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Autore: VahalaSly    07/09/2013    6 recensioni
Supponiamo che Amnesia non sia semplicemente un videogioco, non uno normale comunque. Supponiamo che PewDiePie compia un piccolo viaggio in quel mondo ogni volta che ci gioca. E supponiamo che Stephano non sia semplicemente un oggetto inanimato, bensì una persona (quasi)vera.
Come sono le avventure del suo amico viste con i suoi occhi? Cosa pensa del ragazzo che di tanto in tanto entra nel suo mondo?
Genere: Avventura, Slice of life, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: PewDiePie
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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STEPHANO!”

Mi risveglio con un sobbalzo e mi volto verso la persona che ha urlato il mio nome, nonostante sappia già benissimo chi è.

Pewds è alle mie spalle, lanterna già in mano, che mi guarda sorridendo. Sembra abbia dovuto girare parecchio oggi prima di trovarmi, a giudicare dal fiatone che ha, oltre che dal sangue secco attaccato ai vestiti.

So benissimo che quest'ultimo molto probabilmente non è suo, ma più il risultato di un qualche strano tipo di contatto con i cadaveri nascosti per l'edificio, se non addirittura con Piggeh. Quel ragazzo non sa davvero come tenere le mani a posto.

“Ciao Pewds” lo saluto “Sei in ritardo”

“Io non sono mai in ritardo” mi corregge il ragazzo, cominciando ad aprire i cassetti in cerca di olio “Inoltre questa volta ho dovuto girare parecchio per trovarti. Perché non mi aspetti semplicemente all'entrata del gioco, eh?”

Sospiro, cominciando ad avanzare verso la porta “Sai benissimo che non decido io dove aspettarti”

Pewds si limita ad emettere dei suoni insensati in risposta, dando un'ultima occhiata alla stanza prima di seguirmi. Apriamo la porta, uscendo nel corridoio, e subito Pewds si blocca, adocchiando il corridoio completamente al buio con aria insicura “Io lì non credo proprio che ci andrò” borbotta, dirigendosi verso la porta alla sua sinistra. Che ovviamente è chiusa.

Pewds torna indietro, incamminandosi nuovamente verso il corridoio con aria insicura “O forse invece sì”

“Tranquillo Pewds, vado avanti io” lo rassicuro, camminando a pochi passi da lui, controllando che non ci sia niente. Una risata risuona per le mura, facendoci fermare entrambi di scatto “Ehi, chi diamine è che ride?” domanda Pewds guardandosi attorno.

“La mia ex ragazza, è completamente pazza” ribadisco sarcastico, cercando di allentare la tensione. So benissimo che Bro non può ferirmi, essendo io stesso parte del gioco, eppure non posso fare a meno di preoccuparmi per Pewds. Il ragazzo comunque sembra ostinatamente fermo nella sua idea che Bro sia innamorato di lui, nonostante sia piuttosto chiaro che i suoi intenti siano decisamente più violenti. Il fatto che Pewds continui a chiamarlo “Sexy” di certo non aiuta.

Improvvisamente l'intero corridoio si illumina di rosso, e dalla porta in fondo ad esso esce Bro. Pewds comincia ad urlare, dimenticando tutta la sua presunta mascolinità, e corre a nascondersi dentro la stanza da cui siamo usciti, entrando nell'armadio e chiudendocisi dentro.

Mi siedo sul letto, fingendo totale noncuranza. Bro entra a sua volta, guardandosi attorno finché il suo sguardo non si punta sul mio. Nonostante non possa parlare, so benissimo che mi sta chiedendo dove si trova Pewds “Non ne ho idea amico” gli dico alzando le spalle, e osservandomi con vivido interesse le unghie. Bro comunque non sembra fidarsi troppo della mia parola, perché resta qualche altro secondo fermo in attesa, per poi uscire con passo strascicato.

“Pss, Stephano. Se n'è andato?” sussurra Pewds dall'armadio. Mi sollevo e sporgo la testa dalla porta, osservando il corridoio ora vuoto “Sì Pewds, via libera”

Il ragazzo esce dall'armadio, ridacchiando divertito “Non posso credere che ci caschi ogni volta”

Scuoto la testa con rassegnazione, dirigendomi nuovamente verso il corridoio, ora completamente illuminato. Pewds raggiunge velocemente la porta, aprendola, e ci ritroviamo in un altro corridoio, questa volta collegato a tre porte. Pewds le prova velocemente tutte, ma solo la terza si apre.

“Ohh, Peggeh!” esclama, lanciandosi all'interno della stanza. Alzo gli occhi al cielo, seguendo il ragazzo che non sembra aver perso tempo con il suo amico.

Peggeh è un ragazzino tondo e paffutello, incredibilmente somigliante ad un maiale. Va sempre in giro completamente nudo, oltre ad avere un enorme squarcio nella pancia e della pelle mancante sui fianchi che indica le brutali operazioni subite. Molto probabilmente non dovrebbe nemmeno essere vivo considerando il suo stato, né tanto meno essere in grado di strusciarsi su ogni superficie umana e non, ma ehi! Questo è pur sempre un videogame.

“Ehi Pewdie, come va?” gli domanda Peggeh, muovendosi con fare sinuoso ( o almeno provandoci ) “E' da un po' che non ci vediamo! Ti sono mancato? Tu mi sei mancato”

Pewds ridacchia divertito “Ma certo che mi sei mancato. Sei particolarmente bello oggi. Ti sei per caso messo a dieta?”

Peggeh si sdraia sul letto, sistemando una mano sopra un fianco “Ti piaccio, eh Pewdie? Guarda che meraviglia hai davanti agli occhi. Ti piace il suono che fa la mia pancia quando struscia sul letto?”

Distolgo lo sguardo con aria disgustata, afferrando Pewds per una manica “Direi che è proprio ora di andare”

“Ohh, ma perché?! Io e Peggeh ci stavamo divertendo!” si lamenta il ragazzo, lasciandosi però trascinare fuori dalla stanza. Afferra la chiave che ha appena trovato in un cassetto, e si avvicina alla porta alla nostra destra. Una fila di armature compare improvvisamente davanti a noi, bloccandoci il passaggio “Ahhh, che diamine?! Non mi fido di voi, andate via!” esclama, afferrando l'elmo di una di esse e lanciandolo dall'altro lato del corridoio.

Recupera poi velocemente dalla tasca la chiave che ha trovato nella stanza di Peggeh, e apre la porta davanti a noi, entrando velocemente nella stanza “Ahhhh, BARILI!!” urla, lanciandosi subito contro di loro e gettandone il più possibile a terra. Non riesco ad impedirmi di schiaffarmi una mano sul volto. I barili sono forse uno dei pochissimi oggetti davvero inanimati in questo gioco, eppure lui preferisce trattarli come se fossero il cattivo principale. Cos'abbia questo ragazzo che non va, io davvero non lo so.

Superati finalmente i barili (sigh) ci dirigiamo verso la scalinata davanti a noi. Pewds recupera subito la lanterna, accendendola all'istante “Non mi piacciono proprio le scale”

Avanzo di qualche metro, controllando nell'oscurità “Tranquillo Pewds, non c'è niente qui. Avanziamo”

Pewds continua a sembrare leggermente sospettoso, ma come sempre si fida del mio parere. Scendiamo la scalinata, trovandoci in una stanza semi allagata. Non si vede molto, ma riesco comunque a riconoscere una figura familiare a pochi passi da noi.

“Ohh, ciao Pewdie!” esclama Jennifer, raccogliendosi i capelli da un lato e sbattendo le ciglia con aria seducente. Lo sguardo di Pewds si illumina all'istante “Eih Jennifer! Sei una divinità oggi!”

La ragazza si apre in un enorme sorriso “Davvero?”

Pewds scoppia a ridere, superando Jennifer e cominciando a controllare i mobili della stanza “No, certo che no! Sei grassa”

Vedo la ragazza abbassare subito lo sguardo con aria ferita, e sento il solito senso di rabbia affiorare. Jennifer è una così bella ragazza! Certo, è in pietra, però anche io dopotutto sono di metallo, no?
Ho sempre avuto una sorta di cotta per lei, eppure non ho mai avuto il coraggio di confessarlo a Pewds. Insomma, lui mi prenderebbe in giro per l'eternità probabilmente. Inoltre lei non sembra avere occhi che per lui “Ma io ti amo Pewdie”

“Lo so Jennifer, ma non possiamo stare insieme” ribatte il ragazzo, senza prestarle davvero troppa attenzione.

“Perché no?”

“Perché sei una PIETRA!”

“Ma posso cambiare!”

“No, non puoi” ribatte lui, aprendo finalmente un cassetto contenente una chiave. Senza nemmeno salutare la ragazza si dirige a passo spedito verso la porta da cui siamo entrati “Forza Stephano, non perdiamo tempo”

Lancio un'occhiata alla ragazza alle mie spalle, che ci osserva con espressione mortificata. Le faccio un breve cenno di saluto, ma come sempre tutta la sua attenzione e rivolta a Pewds. Con un sospiro, mi volto e seguo il ragazzo attraverso la porta.

Bro compare all'improvviso, prendendoci entrambi alla sprovvista. Con un acuto urlo Pewds comincia subito a correre, cercando di tornare il più in fretta possibile verso il precedente corridoio. Non appena lo raggiunge si lancia verso l'ultima porta che ancora non abbiamo esplorato, aprendola con la nuova chiave “STEPHANOOOO, SBRIGATI!!” esclama, lanciando un nuovo urlo alla vista di Bro a pochi passi da me.

Raggiungo con un balzo il ragazzo, ma con orrore entrambi ci rendiamo conto che non c'è posto in cui nascondersi. Pewds urla sempre più forte, tastando freneticamente tutti i muri “LASCIAMI SOLO, VATTENE!” urla a Bro, che gli si lancia addosso. Non appena lo sfiora comunque esplode in una manciata di cenere, sparendo all'istante.

“Oh, era finto! Grazie a Dio!!” esclama Pewds, portandosi una mano al petto e riprendendo fiato “Era solo finto”

“Guarda Pewds, c'è una porta là dietro” gli faccio notare, indicandola con la punta della mia sciabola. Il ragazzo si volta immediatamente, avvicinandosi alla porta. Non appena la sua mano si posa sulla maniglia, so bene cosa sta per accadere. Con un enorme risucchio, il ragazzo scompare davanti ai miei occhi, lasciandosi dietro la lanterna e alcune pozioni, che cadono a terra frantumandosi all'istante, e scomparendo anch'esse.

L'intero universo del gioco comincia piano a sfaldarsi, disfacendosi così come si era creato all'arrivo di Pewds. Con un sospiro mi siedo su quello che rimane del letto, chiudendo gli occhi e aspettando di scomparire a mia volta. Come sempre, mi chiedo quanto dovrò aspettare per rivedere Pewds, l'unico vero amico che abbia mai avuto. Come sempre, non posso fare a meno di chiedermi cosa succederà quando si stancherà di tornare. E, come sempre, prima di esplodere in una nuvola di fumo, un enorme senso di tristezza mi avvolge.

 

 

 

 

  
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