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Autore: Diosmira    05/09/2013    4 recensioni
Una storia che parla d'amore e di paura, speranza e perseveranza.
Leggendola scoprirete la storia di una ragazza alla ricerca di ciò che le è stato tolto molto tempo fa: la Famiglia.
Lotterà con tutta se stessa per riaverla e attraversando gli oceani del tempo riuscirà ad ottenere la cosa più dolce: L'amore!
Ma potrebbe presto scoprire che spesso "l'amore può essere freddo come una tomba, un biglietto di sola andata per una tristezza infinita"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga, Successivo alla saga
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Where Are You?

 

    http://youtu.be/3uBMwI2VwcE 

 Heartache is knocking on her door
                                                                      Shadows dance outside her window
                                                                                        Tears keep falling on the floor
                                                                                         As the world around her crumbles


Chicago, Illinois. 1918


Lungo le vie di una città ancora addormentata risuonava incessante il rumore delle ruote della carrozza che lentamente percorreva quelle strade acciotolate.
La ragazza che si era assopita momentaneamente si svegliò bruscamente quando una buca fece traballare pericolosamente il mezzo, ma il cocchiere continuò imperterrito lungo la strada, affatto preoccupato, intento piuttosto ad evitare il sempre più crescente numero di automobili che ormai stavano lentamente prendendo possesso delle vie dalla città e che irritavano i cavalli con il loro motore scoppiettante.
Presto, si disse, non ci sarebbe più stato rispetto per quelle povere bestie e lui si sarebbe certamente ritrovato senza lavoro.
Ma quell'uomo non era certo l'unico ad avere la mente piena di preoccupazioni.
Erano già le sei del mattino ma il cielo era così oscuro da sembrare notte fonda: non c'era neanche una stella. In lontananza si sentiva il triste lamento di un cane.
Emily si chiese se per caso non fosse un cattivo presagio, ma scosse la testa cercando di non pensarci.

Aveva già abbastanza problemi senza che ci si mettesse di mezzo anche la superstizione.


Una settimana prima le era arrivata una lettera dall'ospedale di Chicago che la informava che "la sua famiglia" era stata ricoverata per aver contratto la spagnola.
Era una malattia difficile da curare e a quanto pare loro non avevano molte speranze di guarire.

Inzialmente Emily aveva voluto continuare a credere che si fossero sbagliati, che quella di cui la lettera parlava non fosse la sua famiglia;

in fondo gli ospedali di quei tempi erano sempre pieni zeppi ed era difficile identificare i malati, specie quando arrivavano privi di conoscenza.
Inoltre nell'Istituto in cui viveva, poco fuori dalla città c'erano un sacco di regazze che si chiamavano come lei, poteva benissimo aver recapitato la lettera di qualcun'altra!!
Ma quando i suoi non risposero alle lettere che aveva mandato per accertarsi che stessero bene cominciò a preoccuparsi.
Decise di partire a controllare di persona, ma essendo donna aveva dovuto aspettare che il direttore le accordasse il permesso di uscire.
Aveva dovuto aspettare per troppo tempo e adesso forse era troppo tardi.

 

                                                             L'Angoscia Sta Bussando
Alla sua porta
Le Ombre danzano
Alla sua Finestra

 

Quando la carrozza si fermò Albert corse ad aprirle la porta e la aiutò a scendere.
Lui era uno dei tanti servitori dell'Istituto in cui lei studiava e il direttore gli aveva ordinato di accompagnarla per ovvie ragioni:
"Sarebbe indecente per una ragazzina di appena sedici anni e ancora nubile girare da sola in una città così grande, ci serve un uomo che salvi le apparenze!" aveva detto.
Non che Albert fosse un uomo vero e proprio, aveva appena vent'anni e nonstante fosse un'età che indicava una certa maturità insisteva nel tenere atteggiamenti infantili che ne mettevano in dubbio la reale responsabilità.
Ma dopotutto era un ragazzo affidabile.

O almeno così Emily credeva.
Non appena ebbe messo piede a terra la ragazza sistemò meglio la gonna, sgualcitasi durante il viaggio, e si affrettò a raggiungere l'abitazione di famiglia.
Una volta dentro si rese conto che non c'era nessuno: la casa pareva disabitata da giorni, e non c'era nemmeno l'ombra dei domestici.
Ma Emily non se ne preoccupò, decise invece di organizzare la visita che avrebbe fatto ai suoi all'ospedale.
Nonostante le circostanze poco liete, era da troppo tempo che non si vedevano e lei non vedeva l'ora di riabbraciarli.
Aveva tante cose da racccontare, tante cose che voleva sapere.
Così si fece portare dei fiori da Albert e si preparò ad incontare la sua famiglia.  



**************************************************************


Non voleva crederci, ma erano loro. Aveva sperato ma si era ancora una volta illusa.
Sua madre era bellissima, così addormentata, i lunghi capelli legati in una treccia ramata, così pallida...
Non le fecero vedere suo padre: non era consigliabile, le dissero
Erano morti, le dissero.


 

                      Le Lacrime Continuano
A Cadere Sul Pavimento
Mentre Il Mondo Attorno A lei

Crolla


 

Dove sei Edward?






A.D.A (02/10/2014)
Avviso tutti i possibili lettori che ad ogni capitolo corrisponderà una particolare canzone che, in line di massima costituirà anche il titolo del capitolo stesso.
Per il prologo ho fatto una significativa eccezzione, anchè perchè ho inserito solamente una strofa della canzone.
La canzone citata in questo capitolo è:
- Circle of Fear, H.I.M.
Nel corso della storia noterete senz'altro che la stragrande maggioranza delle canzoni che citerò avranno a che fare con gli H.I.M, band finlandese che amo molto, e se la loro musica non vi piace potete tranquillamente ignorare ogni riferimento che farò loro.
Spero che non mi giudicherete per la musica che ascolto, ma che aprezziate le emozioni che voglio provare a infondere in questa storia.

Il titolo della storia fa riferimento a:
- Citazione del Dracula di Bram Stoker;
- La canzone "I've crossed oceans of wine to find you", H.I.M
- La canzone "Circle of Fear", H.I.M che è stata appunto utilizzata per questo capitolo.

Tutto ciò è stato detto puramente a titolo informativo.
No Spam.

Godetevi la storia e chiudete un occhio su queste amenità "burocratiche"!
*Diosmy*

  
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