Per quanto ancora la sua voce ti tormenterà?
E' stato lui a dirci di stracciarvi.
Finiranno prima o poi i sogni in cui quelle frasi sono le protagoniste assolute, questo incubo continuo?
E' stato lui a dirmi di non aver pietà.
Riuscirai un giorno ad accettare la realtà o fingerai che è solo uno sbaglio? Oppure farai altro, a parte rompere ogni vostra foto insieme e a distruggere ogni ricordo che hai di lui?
La soluzione ce l'hai a portata di mano ed è un numero scribacchiato con una calligrafia perfetta.
Non volevi odiare l'unica cosa che amavi.
Per questo vuoi farlo.
Distruggere l'artefice di tutto quello forse riporterà le cose a come stavano prima.
Altrimenti sarà solo uno spargimento di sangue inutile.
Ma, oramai, è troppo tardi per fermarsi.

“Hai ripensato a quello che ti ho proposto?”
“Si.”
“Allora?”
Akashi non avrebbe mai pensato di vedere Ogiwara con quel sorriso. Eppure avrebbe dovuto immaginarselo.
Chi vuole vendicarsi ha sempre il sorriso sulle labbra. Forse perché l'ebbrezza di distruggere quello che ci ha ferito supera ogni cosa.
Gli lancia un pallone, fissandolo negli occhi.
“Allora seguimi. Ti porterò dove vorrai.”
Si gira, socchiudendo gli occhi e fissando il cielo terso di quel giorno estivo.
“Inferno o paradiso che sia.”
Dipende tutto da come reagirà quel panorama.

Note.
Ultimamente il tema è la vendetta, ma non è voluto, giuro.
Ovvero, il perché Ogiwara potrebbe unirsi al Razukan.