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Autore: SiSi    13/03/2008    3 recensioni
Da quassù la città è calma. Le macchine si muovono come un formicaio nero, rallentate dal traffico. Le luci dei lampioni si incrociano formando colori sfocati ed abbaglianti. E’ sera, tutto tranquillo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve.. Questa FF l'ho realizzata io :D
Spero vi piaccia. Le parole scritte in corsivo e non in neretto sono di una canzone "La gioia". Buona lettura..!
Se volete, naturalmente, commentate!^^


“Ascolta.. Il rumore delle onde del mare

Ed il canto notturno dei mille pensieri

Dell’umanità

Che riposa

Dopo il traffico di questo giorno

Che di sera si incanta davanti

Al tramonto che il sole le dà..”

 

Respiro. Un semplicissimo respiro. Voglio cancellare dalla mente tutto. Tutto?

Come sono stanca. Troppo stupida a dire il vero.

Mi sono innamorata di te. Fin’ora mi ha tenuto in vita il pensiero “Sicura che lui morirebbe per te?” Non lo so. In realtà non lo so. E non lo saprò mai. E’ questo che mi fa realmente male. Che mi trafigge il cuore, la gola, lo stomaco, la testa. Io ti voglio Bill.

Ho passato questi ultimi due anni ad immaginarti, davanti a me. Io ti parlo, e tu mi rispondi. Ogni volta la stessa storia: chiudo gli occhi e prego, scongiuro che avvenga il miracolo di materializzarti realmente accanto a me. Ma ciò che compare, in realtà è solo il tuo riflesso. Quello che compare a tutte le ragazzine stupide, come me, che immaginano la tua presenza. E il fatto è che me ne sono accorta solo adesso che tu non sei mai esistito. Era solo un sogno, uno stupido, miserabile sogno..

 

Tu vuoi sapere cosa sei per me? Sei quell’amore che non ti fa dormire, che ti toglie il fiato, che ti fa venire i brividi, che ti ascolta, che ti capisce, che ti consola, che ti comprende, ma nello stesso momento ti fa anche piangere…”

 

“Respira, e da un soffio di vento raccogli

Il profumo dei fiori

che non hanno chiesto che un po’ di umiltà

e se vuoi puoi gridare e cantare

che voglia di dare e cantare

che ancora può esister la felicità…”

 

Un altro respiro. Più profondo del primo. Un brivido percorre la mia schiena, orma scoperta dal vento pungente.

Da quassù la città è calma. Le macchine si muovono come un formicaio nero, rallentate dal traffico. Le luci dei lampioni si incrociano formando colori sfocati ed abbaglianti. E’ sera, tutto tranquillo. Il mio cuore batte regolare. Bum, bum, bum..

Eppure in questa tranquillità al 25esimo piano, sommerso nel silenzio, la tua voce non la sento. Meglio così, forse..

Non mi sento sola, anzi, non voglio sentirmi sola.

Un’altra lacrima scende. Eccola, si allontana, cade giù dolcemente, nel vuoto.

 

Un silenzio vale più di mille parole. Basta solo saperlo ascoltare.”

 

Che silenzio.. Perché adesso? Forse ora il mondo ha deciso di zittirsi perché mi vuole finalmente ascoltare. Ascoltare le mie sofferenze. Ma non ci credo.

Un’altra illusione anche questa vero??

Qui c’è silenzio, perché non c’è nessuno. A parte me ovviamente. Solo io.

Ecco.. Un’altra parola che mi fa male, che mi provoca una fitta immensa: sola.

Perché quando ti immagino, sento la tua presenza. Ma tu non puoi comparire realmente giusto? Perché altre ragazze come me in questo momento, stanno pregando affinchè tu compaia al loro fianco. La mia è fantasia, illusione, stupidità.

Ho creduto troppo nei sogni, anzi, vi ho vissuto per troppo tempo. A che serve crearsi un mondo da sogno e perfetto se quando ti svegli trovi la realtà ancora peggiore di come l'avevi lasciata? .Ho perso il contatto con la realtà, credendomi nel mondo reale, quello vero.. E invece era tutto falso..

 

“Perché la vuoi, perché tu puoi

Riconquistare un sorriso

E puoi giocare e puoi gridare

Perché ti han detto bugie

Se han raccontato che l’hanno uccisa

Che han calpestato la gioia,

perché la gioia, perché la gioia

perché la gioia è con te.”

 

“Là dove finisce la realtà, cominciano i sogni..”

 

Ti amo Bill, e tu neanche mi conosci. E’ anche questo che mi fa male. Ormai non sono felice da molto tempo. Sono stanca.

Ma non sei tu a soffrire. Sono io. Non sei tu la persona che piange pensandoti. Sono io.
La sofferenza non rende felici, dovresti proprio capirlo. Anche se è la cosa più ovvia del mondo. Non soffrire per favore, appena avrai saputo quello che ho fatto. Non è colpa tua.

Un'altra lacrima. L’ennesima, stupida, monotona, ormai solita, lacrima. Scende piano, indiscreta, un altro tuffo nel vuoto.

Ho le mani congelate, non le posso muovere. Non ci riesco purtroppo. Sono immobile qui, seduta nella ringhiera del balcone, da almeno 1 ora. Ma non è il coraggio che mi manca.

 

“Tu sei semplicemente chiaro, né confuso né certo. Cerchi una semplice chiarezza, una trasparenza. E proprio quella trasparenza ha una bellezza.. Quella trasparenza è grazia, è intensità.”

 

E magari fosse un attimo, vivila ti prego,

e magari a denti stretti non farla morire

anche immersa nel frastuono tu falla sentire

hai bisogno di gioia come me..”

 

No. Non mi manca il coraggio. Sei tu. Il ragazzo che discretamente entra nei miei sogni. Non voglio saltare perché ancora, voglio aspettare. Aspettare che il miracolo avvenga. Che tu ti materializzi qui e che afferri delicatamente la mia mano. Ma questo non avverrà mai, vero? Perché fino alla fine mi illudo. Ancora illusione. Maledettissima illusione. Hai offuscato tutto questo tempo la mia mente, non mi hai fatto vedere la realtà. Sono stata assente, ottusa.. sola.. Immersa nei miei sogni.. Irrealizzabili.

Sei e sarai per sempre il mio angelo custode.

Prendo una penna dalla tasca. Ormai è arrivato il momento. Devo scegliere le mie ultime parole. Devono essere dolci, decise, determinate, chiare,semplici.

Ti amo Bill Kaulitz.”

Credo che possa bastare. Tengo forte il bigliettino nella mano serrata.

Mi alzo, a poco non perdo l’equilibrio. Barcollo un po’. Mi blocco. Mi giro.. Lo senti il silenzio? Quel silenzio che è nella tua testa, quel silenzio che urla, e che ti comunica tutto quello che tu hai voluto tenere lontano dalla tua mente. Il silenzio dei ricordi, il silenzio delle cose non dette e di quelle dette troppe volte, che ormai non vengono nemmeno più ascoltate. Il silenzio di un qualcosa sfumato, il silenzio del passato. Cos’è? In fin dei conti non è nulla. Il silenzio non lo si può toccare, non lo si può stringere, è astratto. Eppure c’è.

Ancora, è già tardi ma rimani ancora

A gustare ancora per poco quest’aria scoperta sta sera

E domani ritorna fra la gente che cerca e dispera.

Tu saprai che nascosta nel cuore può esister la felicità..”

 

Oggi la vita ci divide, la mia si spezza, ma se magari un giorno ti capiterà il mio biglietto d’addio tra le mani e forse ti scenderà una lacrima, non asciugarla, perché quella sarà la mia carezza..

Un ultimo respiro, la tua immagine fissa nella mia mente. Un'altra lacrima. L’ultima. E poi non soffrirò più.

Ecco, adesso salto. Un tuffo nel vuoto. Un tuffo senza ritorno.

Addio piccolo mio..”

 

 

“Esiste un momento in cui le parole si consumano e il silenzio comincia a raccontare..”

 

 

 

  
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