Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Cris Valdez    06/09/2013    4 recensioni
La bambina dagli occhi scuri aveva un sogno: incontrare persone speciali come lei. Non sapeva che un giorno si sarebbe avverato.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il trillo della campanella indicò l’inizio dell’intervallo.
 La bambina dagli occhi scuri chiuse i libri di scuola e prese dallo zainetto la merenda e un libro con una bella copertina colorata mentre la maestra scriveva alla lavagna gli esercizi da svolgere a casa. Si avviò fuori in cortile insieme ai suoi compagni.
I maschi cominciarono a correre schiamazzando in direzione del retro dell’edifico per catturare le lucertole, incuranti del fatto che le maestre lo avessero vietato. Alla bambina dagli occhi scuri non piacevano i giochi che facevano le femmine e sarebbe andata volentieri con loro se solo non avesse avuto paura dei rimproveri della maestra. Ma loro erano maschi e non ammettevano persone di sesso femminile nel loro club esclusivo. E poi le lucertole le facevano anche un po’ schifo.
Scartò la sua merenda e cominciò a smangiucchiarla, avvicinandosi al gruppo delle bambine. Era speranzosa che questa volta avrebbero scelto un gioco più divertente del solito. Lydia propose il gioco dello scalino: lei e Rachel erano le leader indiscusse del gruppo e nessuna provò ad obbiettare. La bambina sbuffò. Che cosa ci trovassero di divertente nel fare su e giù su uno scalino lei non sarebbe mai riuscita a capirlo. Provò comunque a giocare con loro: un piede su e l’altro giù, un piede giù e l’altro su. Le lunghe code scure di capelli, che le pendevano ai due lati della testa, si misero a saltellare sulle sue spalle. Si stufò subito e si diresse verso l’aiuola.
Passò davanti all’alberello di ulivo che avevano piantato a Marzo, per la festa della Primavera: era piccolo, così piccolo che persino lei lo superava in altezza. Sfiorò un ramo con una mano e sorrise. le faceva tenerezza quell’albero, perché era in disparte dal resto dell’aiuola, proprio come lei era sempre in disparte dagli altri bambini.
Si avvicinò alle margherite e passò un dito sopra le corolle bianche, pensando a quanto gli altri la considerassero strana. “Loro non capiscono.” si disse, “Non capiscono quanto è bello viaggiare con la mente. Preferiscono farlo con le gambe.”
Le venne un’idea.
Posò il libro colorato sul muretto dell’aiuola e corse di nuovo all’interno della propria classe. Si avvicinò al banco e prese la sedia, portandola fuori. Il bidello in portineria fece finta di rimproverarla, mettendosi a ridere. Anche la bambina rise. Portò la sedia vicino all’aiuola con le margherite bianche, prese il libro e si sedette.
La copertina del libro era tutta nei colori del viola e del lilla e c’erano alcuni bambini disegnati, su uno sfondo che assomigliava a un laboratorio, con tanti alambicchi e boccette sugli scaffali. Era un libro che parlava di una bambina speciale, che sapeva fare delle magie e delle pozioni, e che aveva quattro amici ad aiutarla per combattere le forze del male.
La bambina dagli occhi scuri  aprì il libro e cominciò a leggerlo a voce bassa, sussurrando la storia alle margherite. Loro non erano come gli altri bambini. Loro ascoltavano in silenzio, senza deriderla, senza ripeterle continuamente che i cartoni animati erano meglio dei libri. La bambina sperò che un giorno avrebbe incontrato persone speciali, come lei. Persone che viaggiavano con la mente invece che con le gambe. Persone che preferivano leggere le storie alle margherite nelle aiuole, piuttosto che fare su e giù sugli scalini o acchiappare le lucertole.
Ma la bambina non poteva immaginare un giorno il suo sogno si sarebbe avverato sul serio.
E continuò a leggere, sperando.

Angolo Autrice
Questa è la mia prima originale :) Mi dicono che quando ero piccola a scuola parlavo con le margherite, così mi sono messa a pensare e ho immaginato a cosa poteva pensare una bambina di 9 anni che parlava con le margherite. Sono sicura che io non pensavo esattamente queste cose, però diciamo che questa one-shot è una semi-autobiografica. Spero che vi sia piaciuta :D
Baci, Cris Valdez ♥

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Cris Valdez