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Autore: Odisseus    07/09/2013    4 recensioni
Draco amava far del male agli altri.
L'idea lo elettrizzava più di qualsiasi altra cosa, lo metteva a proprio agio.
La sofferenza degli altri era, solitamente, la sua più grande felicità.
Ma c'è un limite a tutto, e Draco lo sapeva bene.
Mai avrebbe pensato di rubare la vita a qualcuno, di spezzare la propria anima.
Perché se uccidi qualcuno, la tua anima si frantuma.
E' una legge, una delle più antiche. Non puoi sperare di vivere se togli la vita a qualcun'altro.
La tua esistenza sarà tormentata, sofferta, priva d'amore.
Non che dell'amore importasse tanto al giovane Malfoy, sia chiaro.
Ma non si può comunque vivere senza amore.
Lo stesso Lord Voldemort non ama, dirai. Ma Lord Voldemort non è vivo, non lo è mai stato.
Voldemort si aggrappa al potere per non morire.
Non è morto, ma non è neanche vivo.
E Draco sì, sapeva anche questo.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 1 - MANGIAMORTE?

 

Draco amava far del male agli altri.
L'idea lo elettrizzava più di qualsiasi altra cosa, lo metteva a proprio agio.
La sofferenza degli altri era, solitamente, la sua più grande felicità.
Ma c'è un limite a tutto, e Draco lo sapeva bene.
Mai avrebbe pensato di rubare la vita a qualcuno, di spezzare la propria anima.
Perché se uccidi qualcuno, la tua anima si frantuma.
E' una legge, una delle più antiche. Non puoi sperare di vivere se togli la vita a qualcun'altro.
La tua esistenza sarà tormentata, sofferta, priva d'amore.
Non che dell'amore importasse tanto al giovane Malfoy, sia chiaro.
Ma non si può comunque vivere senza amore.
Lo stesso Lord Voldemort non ama, dirai. Ma Lord Voldemort non è vivo, non lo è mai stato.
Voldemort si aggrappa al potere per non morire.
Non è morto, ma non è neanche vivo.
E Draco sì, sapeva anche questo.

Hermione fissava la copertina di Antiche Rune, apparentemente senza un motivo ben preciso.
«HERMIONE!» urlò Ron.
La giovane Grifondoro saltò in aria, facendo cadere il libro a terra con un tonfo sordo.
«Razza di idiota! Non vedi che sto studiando?!»
Ron la esaminò con sguardo interrogativo.
«Non c'è molto da imparare sulla copertina di un libro, sai?»
Hermione arrossì.
«Ehm, io... stavo...»
«Sei agitata per il compito di Pozioni, lo so» la interruppe Ron.
Colpita e affondata.
«Ma come sei perspicace, Ronald! Faresti bene a preoccuparti anche tu, se non vuoi prendere una T già a inizio anno» ribatté la ragazza.
«Io sono PRE-PA-RA-TIS-SI-MO!» 
«Sì, immagino.»
Ron assunse un'espressione indignata.
«Tu...»
«Ehilà ragazzi, abbiamo finito con gli insulti reciproci?»
Harry si sedette insieme a loro in Sala Comune.
«Magari se Ronald si preoccupasse un po' più dei suoi voti che dei miei...»
«Ehi! Ma io non ho detto nie...»
«Sempre i soliti.»
Harry emise un sospiro di esasperazione.
I due Grifondoro lo guardarono, fingendosi indignati, ma loro malgrado non riuscirono a nascondere un sorriso.
«Sbrighiamoci, è ora di cena.»
I tre studenti si alzarono dalle poltrone e si avviarono verso l'uscita, diretti verso la Sala Grande.

Draco Malfoy camminava spedito per i sotterranei. Al suo fianco Blaise Zabini e Pansy Parkinson parlavano dei nuovi acquisti della casa di Serpeverde.
«Mi sarei aspettato di meglio, sai? Quei ragazzini non sembrano poi tanto svegli...»
«Sono d'accordo con te, Blaise, quelli dell'anno scorso erano molto meglio!»
«Tu che ne pensi, Draco?»
Draco era assorto nei suoi pensieri e sembrava non aver sentito Zabini.
«Ma che ha?» sussurrò Pansy al compagno Serpeverde.
«E chi lo sa... è dall'inizio dell'anno che sembra strano.»
Draco marciava con passo spedito ed era già molti metri più avanti degli altri studenti.
«Invece di conversare amabilmente fareste meglio a sbrigarvi, se non volete arrivare quando il banchetto sarà già finito» disse rivolto ai due compagni.
I due Serpeverde si scambiarono uno sguardo d'intesa e, senza indugiare, seguirono il giovane Malfoy.

«Possibile che non sai fare altro che mangiare?» Hermione fissava irritata l'amico Ron.
«Hermione, si chiama cena, e io solitamente durante la cena mangio!»
«Discorso ragionevole, Ronald, peccato che ho bisogno della vostra più totale attenzione!»
«Potter a rapporto, signore» disse solenne Harry.
«Non sei spiritoso, Prescelto» lo beffeggiò Hermione.
«Ti ho detto di non chiamarmi così, Herm» sbuffò il Grifondoro.
«E poi sono io quello noioso! Non fate altro che protestare sui vostri nomignoli dalla mattina alla sera!»
Hermione rise di gusto.
«Non farmi parlare, Ron, potresti vergognarti per una settimana...»
«No, ok, scusa, scusa.»
Il giovane Weasley abbassò la testa a mo' di inchino.
«Così va meglio» approvò la Grifondoro con un sorriso ebete stampato sulla faccia.
In quel momento le porte della Sala Grande si aprirono bruscamente e Draco Malfoy entrò con nonchalance, seguito dalla sua banda. Il trio si voltò a guardarlo.
«Ma chi si crede di essere per entrare ogni giorno così? Sempre in ritardo!» sbottò Ron.
«Non so, Ronald... è sempre stato così arrogante» rispose Hermione sovrappensiero.
Ma in realtà la ragazza non la pensava così. Vedeva che qualcosa nel giovane Malfoy era cambiato, qualcosa di molto più oscuro della sua semplice spavalderia. Si comportava in modo strano, molto strano: l'aveva notato. E non si sarebbe data pace se non avesse scoperto di cosa si trattava.

Draco si sedette al tavolo dei Serpeverde. Si scostò con una mano i capelli argentati dal viso e afferrò una coscia di pollo.
«Draco, sicuro di stare bene? Stai armeggiando con quella coscia da dieci minuti.»
«Oh, Zabini, ma gli affari tuoi? Ci sarà un motivo, no?»
«Beh, se lo dici tu...»
«Attenzione, prego! Studenti, insegnanti, ho un annuncio da fare.»
La voce di Albus Silente risuonò potente e autoritaria nella Sala Grande, provocando in pochi secondi silenzio assoluto da parte di Hogwarts.
«Sabato si svolgerà la prima partita di Quidditch dell'anno! Serpeverde contro Grifondoro! Auguro a tutti buona fortuna. Nella prima metà della settimana il campo da Quidditch sarà a disposizione dei Grifondoro per gli allenamenti. Nella seconda metà sarà dei Serpeverde. Tutto chiaro?»
Silente evidentemente non si aspettava una risposta, perché continuo subito dopo.
«Bene, e ora tutti nei dormitori! Op, op!»
Un secondo dopo la Sala Grande sprofondò nel caos. Studenti di tutte le case si alzavano dai rispettivi tavoli e si avviavano verso l'uscita, senza un'ordine ben preciso.
«Pft, e c'è ancora chi pensa al Quidditch... Fra qualche mese questa scuola avrà problemi più grossi di cui occuparsi.»
Draco e Blaise ghignarono soddisfatti.

«Adesso che non hai più del cibo davanti agli occhi possiamo parlare?»
Il trio si dirigeva ai dormitori di Grifondoro, con passo spedito.
«Spara» borbottò Ron annoiato.
«Non qui. Quando saremo in Sala Comune» disse Hermione con sicurezza.
Arrivati davanti al ritratto della Signora Grassa, Harry parlò.
«Cuor di leone.»
La Signora Grassa si fece da parte con tutto il quadro e lasciò passare i giovani Grifondoro.
«Forza, venite qui» esclamò Hermione sedendosi su un divano vicino l'entrata. Harry e Ron la imitarono.
«C'è qualcosa che non va, in questa scuola.»
I due ragazzi si guardarono, poi scoppiarono a ridere.
«Cosa c'è di divertente?» sbottò Hermione infuriata.
«Sai, Herm, ce n'eravamo accorti anche noi» Ron riusciva a malapena a trattenere le risate.
«Io... non intendo nella scuola, intendo proprio negli studenti. Secondo me... qualcuno sta architettando qualcosa.»
Lo sguardo di Harry si fece serio.
«Malfoy.»
«Esatto» confermò la Grifondoro.
«Eh- cosa?» Ron sembrava essere caduto dalle nuvole. «Cosa mi sono perso?»
«Ronald, io e Harry pensiamo che Malfoy centri qualcosa con i Mangiamorte.»
«Ma... è impossibile! Malfoy, un Mangiamorte?»
«Non stiamo dicendo che sia un Mangiamorte, ma forse passa informazioni a Tu-Sai-Chi...»
«E in tal caso sarebbe davvero un guaio» intervenne Harry.
«Ma... ragazzi, informazioni di che tipo?»
Hermione si alzò.
«Non lo sappiamo, è per questo che dobbiamo scoprirlo. Malfoy è diverso, ultimamente. Non può essere un caso... deve avere qualcosa in mente. E io scoprirò di cosa si tratta.»
La coraggiosa Grifondoro afferrò la borsa e si avviò verso il suo dormitorio.
 
 

JAJAJAO!
Ehilà maghetti! Come va?
Spero con tutto il cuore che questo primo capitolo vi sia piaciuto!

Vorreste leggere i capitoli successivi? Fatemi sapere con una recensione se dovrei continuarla (:
Ditemi cosa ne pensate, mi raccomando! E grazie a tutti per aver avuto la pazienza di arrivare fino a qui <3
JAJAJAO!
  
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