacarsi in una taverna squallida, rigirandosi tra le dita il vecchio coprifronte di Sasuke, un Sasuke che per lui era sempre presente, anche se solo nei pensieri. Lei si era avvicinata, lo aveva fissato con un sorriso sghembo. Naruto ricordava le labbra pallide e sottili, come quelle di lui, gli occhi nerissimi, i capelli corvini, più lunghi di quelloi  dell’Uchiha. Ricordava che si era lasciato trascinare nella sua stanza, che lei si era spogliata, che l’aveva chiamato sul futon aprendo le gambe in modo vergognoso. Naruto ricordava che per eccitarsi aveva dovuto pensare ai capelli di Sasuke, mentre toccava quelli di lei, alle labbra sottili di lui, mentre quelle della giovane ragazza percorrevano il suo corpo, aveva dovuto pensare a Sasuke per entrarle dentro con un colpo secco, e riempire quel buco che tanti altri come lui poi avevano dovuto pagare in denaro, alla fine. Quando si era svegliato, il mattino dopo, le aveva lasciato i soldi su un piccolo tavolo della stanza, guardandola nella luce crudele del giorno e con gli occhi di un sobrio si era pentito, poco importava che avesse avuto la sua stessa pelle chiara, i capelli corvini e gli occhi scurissimi, lei non era Sasuke, non lo sarebbe mai stata.

Perciò Naruto baciò quel ragazzo altre dieci, venti volte, toccando con una mano l’erezione tra le gambe pallide, spingendosi dentro di lui ancora una volta, questa volta riuscendo a farsi spazio.

“N-non ti faccio male?” Gli chiese muovendosi lentamente, uscendo un poco da quell’antro bollente e rientrando ancora con un po’ di fatica.

Quel nuovo Sasuke scosse la testa, i capelli bagnati di sudore e di pioggia gli caddero sul viso accaldato con una carezza nera e morbida, coprendogli gli occhi scuri e le piccole lacrime di dolore.

“Farò piano, te lo prometto, faccio piano...” Mormorò Naruto, poggiando le labbra sulla sua fronte, con un moto nel petto che lo induceva a piangere, ma non sapeva se di gioia, di dolore, di disperazione, di desiderio...

C’erano troppe emozioni, troppe, rischiava di esplodere su quel corpo pallido, di piangere come un ragazzino che dopo anni ed anni di esilio e solitudine ritrova finalmente la strada di casa.

“N-Naruto” Ansimò Sasuke, assecondando una spinta più profonda, sentendosi riempire all’inverosimile, aprendo di più le gambe per gustarsi un calore piacevole e nuovo.

“Baciami, adesso non mi fai male” Disse con quella voce sottile, prendendo il viso del biondo tra le dita e portandolo contro il suo, cercando il suo respiro con la bocca.

Naruto non pianse, ricacciò indietro quelle lacrime e lo baciò con foga, ripeté il suo nome ad ogni spinta più forte, finché Sasuke non gli macchiò l’addome con il suo piacere caldo, bagnato, mentre lui si faceva strada verso la sua anima, mentre lo riempiva, lo marchiava con il suo amore.

Sasuke si addormentò su un fianco, con il bel viso disteso rivolto verso di lui. I capelli corvini ormai asciutti gli ricadevano in ciocche ordinate e lisce sulla pelle chiara delle guance e della fronte, che Naruto baciò delicatamente, prima di guardarlo.

Cosa c’era di sbagliato, in quel momento tanto perfetto, da farlo stare così male?

“Mi avresti picchiato fino ad uccidermi, prima di lasciarti fare una cosa del genere da me...” Confessò sottovoce, coprendo le spalle nude del compagno con un lenzuolo di fortuna, uno di quelli con le spirali blu su sfondo arancione.

“Mi avresti strappato la lingua, prima di lasciarti baciare così” Sorrise tristemente, ascoltando la propria voce invadere l’aria silenziosa, coprire il respiro sommesso del ragazzo.

“Non riusciresti a perdonare te stesso, se solo sapessi che ti sei lasciato amare” Gli carezzò una guancia.

Sasuke increspò le belle labbra sottili e aggrottò un poco le sopracciglia scure, come un bambino che fa un brutto sogno.

“Mi avresti ucciso...ed io l’avrei preferito” Pianse Naruto, affogando la faccia nel cuscino, stringendo le lenzuola con foga, affondando le dita nella stoffa, le stesse dita che poche ore prima avevano esplorato ogni lembo di pelle di quel corpo che in realtà non gli apparteneva.

“Uccidimi ti prego, uccidimi” Pensò, mentre Sasuke lo cercava inconsciamente con i piedi, con le braccia, reclamando calore.

“Svegliati, dannazione, apri quegli occhi rossi come il fuoco, puniscimi per quello che ti ho fatto!” Urlava la voce nella sua testa, tanto forte che credeva di poter impazzire.

“Guardami dall’alto in basso con quel ghigno superiore, con quegli occhi maledetti, distruggimi...voglio che tu mi odi come allora, anziché avere questo te che di noi non ricorda niente...”

Si addormentò con Sasuke tra le braccia, con il naso tra i suoi capelli corvini, sognando quando da ragazzini litigavano per qualsiasi cosa finendo sempre per fare pace.

Note dell’autore:

Allora....ehm...SONO UN PO’ IN RITARDO! Ahhaha questa fic è naturalmente un Reverse! Il capitolo 11 doveva essere un regalino perché come avrete visto contiene una scena “romantici osa” un po’ NARUSASU! Mi sono fatta perdonare? Almeno un pochino? Spero di sì...il vero Sasukino si sarebbe incacchiato nero, avrebbe urlato come un pazzo nel sapere che Naruto...beh...insomma...il vero Sasukino TIFA per il SASUNARU, naturalmente...ahahah avrà occasione di riscattarsi...

Come sempre chiedo perdono, immenso... spero che questo capitolo vi sia piaciuto...spero che i sentimenti di Naruto siano comprensibili... si è lasciato andare, si è preso quel corpo che desiderava da sempre, ma avrebbe preferito essere ucciso dal vero Sas’ke anziché vivere accanto a qualcuno che non ricorda il loro burrascoso passato...

Com’è complicato l’amore ahaha

Spazio a commenti, pomodori, Itachi nudi, coperti solo da foglioline di fico, anche i Kaka-sensei vanno benissimo <3

Un grazie a tutti quelli che mi hanno seguito fino ad adesso con pazienza, e con pazienza hanno sempre lasciato una traccia del loro passaggio con impressioni, commenti, consigli...<3 vi adoro!

Per chi mi avesse perdonata per l’incredibile ritardo può trovare nella mia pagina anche una nuova oneshot pwp <3 sempre sui nostri due amici...

<3 Al prossimo capitolo

Allyn <3

 

   
 
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