Ormai tutti parlavano della festa di fine anno. L’ultimo anno andava coronato a dovere. La festa dell’anno organizzata dai ragazzi più in vista del liceo, c’erano venditori di tickets dietro ogni angolo pronti a spuntare. Quella mattina l’elettricità nell’aria era papabile. La riuscivo a percepire anche io.. anche io sarei andata a quella festa. Non vedevo l’ora! Si può dire che non sono una ragazza esattamente festaiola ma l’ho sempre voluto fare e finalmente sono riuscita a convincere le mie due amiche Federica e Jessica(Fede e Jessy). Ormai le lezione erano un optional, la voce della prof che spiegava faceva solo da sottofondo ai miei pensieri.  Spielberg e Pieraccioni facevano un baffo ai miei film mentali per fortuna che c’era fede mia compagnia di banco che mi riportava con i piedi a terra facendomi notare che la prof parlava della commissione dell’esame. L’esame già, che ansia non ci voglio ancora pensare meglio che torno fra i miei film..
 
Tornata a casa c’era come al solito la rompiballe di mia madre che rompeva le scatole come al solito. Non si può mangiare in pace che già mi ricorda che devo portare a spasso nebbia (il mio cane che dice che non me ne occupo mai), che devo andare a ripetere un po’ per l’esame dalla mia sorellona-universitaria-so-tutto-io , che devo chiamare mio padre per spiegarle dove ero finita ieri sera, e devo mettere a posto la mia camera.. se sapesse del casino che ho in testa la mia camera sembrerebbe la più disinfettata e in ordine di tutti i tempi. Porto fuori nebbia a spasso. Nebbia è il mio cane e nonostante sia un animale riesce a capirmi più delle teste di cazzo che mi sono intorno. Al parco incontro Giuseppe(Giù) il mio migliore amico. Con lui passo tutte le sere quando non mi va di stare a casa, quando non mi va di studiare, quando voglio parlare con qualcuno.. lui c’è sempre. Ieri sera abbiamo fatto un po’ tardi è solo che il cielo sul suo tetto ieri sera era proprio speciale..Stare con Giù mi fa star bene. Sono pronta a tornare a casa per intossicarmi di nuovo. Mi metto davanti l’armadio lo apro tiro un sospiro profondo e penso “ E per stasera? CHE CAZZO MI METTO?”
 
Finalmente sono alla festa. C’è il casino giusto. Fede e Jessy mi hanno salvata come al solito mi hanno prestato il vestitino e truccata a dovere, mi sento una gran figa..Incontro gli altri ragazzi compagni e non e parlo con gente nuova, i superalcolici aiutano molto a far amicizia. I tacchi mi fanno malissimo ballare non è stata una buona idea. Vedo un divanetto vuoto mi allontano e mi vado a sedere, mi tolgo le scarpe che sollievo … qualcuno si siede accanto è uno degli organizzatori. Che imbarazzo e ora? Mi sta guardando i piedi!! Ora mi scappo. All’improvviso mi rivolge la parola divertito. “Ciao tutto bene?” io “Eh si diciamo”  lui “ Vuoi una mano??’” io “ No grazie, mi servirebbero due piedi nuovi”  lui ride e poi dice “ Vieni andiamoci a prendere una cosa da bere”  dio mi avrà presa per un ubriacona. Li vado dietro ma non io, le mie gambe con l’alcool che scorre dentro. Lo seguo ma non andiamo al bancone usciamo dal locale e attraversiamo la strada.. ma dove andiamo?  Sto barcollando.. mi afferra forte il braccio non riesco a liberarmi della sua presa. Ma dove mi sta portando?  Aiuto sto avendo paura..