Solitudine

 
Quale ragazza non ha mai desiderato incontrare il principe azzurro della sua vita? Nessuna. Alcune poi smettono di aspettare, altre si disperano, credendo ciecamente al suo arrivo.
Janette faceva parte della prima categoria. Non si illudeva più di poter incontrare l’uomo della sua vita, tutte le sue storie erano o finite male o non erano mai iniziate.
‘Sarò zitella tutta la vita, non dipenderò mai da nessuno e potrò fare quello che voglio, ma sarò sempre sola’ pensò tristemente sorseggiando un drink alla fragola.
Era ancora immersa nei suoi cupi pensieri, quando suonarono alla porta, ma lei non si alzò decisa a lasciare sotto la pioggia chiunque avesse avuto la brillante idea di ignorare il cartello affisso sulla porta.
Gli squilli si fecero più insistenti e Janette dovette alzarsi.
-Chi è?- disse in tono impaziente.
-Liam- rispose una voce neutra dall’altra parte.
-Ah, sei tu. Scusa se ti ho fatto aspettare-riprese Janette in tono inespressivo.
Erano sempre così le loro conversazioni. Tanto per parlare, mai per conoscersi realmente. Non sapevano nulla l’uno dell’altra, eppure continuavano a vedersi.
Erano tutti e due soli, nonostante fossero nella stessa stanza. Sentivano la presenza fisica dell’altro, ma era come se non ci fosse.
Janette porse un bicchiere colmo di liquido rosa a Liam, che ringraziando, se lo portò alle labbra. Non dissero nulla per tutta la sera, rimasero lì seduti, senza guardarsi, ognuno perso nella sua solitudine.

#spazioautrice: Allora, se siete arrivati fino a qui, potreste perdere cinque minuti della vostra vita a lasciare una recensione? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il popolo di EFP (:
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