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Autore: Mai Kusakabe    05/09/2013    4 recensioni
-Sono ricordi, Eustass-ya, ti sarei grato per un po’ di rispetto.-
Sistemando gli scatoloni del trasloco, Kidd trova uno degli oggetti più preziosi di Law, qualcosa di cui si era dimenticato, e non può evitare di provocarlo per questo. Dopotutto, l’idea di Trafalgar Law con un orso di peluche risulta ridicola. [AU; Kidd/Law]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Autore originale: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Pairing: Kidd/Law [Yaoi; raiting giallo]
Disclaimer: Tutti i diritti appartengono ad Eiichiro Oda.
Nessuno scopo di lucro da questa ff.

 

 

BEPO

 

 

La camera, come tutte le altre stanze dell’appartamento, era occupata da scatole di plastica e di cartone marcate con cartelli scritti con l’indelebile, penna o qualsiasi altro mezzo che avessero avuto per le mani al momento. Ce n’erano persino alcune segnate con i resti dello smalto nero di un flaconcino vecchio che non era sufficiente per coprire le unghie di entrambe le mani.

 

Eustass Kidd e Trafalgar Law erano seduti sul pavimento, entrambi vestiti con pantaloni del training vecchi e magliette stropicciate con macchie di pittura o qualche buco; gentilezza delle correzioni che avevano fatto all’appartamento prima di portare le loro cose. In quella stanza avevano lasciato le cose che potevano venir catalogate come cianfrusaglie e adesso, una volta sistemati i vestiti e gli utensili da cucina, le stavano sorteggiando, andando di scatola in scatola a casaccio, indipendentemente da chi appartenesse al principio.

 

La scatola che Law stava vuotando in quel momento conteneva la collezione di robot di Kidd, che fino alla settimana prima aveva occupata la metà degli scaffali nella sua antica camera a casa dei suoi genitori, e Law li stava estraendo con cura e sistemandoli, quasi senza rendersene conto, in gruppi di funzione nello scaffale come lo avevano occupato nella loro antica ubicazione.

 

Kidd smontò la scatola che aveva appena finito di svuotare, una che Law aveva riempito con i libri che aveva avuto nella sua stanza nella casa dei suoi genitori, e la lanciò nell’angolo dove c’erano ammucchiate le scatole già vuote. Kidd prese un’altra scatola, una enorme, e Law sorrise nel rendersi conto di qual era: l’aveva marcata come fragile, anche se niente del suo contenuto correva veramente il rischio di rompersi, per fare in modo che i suoi amici, nel mettere e togliere tutto dalla macchina, la trattassero con più cura. In quella c’erano riposte tutte le sue possessioni più importanti, la maggior parte di loro ricordi degli anni addietro.

 

Law si domandò distrattamente cosa avrebbe pensato Kidd di certe cose che vi erano dentro.

 

-Perché l’hai marcata come ‘’fragile’’?- domandò Kidd, una volta che la ebbe aperta e visto al suo interno. –Qui c’è solo un mucchio di merdate.-

 

-Sono ricordi, Eustass-ya, ti sarei grato per un po’ di rispetto. L’ho marcata come fragile perché gli altri evitassero che Rufy la toccasse, una scatola di vestiti intera in lavanderia è sufficiente.-

 

Kidd rise e cominciò ad estrarre gli oggetti. Un album di foto nel quale Law metteva solamente le fotografie più memorabili, come quella in cui usciva Nami che tirava un pugno a Rufy, questo che cadeva per l’impatto sopra Usopp che Accidentalmente toccò il petto ad una donna che passava di lì. Che nella foto la donna stesse alzando una mano per dargli uno schiaffo la rendeva ancora più memorabile. C’erano anche, nella scatola, il primo bisturi che Law aveva avuto, uno che aveva rubato in una visita ad otto anni; il suo cappello preferito, bianco con macchie nere, un peluche di un pinguino, un altro di un balena e…

 

-Hai ancora questa cosa?- domandò Kidd, suonando tra l’incredulo e il beffardo, nell’estrarre l’oggetto che occupava quasi tutto lo spazio della scatola, un enorme orso di peluche bianco di un metro di altezza con una tuta arancione.

 

 

Come ogni anno all’inizio di Settembre, la fiera era arrivata in città, e questa era piena di famiglie, gruppi di amici e coppie che erano venute a trascorrere la giornata.

 

Trafalgar Law, un ragazzo di quindici anni, camminava tranquillamente insieme al suo amico Eustass Kidd, di dodici anni e quasi alto come lui, cercando qualcosa da fare.

 

-Quel bastardo non doveva prendersela così.- brontolò Kidd, le mani nelle tasche dei pantaloni, con una smorfia.

 

-Se non avessi rotto il naso all’altro moccioso non ci avrebbero cacciati.- lo riprese Law, anche se divertito. Nella fila per le montagne russe, quando erano già sul punto di salire per la seconda volta, un ragazzo aveva riso della mancanza di sopracciglia di Kidd con i suoi amici ed il rosso si era scagliato su di lui, ottenendo come risultato che l’altro ragazzo venisse portato al posto di pronto soccorso e loro scacciati dall’attrazione.

 

-Anche tu stavi per picchiarlo, ti ho visto.- accusò Kidd.

-Non lo nego.-

 

Delle rumorose risate attirarono la loro attenzione ed i giovani si girarono verso l’origine di queste, uno di quei posti di tiro dove si potevano vincere premi. Lì c’era un ragazzo di circa sedici anni che rideva, a quanto pareva avendo vinto un premio, e scherzava l’altro per non aver potuto batterlo. Pareva avessero fatto una gara.

 

Law stava per girarsi, senza provare nessun interesse per la scena, quando qualcosa catturò la sua attenzione. Nello scaffale dei premi, occupando uno spazio considerevole, c’era un enorme orso di peluche bianco vestito con una vistosa tuta arancione.

 

Trafalgar Law era un ragazzo piuttosto maturo per la sua età, però se c’era qualcosa che potesse considerarsi infantile di lui, era la sua debolezza per gli orsi di peluche. E quello era il migliore che avesse mai visto.

 

Si distrasse nel rendersi conto che Kidd si muoveva, ed aveva cominciato ad avvicinarsi al punto di tiro.

 

Si affrettò a raggiungerlo.

-Dove vai?- gli domandò.

 

-Devo fare qualcosa. O provo a sparare lì o romperò un altro naso.-

 

Law gli credette. Il rosso era piuttosto temperamentale, e perfettamente capace di mettersi in un’altra rissa se non si liberava della rabbia.

 

Kidd lasciò i soldi sopra il tavolo e prese il fucile che gli offriva l’uomo, prestando appena attenzione alle spiegazioni da parte di questo sul fatto che se centrava quattro degli obiettivi poteva prendersi un premio dallo scaffale inferiore e se ne prendeva cinque poteva scegliere anche da quello superiore. Kidd era occupato ad esaminare il fucile, sicuramente cercando di scoprire come l’avevano truccato.

 

Finalmente, si mise in posizione e sparò, colpendo pulitamente le cinque lattine che servivano da obiettivi e facendole cadere.

 

L’uomo rimase a guardarlo, allucinato e sicuramente domandandosi come aveva fatto quando la maggior parte delle persone necessitavano di una decina di tentativi per riuscire a colpire quattro lattine, e reazionò solo quando il ragazzo lasciò il fucile sul tavolo.

 

-Niente male, ragazzo,- disse, recuperando il sorriso, -che premio vuoi?-

-Quello.- rispose Kidd, segnalando con il dito l’orso vestito d’arancione dello scaffale superiore.

 

L’uomo glielo diede e Kidd, girandosi verso Law, gli tese l’orso.

Law rimase a guardarlo, sconcertato.

 

-Lo prendi o no?- domandò la testa rossa, cercando di suonare schifato. –Io volevo solo sparare, non me ne frega un cazzo del premio, quindi è tutto tuo.-

 

Law si ritrovò a sorridere nel contempo che prendeva il peluche.

-Certo che non t’importa.-

 

Schioccando la lingua, Kidd cominciò ad allontanarsi dal luogo, e Law lo seguì.

Mettendosi al suo fianco, gli disse:

-Grazie.-

-Stai zitto, ok?-

 

 

-Hai qualcosa contro Bepo?- inquisì Law, sorridendogli.

-Bepo?-

 

-È il suo nome.-

 

Kidd rimase ad osservarlo per un momento, allora guardò il peluche che sosteneva tra le mani e tornò a guardare a Law. Il suo labbro inferiore tremò un attimo e cominciò a ridere fragorosamente.

 

-Gli hai dato un nome?!- ansimò tra le risate, stringendo inconsciamente l’orso.

 

-Oh, dammelo!- grugnì Law, offeso, cercando di togliergli il peluche, che Kidd alzò in alto per allontanarglielo, più calmo ma ancora ridendo tra i denti.

 

-Ma guarda come sei carino.- tubò Kidd, prendendolo per il culo.

 

Law lo fulminò con lo sguardo e fu sul punto di lanciarsi su di lui in un nuovo tentativo di recuperare Bepo quando gli venne in mente un’altra idea: poteva cercare di prenderlo e finire per correre per tutta la stanza perseguendo Kidd oppure poteva…

 

Muovendosi tanto rapidamente quanto potè, fece finta di prendere l’orso con una mano e, approfittando della distrazione di Kidd, portò l’altra direttamente in mezzo alle gambe del rosso, afferrando il suo membro da sopra i pantaloni.

 

Kidd si immobilizzò completamente.

 

-Libera Bepo e nessuno ne uscirà ferito.- esigette Law.

-Non osare, Trafalgar.- praticamente ruggì Kidd, andando ad allontanargli la mano e fermandosi quando il moro strinse leggermente. Ansimò.

 

-Lascia Bepo sul pavimento.- insistette Law.

-Cosa ci guadagno se lo faccio?- domandò Kidd, dedicandogli un sorriso lascivo.

 

-Potrebbe darsi che io mi scusi per averti minacciato.- offrì Law, muovendo leggermente il polso sopra il chiaramente attivo membro di Kidd.

 

-Tentante.- riconobbe il rosso.

-Ti interessa?-

 

-Continua a sembrarmi ridicolo.- dichiarò Kidd, lasciando l’orso di peluche sul pavimento. Con cura, notò Law.

 

-È un’opinione.- concesse Law, cominciando a slegargli i lacci dei pantaloni.

 

Se Kidd aveva deciso di comportarsi bene, il minimo che poteva fare era ricambiare il gesto.

 

FINE.

Ringraziamo tutti Bepo, ma soprattutto Kidd.
Insomma, come si fa a non amare questa storia? Non ho potuto non tradurla (anche se ce l’ho in cantiere da una vita) per poterla condividere con voi, perché l’ho amata sin dal primo momento in cui l’ho letta. Insomma; non solo abbiamo potuto vedere Eustass e Trafalgar da adolescenti in un’amicizia adorabile, ma anche un lato tenero di entrambi. H7@5G#8T9/P1 :Q___  Fantastica, seriamente incredibile. Voi cosa ne pensate? (:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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