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Autore: Gando    05/09/2013    7 recensioni
Questa è una song-fic completamente ShinXShiho, scritta sulle note della canzone Io Ti Volevo di Marco Masini. Non vi anticipo nulla. Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco una piccola follia uscita di colpo dal mio cervellino sognante… In attesa di concludere la long-fic che sto scrivendo ho pensato di farvi leggere questa song-fic scritta di botto, un’illuminazione improvvisa, infatti non mi sorprenderei se vi ritrovaste a vomitare sulla tastiera del computer subito dopo averla letta… però non siate troppo duri, accetto commenti e consigli per migliorarmi, ma in fondo questa è la mia prima song-fic, quindi… non fatemi pentire di averla postata… . Detto questo vi lascio al racconto, spero che vi piaccia, e sottolineo che è rigorosamente shinxshiho!!!  E’ una fic basata sulle parole della canzone IO TI VOLEVO di Marco Masini. Buona lettura…

Erano l’uno davanti all’altra. Lei aveva una valigia posata accanto a se. Si guardavano dritti negli occhi, ma lui la guardava dall’alto in basso. Lui si inginocchiò e lei gli si avvicinò porgendogli una lettera e un’ iPod. –Qui c’è scritto ciò che adesso non sono in grado di dirti e nell’ iPod la canzone che accompagna le mie parole in quella lettera. Addio Kudo.- la ragazzina poi si voltò, prese la sua valigia e si mise a camminare verso quel taxi che l’avrebbe accompagnata sino in aeroporto. Il giovane guardò prima gli oggetti appena ricevuti, poi la ragazzina dai capelli ramati che si avviava verso il veicolo fermo ad alcuni metri da loro –Ma Ai, è proprio necessario che tu te ne vada per sempre in America? Cosa ti spinge a volertene andare?-   -E’ tutto scritto in quella lettera. E’ stato bello conoscerti Kudo. Addio.- Il ragazzo la guardò salire sull’auto e allontanarsi da quella che era casa sua. Si sedette sul divano e indosso le cuffiette. Aprì la busta e cominciò a leggere con la musica che lo accompagnava:


Prima di andar via, c’è qualcosa che voglio dirti, adesso... e mi ascolterai anche se per te oramai è lo stesso

Non sai quanto mi dispiaccia dover partire e lasciare tutti voi che mi siete stati accanto fino adesso, ma se lo faccio c’è un motivo. Ho intenzione di dirtelo, ma tanto so che a te non importerà ciò che sto per dirti, le mie parole non cambieranno le cose…

Non ci crederai, forse riderai, ti sembrerò un po’ fuori tempo... ma la verità è che non ho avuto mai, niente di più bello di te, di te, confesso

Di sicuro non crederai a ciò che sto per rivelarti, magari ci riderai sopra pensando che sia uno scherzo, ma non è così, so che ormai è tardi per dirtelo, ma la verità è che non ho mai avuto niente di più bello di te, e ora ti confesso che…

Io ti volevo vivere, ma ti sapevo uccidere                                                                                                               

La prova di ciò è l’APTX4869…

Io ti volevo stringere, ma non ti sapevo prendere

Non sai quante volte avrei voluto stringerti, tenerti vicino a me, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo, perché sapevo che tanto tu avresti sempre preferito Lei…

Io ti volevo complice, ma ti sapevo escludere

Ogni volta che avevamo a che fare con l’Organizzazione ti volevo accanto a me per proteggermi, donarmi sicurezza, ma cercavo sempre di tenerti fuori dai loro affari per impedirti di finire nei guai, anche se poi tu, testardo come sei, non mi davi retta e volevi fare tutto da solo…

Io ti volevo fragile, e ti lasciavo piangere

Non è che ti volessi proprio fragile , anzi, ti ritenevo sempre il mio punto  di forza e il mio sostegno, ma anche se mi dava sui nervi, lasciavo sempre che tu ti lamentassi del fatto di non poter stare con Lei date le tue condizioni, del fatto che tu non sopportassi più di vederla piangere… Lei, pensavi sempre e solo a Lei...

Io ti volevo cogliere, ma non ti lasciavo crescere

Avrei tanto voluto che almeno per una volta tu mi considerassi qualcosa di più di una semplice amica, ma se non lo facevi ne avevi anche motivo, io non ti dimostravo mai niente di quello che provavo per te, tranne quando te lo confessavo apertamente per poi dire che scherzavo, o quando ti facevo i complimenti, o anche quando ti guardavo intensamente sorridendo con dolcezza e tu non te ne accorgevi…

Io ti volevo vincere, ma ti ho saputo perdere

In ogni occasione cercavo sempre di non far trapelare i miei sentimenti verso di te, ma in questo modo non ho fatto altro che perderti, lasciandoti tornare da Lei…

Ma ti volevo, ti volevo, ti volevo…

Queste ultime parole parlano da sole…

Poi sei andata via, e stavolta sai, sono io che ho pianto

Quando sei finalmente ritornato da lei, e io ti ho visto allontanarti sempre più da me, ho sofferto come mai avevo fatto fino ad ora, tranne quando è scomparsa mia sorella… sentivo che se ti avessi rivisto insieme a lei, ne sarei potuta morire…

E ora non ho più, quel potere che, che ti inchiodava accanto

Adesso che ho trovato un antidoto a quel veleno che ti aveva rovinato la vita e che l’Organizzazione è distrutta, non c’è più motivo per cui tu debba rimanermi accanto…

Non ci crederai, forse riderai, ma se ti salvi sono contento

Ribadisco quello che ho scritto prima, magari non crederai a tutto quello che leggerai qui sopra, magari ci riderai su, ma se insieme a Lei riuscirai ad essere felice, vorrà dire che proverò ad esserlo anch’io, ma ciò significa che dobbiamo salutarci…

Libera da me, e ora sono io, schiavo di un ricordo di te, di te confesso…

Ora sei libero da me, potrai essere felice con Lei, ma io, per sempre vivrò con il tuo ricordo, impresso nella mente e nel cuore, che spesso mi farà soffrire, ma mi darà anche la forza di andare avanti…

Io ti volevo vivere, ma ti sapevo uccidere. Io ti volevo stringere, ma non ti sapevo prendere. Io ti volevo complice, ma ti sapevo escludere. Io ti volevo fragile, e ti lasciavo piangere. Io ti volevo docile, e non ti lasciavo scegliere. Io ti volevo vincere, ma ti ho saputo perdere. Ma ti volevo, ti volevo, ti volevo…

E qui ripeto tutto quello che ti ho detto prima…

Perché la verità, è che non ho avuto mai, niente di più bello di te.

Quest’ultima frase parla da sola, ma voglio dirtelo più chiaramente: IO TI AMO Shinichi, dal primo momento che ti ho visto! E non ho avuto mai niente di più bello di TE! Spero con tutto il cuore di non averti rovinato il resto della vita con le mie parole, ma dovevo dirtelo, dovevo togliermi un peso dallo stomaco. Tra poco prenderò l’aereo per Los Angeles, ti prego non seguirmi! Logicamente prima di partire prenderò l’antidoto. Addio Shinichi, non ti dimenticherò mai! Shiho Miyano
                                                                                                                

Era ancora seduto sul divano di casa sua. Un espressione tremendamente stupita, se non scioccata. –E io che credevo mi considerasse solo uno stupido detective da quattro soldi… come ho fatto a non capire prima cosa provava?- come un fulmine, prese il cappotto e si precipitò fuori di casa chiamando un taxi. Era passata almeno una mezzora da quando si erano salutati, forse era ancora in tempo. Arrivò in aeroporto e si mise a correre alla ricerca della ragazza. –Shiho!! Shiho dove sei?!- la chiamò a lungo, ma nessuno rispondeva; ad un tratto vide una figura slanciata, dalla carnagione chiara e i capelli ramati voltata di spalle che osservava gli orari delle partenze.  –Shiho!! Finalmente ti ho trovata!- il ragazzo si piegò in avanti cercando di riprendere fiato. –Shinichi, ma cosa ci fai qui?!- la ragazza si era girata e lo fissava con stupore e preoccupazione, “Ma perché ha faticato così tanto solo per raggiungermi?” fu il suo primo pensiero. Il ragazzo le afferrò il braccio –Shiho, ti prego non partire…- adesso si era drizzato a guardarla negli occhi –Te ne stai andando per niente!-  -Kudo, tu non puoi capire… non hai letto la lettera? Non potrei sopportare di vederti insieme a lei…-  -E infatti non lo farai- il ragazzo le sorrise mentre lei sbarrava gli occhi, stupita da quella rivelazione.  –Kudo, ma che stai dicendo?-  -Quando l’altro giorno sono corso da Ran non era di certo per dichiararmi o quant’altro. Ero andato da lei per dirle che tra noi non avrebbe più potuto funzionare. In questi giorni la vedevo sempre di più in compagnia di Araide e lì ho capito che stava cominciando a non pensare più a me come ad un possibile fidanzato, ma anche io da un po’ di tempo non la consideravo più di tanto. La chiamavo sempre meno con la mia vera voce, non pensavo continuamente a lei come facevo un tempo, insomma, la tenevo a distanza. E tutto ciò, perché sapevo che un’altra ragazza era riuscita a conquistare il mio cuore. E quella eri tu, sei tu Shiho, ma avevo paura a rivelarti ciò… non sapevo se tu mi avresti respinto oppure no… -  -Shinichi ti prego non raccontarmi tutte queste frottole solo per farmi restare, non lo sopporterei…-  -Non sto scherzando Shiho. Io ti amo e non ho paura ad ammetterlo- Fece scorrere la mano (lungo il braccio) fino a quella della ragazza e la strinse dolcemente. Fece un passo avanti e posò l’altra mano sulla guancia leggermente arrossata di lei. Poi posò la fronte sulla sua e le sussurrò altre poche parole –Ti amo Shiho-  -Anche io, Shinichi- fu la breve risposta della ragazza. I loro volti si avvicinarono. Le loro labbra si sfiorarono e poi si unirono in un dolce bacio, tanto atteso da entrambi.
 
Allora vi è piaciuta? Spero proprio di sì. Ah, già, quasi mi dimenticavo di dirvi che se per caso un paio di scene somigliano a quelle di altre fic (appena un pochettino), beh… mi scuso con gli altri autori…XD Magari mi sono lasciata prendere un po’ la mano…XD   Comunque spero sinceramente che vi sia piaciuta. Non vedo l’ora di pubblicare anche la mia long-fic.
Ciaooooooooooooooo  Elena
  
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