Il battito di due cuori tra le mandragole
Nella serra numero 3, era appena iniziata la lezione di Erbologia.
I ragazzi si erano disposti in due file intorno al lungo bancone di lavoro.
I Serpeverde erano schierati tutti sul lato sinistro mentre i Grifondoro su quello destro.
Anche se non lo dimostravano a parole, si capiva chiaramente che si sfidavano con lo sguardo, sempre per stabilire chi era il migliore.
Mentre i ragazzi sistemavano il materiale necessario per la lezione, la professoressa Sprite fece il suo ingresso nella serra.
"
Buongiorno ragazzi" salutò la buona donna, esibendo un
sorriso amorevole
sulla bocca.
La professoressa portava una lunga veste ampia e larga color beige
sporco,
scarpe arrotondate del medesimo colore, i capelli crespi e grigi che
spuntavano
sparati da sotto il suo solito cappello a punta.
Dopo aver ricevuto il saluto da tutti gli allievi presenti, la donna
annunciò: "
Oggi ragazzi, vi spiegherò come rinvasare le mandragole".
Con il
gesto della mano, mostrò i vasi disposti sul banco e intorno
a loro.
" Chi
sa dirmi qualcosa sulle mandragole?" domandò la Sprite,
guardandosi
intorno tra i secondini.
Nella serra il brusio cedette il posto ad un silenzio di tomba.
Solo dopo qualche secondo, si levò dritta una mano dal fondo
della stanza.
" Si, signorina Granger?" le diede la parola la donna con gentilezza.
La ragazza poggiò entrambe i palmi delle mani sul tavolo,
sorrise a sua volta
alla donna e iniziò a spiegare.
"La mandragola o mandragora si usa per riportare chi è stato
pietrificato al
suo stato originale, è anche molto pericolosa.
Infatti, il pianto della mandragola è fatale per chiunque lo
oda.
La professoressa annuì soddisfatta ma Hermione, con un
sorrisino saccente e
soddisfatto che le illuminava il viso, continuò: " Il pianto
delle
mandragole "bambine" non è fatale, tuttavia chi lo ascolta
può
svenire per diverse ore".
" Bene, 15 punti a Grifondoro" proclamò la Sprite, poi
prendendo a
modello l'allieva aggiunse:
" Sempre
la solita so-tutto-io" borbottò Draco, toccando una
mandragola con faccia
schifata.
I suoi amici intorno a lui, ridacchiarono con approvazione.
"Eh eh,
hai proprio ragione Draco" lo sostenne il suo migliore amico,Blaise
Zabini.
"Ha quel modo di fare da frigida saputella" si accodò Pansy
Parkinson,
praticamente incollata al braccio del biondo Serpeverde.
Malfoy a questa battuta non ribatté anzi,
tornò serio e si rimise a
lavorare.
Ad un tratto la voce di Hermione gli esplose nelle orecchie: " Tu sei
sempre il solito stronzo, borioso".
Draco si girò di scatto, con un espressione stupefatta sul
volto e vide che la
grifona lo stava fissando con cattiveria, guardandolo dritto nelle
iridi grigie.
Era evidente che la ragazza lo avesse sentito, nonostante lui aveva
quasi
sussurrato il suo maligno commento.
Draco fissò gli occhi in quelli color miele di Hermione e il
cuore iniziò a
battergli forte.
Gli sembrò che tutti potessero sentire il ritmo che aveva
preso.
TUTUM TUTUM
Dopo quelle che parvero ore, il loro scambio di sguardi venne interrotto dal brusio dei ragazzi intorno a loro e dalla voce profonda della professoressa di Erbologia.
" Ragazzi, prima di incominciare a rinvasare le mandragole, vi consiglio vivamente di indossare i paraorecchie vicino a voi e di farli aderire bene hai vostri padiglioni auricolari".
La donna mostrò loro come fare, calandosi sulle orecchie il paraorecchie peloso e invitò i ragazzi a compiere lo stesso gesto.
Pian piano ogni ragazzo eseguì il suo ordine e nel giro di qualche minuto tutti furono protetti da eventuali rischi.
" Ora
fate come vi mostro" spiegò la donna, estraendo da un vaso
una piantina per
poi rinvasarla in un altro.
Poi portò davanti a se un sacchetto di canapa appositamente
preparato e disse: "
Inoltre formerete delle coppie per lavorare e indosserete i guanti di
pelle di
drago posti anch'essi accanto a voi, per proteggervi le mani!".
Infilò la mano nel sacchetto ed estrasse il primo biglietto
dicendo: " Le
coppie per Grifondoro sono:
- Weasley /Potter
- Brown /Patil
- Finnegan/Thomas
-
Jordan/Vane
- Granger/Paciock
Mentre per Serpeverde sono:
- Malfoy/Zabini
- Nott/Parkinson
- Tiger/Goyle
- Bullstrode/Greengrass
-
Flitt/Pucey".
Tutti iniziarono a lavorare e come al solito, Paciock si fece subito notare.
Neville, non
appena Hermione estrasse la pianta dal vaso facendole emettere un verso
straziante, svenne come da copione finendo dritto disteso sul pavimento
e
lasciando la povera Grifona in partenza a lavorare da sola.
Così
la
professoressa le affibbiò Finnegan.
Seamus però, non brillò più del
compagno svenuto anzi.
Convinto
di aver avuto una brillante idea, decise di usare un incantesimo per
facilitare
le cose, solo che quando lo applicò non funzionò
come previsto e rischiò di
fare esplodere l'intera serra.
" Certo che siete proprio due mollicci!" li additò Millicent Bullstrode, in tutta la sua massiccia imponenza.
" Bullstrode, tu fatti i cazzi tuoi che non sei di certo meglio" intervenne Ronald Weasley in difesa dei due amici.
" Ehi Lenticchia, pensa per te che non hai nemmeno il coraggio di dichiarare i tuoi sentimenti alla ragazza che ti piace" intervenne per la prima volta il pacato Theodore Nott, che finora non aveva ancora aperto bocca.
Il rosso arrossì all'istante, iniziando a borbottare parole senza senso.
Theodore soddisfatto, si aprì in un ghigno degno di Salazar Serpeverde.
" E cosa c'entra questo?" si aggiunse alla mischia con enfasi, il bambino sopravvissuto.
Ormai nella serra si era creato un vociare fastidioso e spacca timpani.
" Silenzio! " urlò alla fine la Sprite esasperata.
Sembrò funzionare, perché tutti i ragazzi si acquietarono all'istante.
" I vostri problemi lasciateli al di fuori delle lezioni e anche le vostre schermaglie! " aggiunse con un tono più calmo.
" Ci siamo capiti? E ora riprendete a lavorare" ordinò seria, picchiettando la bacchetta sulla mano sinistra.
Le due casate annuirono contemporaneamente e tornarono ad occuparsi delle piante.
A fine lezione, tutti si precipitarono fuori per andare a pranzare.
Solamente la riccia grifona si trattenne qualche minuto, per parlare con la capo casa di Tassorosso che era appena arrivata con i suoi compagni.
Quando finalmente uscì, non fece neppure due passi che si sentì prendere per un braccio da una mano forte che la sbatté contro una colonna del cortile, poco lontano da dove è uscita.
Vide soltanto due occhi grigi, prima che delle labbra si unissero alle sue, voracemente.
La ragazza era intrappolata tra il muro e il corpo del suo biondo assalitore, le mani di lui che le stringevano i fianchi esili e sottili e le labbra che la saggiavano lentamente e languidamente.
Quando si
staccarono, Hermione aveva un espressione sconvolta e sorpresa sul
volto.
Draco
Malfoy l'aveva baciata!
" Sei mia! " le sussurrò il biondo nell'orecchio,
mordicchiandole un lobo
per poi andarsene con un ghigno stampato in faccia e lasciandola
lì
imbambolata.