Avrebbe tanto voluto vederla con il sorriso sulle labbra e quelle splendide e tenere fossette agli angoli della bocca.

Gli occhi verde smeraldo, pieni di vita e sorridenti.

E i capelli rossi, lunghi fino alla vita, mossi dal venticello fresco di settembre. 

E invece no.

Non poteva ricordare il suo splendido viso così.

Non se adesso quel viso così perfetto era privo di vita.

E i suoi occhi vuoti, privi di luce.

Non se l'immagine che gli si proponeva davanti era il suo corpo esile completamente inerme. 

Voleva soltanto morire. Morire. 

Andarsene insieme a lei e vivere nel nulla al fianco della sua mezzosangue.

Non era pronto a lasciarla andare. Non era pronto a questo. 


Sarebbe stato disposto a vivere altri mille anni con il peso di un amore non corrisposto, ma in nessun caso sarebbe rimasto in vita senza di lei.

Senza i suoi occhi e i suoi sorrisi che, anche se non rivolti a lui, gli riempivano il cuore.

Sapere che lei era serena con James lo consolava.

Sapere che la sua vita era piena e felice gli rendeva la sua lontananza sopportabile.

Ma adesso era tutto finito.

Non c'era più niente.

Non c'era più la sua allegria.

Non c'era più la sua forza.

Mai più quell'imbarazzo che difficilmente riusciva a nascondere, per quel lieve rossore che le appariva sulle guance lentigginose.