Era ancora lì,da ore chiuso in quella camera pensando a cosa stava per fare.

Stava già immaginando cosa sarebbe successo. Pianti,urla,giornalisti e articoli dappertutto.

Ma ormai non gli importava più di quel mondo,quel mondo che gli aveva detto 'alcolizzato,drogato',chiuso in un centro di riabilitazione, e abbandonato.

 Lui ci aveva provato,provato con tutto il cuore, ci aveva provato per la sua dolce ragazza,l'unica che avesse ancora fiducia in lui.

 Si sedette sul letto di quell'albergo,consapevole che nessuno in quel momento si sarebbe aspettato quel gesto.

Era giovane ma si sentiva già perso,il dolore l'aveva invecchiato dentro,distrutto.

Prese il tuo telefono,forse per mandare un saluto a chi teneva ma cambiò idea subito.

Lo spense e lo ripose del borsone accanto al letto.

Si guardò allo specchio e capì che quello che vedeva era tutta una grossa bugia,lo specchio era un bugiardo,non mostrava come lui si sentisse davvero.

Afferrò il bicchiere sul tavolino e ci verso il contenuto delle bustine che aveva da tempo.

Quella volta l'avrebbe fatto veramente. Veloce e indolore.

Beve tutto d'un sorso. Sentì una scarica elettrica attraversargli il corpo.

Si distese sul letto e aspettò di andare in un posto migliore. Lui voleva restare,ma non soffrire.

Così decise di restare in un altro modo,come un angelo.

Gli occhi si fecero pesanti,bagnati dalle lacrime.

 - Addio Lea,ti amo - sussurrò.

 Il respiro si spense e l'anima abbandonò il corpo.

 Non c'era più speranza,nè amore.

Cory Montheit non c'era più.