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Autore: forevah_young    05/09/2013    0 recensioni
Niall la osservava da dietro quel menù logoro di quello strano bar, lei, invece, guardava fuori dalla vetrata grosse gocce cadere dal cielo. E gli sembrava così bella e così triste, che avrebbe voluto diventare il sole per uscire fuori dalle nuvole e scacciare quella dannata pioggia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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we're not broken just bent.


 
Si conobbero una serata di autunno, quando il vento si era alzato all’improvviso e i capelli gli svolazzavano indisciplinati sulla fronte. In quel bar non c’era niente di bello o di attraente, solo pochi clienti e due anime che si mangiavano con lo sguardo perché non potevano ancora mangiarsi con il cuore.
Niall la studiava dal tavolo vicino alla slot machine. Odiava quel posto perché il cervello gli si contorceva intorno a quelle musichette elettroniche, ma quel giorno nemmeno ci aveva fatto caso, si era seduto e basta. In quel bar manco c’era mai entrato, lei se ne stava seduta vicino alla vetrata e guardava fuori con aria assente. Era entrato perché faceva freddo e perché gli era sembrato per un attimo che, passando di fronte a quel bar, gli occhi chiari di lei si fossero posati su di lui tra un sorso di tè e una pagina del romanzo che stringeva in mano.
E mentre lei leggeva lui si rigirava il menù tra le dita affusolate e sbuffava, il cameriere l’aveva mandato via già due volte. In quel momento gli sembrava difficile anche decidere quale bevanda prendere, probabilmente non aveva nemmeno sete. Passò un dito sulle varie tisane, guardava i nomi senza leggerli e poi passava alla pagina dei tè, e poi a quella degli alcolici.
- Ti consiglio l’Irish Tea. – disse una voce sottile sopra la musica soft del locale, Niall sollevò il volto e la trovò lì davanti, rossa sulle guance e pallida sulle labbra.
- E’ buono. – aggiunse velocemente, non volendo sembrare invadente, probabilmente.
- Grazie. – rispose con un po’ di esitazione lui. Non si sarebbe mai aspettato di vederla lì di fronte a lei nemmeno dopo la milionesima rilettura del menù! Lei tirò le labbra dentro e arrossì ancor di più, se possibile.
- Vieni spesso qui? – le chiese Niall agitando un po’ troppo le mani, cosa che lo fece sentire parecchio stupido.
- Quando piove. –  e aggiunse: - Per il tè. –
Niall pensò subito che quelle due risposte una messa in fila una dietro l’altra non avevano nessun senso, ma più ci pensava e più gli sembrava giusto, andare in quel bar per il tè, ma solo quando piove. Per sentirsi un po’ meno soli e meno tristi. 
Tra un bacio e un altro sotto una coperta di pile che irritava loro il dorso della mano con la sua ruvidezza si dicevano tutte le cose che pensavano e che mai avrebbero detto a nessun altro. Cose senza senso, che gli passavano per la mente, giusto fare due risate e per stare insieme. Lui le aveva insegnato il valore di un sorriso, di una risata, e lei la dolcezza della pazienza e la passione di un silenzio. Si davano il meglio e il peggio senza mai smettere di amarsi e di volersi, anche se lei piangeva e si chiudeva in se e lui la pregava di parlargli.
- Lo so che qualcosa va storto da un po’. – le diceva.
- Non c’è niente che vada storto. – e invece lei vedeva tutto incrinato, pronto alla rottura nel giro di pochi respiri.
- Ma comunque non stai bene. –
Che era testardo lo sapeva, la irritava quell'aspetto del carattere di Niall. Ma infondo era la verità, che lei non stava bene, e nasconderlo a lui era un po' come nasconderlo a se stessa. Poteva fingere che andava tutto bene, ma lui la leggeva come un libro, il suo libro preferito.
E poi finiva sempre che le salivano le lacrime agli occhi, e nemmeno riusciva a ricacciarle indietro o a spiegarsi perché piangeva così spesso. Sapeva solo che a quel punto Niall avrebbe aperto le braccia e lei si sarebbe fatta stringere, perché quel posto era meglio di una medicina, di una cura, di una casa accogliente, di un fuoco caldo quando fuori infuria una tempesta. Era meglio persino di un buon romanzo, del paradiso, dell'estate, delle cotte adolescenziali e del té appena preparato. 

 
L’amore aveva imparato a farlo quando Niall l’aveva accolta tra le sue braccia, in quell’attimo prima di rompersi, e l’aveva riparata.


 
 

siete ancora tutti svegli o vi ho addormentati?
SONO TORNATAAAAAAAAAA! anche se non ve ne importa nulla, ovviamente.
che dire, ero leggermente malinconica quella sera, credo. non ho mai scritto niente in questo "stile", credo non vi piacerà perché è un bel po' deprimente... ma, come si dice? inutile piangere sul latte versato, no?
con questa os ho finito il mio ciclo di storie dedicate ad ogni singolo membro della band (anche se quella su louis non l'ha considerata nessuno, *sig*) e quindi vedrò un po' cosa fare adesso. ho molte ff in ballo, che mai ho finito, credo mi dedicherò a quelle.
ad ogni modo, spero che vi sia piaciuta e di non avervi annoiati. se vi va lasciate una recensioncina piccina picciò, anche critiche ovviamente.
detto ciò: ADIOS!
vi amo.
linda
@ehiantonoff
  
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