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Autore: little maffoo    06/09/2013    3 recensioni
Matthew e Dominic che giocano a obbligo o verità, in una serata di fine gennaio a Parigi, la città dell'amore. Penso di essermi spiegata a sufficienza.
Fanfic arancione scuro moooooooolto tendente al rosso.
Questa storia è un regalo di compleanno. Ebbene si. Oggi 6 settembre la splendida AmandaJamesSurvival compie 14 anni!!! AUGURI TESOROOOOOOO
Buona lettura e felice BellDom a tutti!!! (oddiomio quanto fluff che c'ho infilato in questa storia)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzeeeeeeeeeee

Sono tornata con un regalo di compleanno!!
 
Ebbene si!! Oggi 6 settembre è il 14esimo compleanno della ragazza più bella, simpatica e dolce della terra: la splendida
AmandaJamesSurvival!! Buon compleanno amore mioooo sei sempre nel mio cuore!! Sarebbe molto gradito se voi amabili lettrici le mandaste un messaggino.. Anche solo un semplice tanti auguri!! Grazie a tutte

Scusami Rose, ma proprio non ce l'ho fatta a scrivere una rossa rossa, la mia ispirazione riguardava la prima parte.. Spero di accontentarti lo stesso..

Che dire.. spero che vi piaccia, se volete lasciate un commentino.. 

Disclaimer: Dominic e Matt non mi appartengono, non mi pagano per scrivere tali boiate e non scrivo a scopo di lucro. Quanto segue è frutto della mia fantasia e blablabla

Bando alle ciancie!! Buona letturaaaa...

Ma soprattutto... BUON COMPLEANNOOOOOOOOO *tira 14 volte le orecchie di Amanda*

*si accorge di aver impiegato troppo tempo in ciance e se ne va lentamente*




"Obbligo o verità?" chiede Dom.
***
Quel pomeriggio di fine gennaio Dominic e Matthew si incontrarono per caso, mentre facevano shopping nel centro di Parigi. I tre compagni di band si erano concessi una settimana di vacanza dopo le due date allo Stade de France, dopodiché sarebbero volati in Italia per le due date di Torino e quella di Roma.
Dopo svariati convenevoli del tipo 'ehi Matt cosa hai comprato?' oppure 'scommetto che sei entrato nel negozio più in di Parigi e hai svaligiato tutta la merce leopardata che avevano, eh Dom?' i due hanno deciso di recarsi alla casa del biondo per starsene un po' da soli e al riparo dal rigido freddo invernale.
Si sono fatti due thè (alla vaniglia per il batterista e alla pesca per il cantante) e si sono seduti davanti al camino acceso con una coperta sulle spalle, come ai bei vecchi tempi. Come sempre era Matt ad intrattenere i due con i suoi discorsi sulle future invasione aliene e su come i politici-lucertola stessero manipolando il sistema governativo dell'intero globo. 
Mentre era nel bel mezzo della sua conversazione più saliente riguardo al controllo mentale venne bruscamente interrotto da Dom. "Ho un'idea!! Giochiamo ad obbligo o verità!!" disse tutto d'un fiato. Il moro rimase perplesso per un paio di secondi. Punto primo non si aspettava quella proposta. Le uniche e rare volte in cui aveva giocato a quel gioco era stato all'età di 15 anni con la ragazza di turno, non certo con Dom.
In secondo luogo si sentiva un po' offeso nel suo amor proprio per essere stato interrotto così bruscamente mentre parlava su argomenti che lo toccavano, ha sempre odiato l'essere interrotto, in qualsiasi situazione. Ma non ci diede molto peso. Poi s'illuminò. "Perchè no?" disse a Dominic. "L'altro giorno ho scaricato sul mio iphone un'applicazione che mi ha consigliato Tom, che è proprio il gioco 'obbligo  o verità' per chi non ha voglia di inventarsi domande o obblighi. Fa al caso nostro, che dici?"
"Perfetto. Aspetta che porto via le tazze vuote e cominciamo." Continuò il biondo. Una volta di ritorno dalla cucina ravvivò leggermente il fuoco e si mise a sedere con le gambe incrociate, imitanto la posizione del moro davanti a lui. Ques'ultimo nel frattempo si accingeva ad aprire l'applicazione. 
"Bene. Let's start. Insierire i nomi. Dunque.. Dominic e Matthew" digitò velocemente il bell'uomo dagli occhi color oceano.
"Poi.. Selezioniamo il livello di gioco. le opzioni sono: Domande per tutti, osè, piccanti e molto piccanti. Quale scegli?" chiese il chitarrista a Dom, illustrando le varie tipologie di domande e obblighi proposte dal gioco. "Matthew, mi conosci. Sai che sono un perverso. Piccanti" fu la secca e ammiccante risposta del sensuale batterista. "Comincio io"
***
"Obbligo." rispose deciso il moro. 
'Bacia e mordi delicatamente le labbra di Dominic' fu la risposta che comparve sul display del dispositivo di Matt. I due arrossirono violentemente. -si comicia proprio bene!- pensò il percussionista. 
"Er.. Cosa dovrei fare?" la timida domanda di Matt arrivò appena alle orecchie dell'altro,  assorto com'era nel decidere il da farsi. "Quello che vuoi". La semplicità disarmante con cui Dom rispose lasciò il moro perplesso.
Era verissimo (nonché assolutamente ovvio) che lui amava Dom, l'aveva sempre fatto, sin dal primo giorno. Gaia era solo una scusa per non farsi prendere per il culo da tutti i giornali del mondo per la sua omosessualità. Era anche vero che gli veniva servito su di un piatto d'agento, aveva la possibilità di baciarlo, e forse di andare anche oltre, davanti al  naso e lui non se la sarebe lasciata scappare. In fondo cosa aveva da perdere?
Davanti al moro assorto nei suoi pensieri, Dominic aveva paura, una paura fottuta di essere respinto. Da quando Matt e Gaia si erano separati, Matt si era attaccato morbosamente a lui, all'inizio per semplice tristezza e voglia di essere consolato, poi entrambi si erano resi conto di non essere indifferenti l'uno all'altro, e il loro rapporto si era rafforzato ancora. -Fallo, ti prego. Non aspetto altro da solo Dio sa quanto- pensò tra sé e sé.
D'un tratto il moro scattò. "Guardami" ordinò al biondo, e non appena quest'ultimo alzò lo sguardo, con uno scatto felino balzò in avanti, gli prese il viso tra le mani e fece quanto richiesto. Coinvolse l'amato in un bacio dolce, delicato. Gli morse dolcemente il labbro inferiore per poi tornare a giocare con la lingua dell'altro. -Se gli obblighi fossero tutti così..- sospirò Matt, e controvoglia interruppe quel fantastico bacio. 
I due musicisti si fissarono negli occhi per un tempo indeterminato, entrambi rossi in viso e con i battiti accellerati. Dom fu il primo a dare segni di vita, leccandosi le labbra e dicendo "Continuiamo. Tocca a me, Bells". 
"D'accordo. Continuiamo." sorrise e fece l'occhiolino al bel percussionista Matthew, scosso dai brividi sentendo quel nomignolo. "Obbligo o verità?" chiese suadente.
"Obbligo" fu la ugualmente decisa risposta di Dom. "Se è simile a quello di prima non vedo l'ora" mentre parlava alzò le sopracciglia con fare sensuale.
"Togli un indumento a Matthew usando solo la bocca" lesse ad alta voce il moro. Dopo i primi due o tre secondi di sbigottimento entrambi scoppiarono a ridere come se non ci fosse un domani, sembrava quasi che ci fosse un uomo invisibile a fargli il solletico. "Cosa hai intenzione di fare?" riuscì a dire il chitarrista tra le risate. 
Dominic tornò improvvisamente serio e alzò un sopracciglio. "Ti tolgo i calzini!" Disse, e non ammetteva repliche. Anche l'altro ritornò serio all'istante quando udì la parola 'calzini'. Non sapeva spiegare perchè, ma quelli lo avevano sempre fatto eccitare da morire, erano una delle sue tante insane manie. 
"Tu li tieni, vero?" domandò a Dom speranzoso. "Ma certo!!" fu l'allegra risposta che ottenne. Come deciso, Dom si chinò in avanti verso le gambe di Matt e si fermò davanti ai piedi. Delicatamente strinse tra i denti la punta di un calzino del moro, gli fece cenno di sollevare la gamba e lo sfilò con una lentezza esasperante, tenendolo ancora stretto fra i denti. 
Il piacevole tocco del batterista sortì l'effetto desiderato da Matt, che gettò la testa indietro, chiuse gli occhi e si morse un labbro. Intanto l'altro calzino stava piano piano abbandonando il suo piede. "Perchè non mi hai tolto i pantaloni? Sono stretti..." ironizzò il moro. Risero entrambi. Giusto il tempo di sfilare il piccolo pezzo di stoffa verde  che era il calzino e Dom si sorprese a guardare il cavallo dei jeans dell'altro, notanto qualcosa di gonfio. Si leccò le labbra famelico. Anche nel suo corpo qualcosa si stava facendo più turgido...
I due ritrovarono il controllo della situazione e continuarono la loro ludica attività. "Ok Bellamy. Obbligo o verità?" Domandò il biondo. Oramai entrambi stavano per scoppiare, si sarebbero buttati l'uno sull'altro anche lì per terra. Dopo qualche secondo passato a scrutare gli occhi di Dom,l'altro rispose ammiccante "obbligo", come se fosse più una conferma che una scelta. Entrambi sorrisero. 
"Accoppiati con uno dei presenti a scelta." scoppiò nuovamente a ridere il biondo "ma che cazz.."
"Basta. Non voglio più giocare a questo gioco." questa volta fu Matt a interrompere bruscamente le parole dell'altro. In risposta ricevette un'occhiata scioccata del tipo oddio-lo-sapevo-che-mi-avresti-respinto. "Andiamo a compiere questo fottutissimo obbligo e facciamolo per tutta la notte." continuò il moro.
Dom fu pervaso da una pace immensa, temette per un attimo di non essere più voluto dal cantante dalla voce di velluto, ma dovette ricredersi. In un nanosecondo si alzò e lo prese per mano, l'iphone lasciato lì, tanto a chi serviva. Salirono le scale mano nella mano, e una volta arrivati in camera il biondo afferrò per i polsi Matt, e prima che potesse dire qualunque cosa lo baciò. Fu un bacio molto piu intenso del primo. Poi lo scaraventò con forza sul letto e si posizionò sopra di lui. Restarono lì a scambiarsi baci, alcuni molto teneri, altri estremamente passionali, per un tempo non definito compreso tra i quindici minuti e l'ora e mezzo.
Le mani del cantante scorrevano veloci e delicate lungo la schiena, i capelli, il petto del biondo, semrava stesse suonando il suo amato pianoforte. La sua t-shirt leopardata volò via. -come fa a portare t-shirt anche a gennaio è un mistero- pensò fra sé il moro. Anche il maglione blu di quest'ultimo intraprese un viaggio verso il pavimento, seguito a ruota dalla sua camicia a quadri. -come fa a vestirsi così male? Ha studiato per caso?- si interrogò Dominic.
Alla velocità della luce si ritrovarono in boxer, fatta eccezione per il biondo che aveva accuratamente evitato di togliersi i calzini neri. "Hai visto Bells? Non mi sono tolto i calzini, sei contento?" disse il biondo, guardando Matt negli occhi. Si misero a ridere. Le risate dei due scemarono abbastanza velocemente. Ritornarono nuovamente a guardarsi negli occhi. Non erano mai stati così belli. I due zaffiri profondi quanto buchi neri, meravigliosi e sublimi di Matthew, gli occhi color tempesta, indefiniti e assolutamente disarmanti di Dominic. 
"Sei bellissimo" disse il cantante. "Ti amo" 
"Sei meraviglioso" rispose il percussionista. "Ti amo anche io"


Ps. questa storia è ambientata in un periodo ipotetico in cui Kate non esiste... Il resto si spiega da solo...

A prestooo

Ancora tantissimi auguri Rose <3 divertiti alla festa e fai finta che io sia lì con te, insieme ai tuoi amici...



  
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