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Autore: Fiocco di neve    13/03/2008    0 recensioni
Sono le 23:00 non riesco a dormire…….sono qui seduta sul letto a pensare alla mia vita …mi chiamo Maria, ho 16 anni, conduco una vita normale,ho un sacco di amiche e il mio sogno nel cassetto è diventare una ROCK STAR. La scuola è ormai finita da parecchi giorni e sono diventata la ragazza più felice del mondo da quando il mio sguardo ha incontrato il suo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liz Parker, Maria De Luca, Max Evans, Michael Guerin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’appuntamento per la partita di calcio, il giorno seguente, era verso le 11 di mattina, e questa volta, Maria si era riuscita a preparare in tempo ed arrivare in orario, le sue compagne non vedevano l’ora di rivederla:non la vedevano da quando avevano smesso di fare allenamento a causa della morte della mamma del coach. Come al solito,Maria era solare, anche se sapeva che quella partita non era facile da vincere. Abbracciò le sue compagne una per una, stavano facendo un gran baccano, fino a quando non arrivò l’allenatore che da prima fece il duro, facendole sentire un po’ inferiori alla squadra avversaria, anche se come al solito lo faceva solo per incoraggiarle a fare di più; ma alla fine, Maria fece una battuta,come al solito quando non doveva ed in un momento di serietà e scoppiò a ridere anche lui…L’allenatore fu molto chiaro sulla squadra che stavano per affrontare: era molto forte, ed avevano un capitano bravissimo. Maria lo sapeva già, conosceva il capitano, ma non voleva pensarci se no sicuramente sarebbe andata a finire male la partita, visto che quando pensava a Michael non riusciva più a capire nulla. Stava parlando con tutte le ragazze della sua squadra, con gli amici, le amiche che erano andate li a vederla però come al solito, il coach doveva arrivare sempre nei momenti meno opportuni per chiedere spiegazioni:chiamò Maria in privato << Maria, io conto soprattutto su di te…>> << Lo so… come al solito è colpa mia se perdiamo e merito di tutte se vinciamo…>> << Maria non fare la spiritosa: l’attaccante di questa squadra è davvero bravo… non è uno qualsiasi gioca a calcio da parecchio tempo e poi ha una grinta da non sottovalutare…>> << Se parli così sotto valuti tu me…Ce la metterò tutta come ho sempre fatto…Michael non mi spaventa….>> << Lo conosci già??>> << Certo… ieri mi sono allenata con lui… però ora non voglio pensare ne a lui ne a ieri e ne tanto meno che io sono meno brava di lui…. So che ce la posso fare…>> << Come al solito nulla ti abbatte d’animo…allora vai con la tua squadra a cambiarti che il “civita Retenga” vi sta aspettando….>> << di già???Ma io non li ho visti ne arrivare ne tanto meno entrare in campo…e pure, non sono in ritardo…>> << Muoviti, non perderti in chiacchiere….>> Intanto nello spogliatoio maschile, stava accadendo la stessa cosa che in quello femminile: chi rideva, chi spegneva il cellulare, chi si chiedeva come sarebbero state le avversarie, ve avrebbero vinto o meno… << Michael, tu dici che possiamo vincere??>> << Ma certo che si… siamo i migliori di Civita Retenga.. perché non dovremmo…. E poi è la femminile…!!anche se non bisogna sottovalutarle…>> <> << Massimo,conosco il capitano…>> << E com’è??>> << Ragazzi possibile che non sapete altro che pensare a quello… ma smettetela e pensate a giocare bene…>> << Dai…è brava???bella???e soprattutto… caro capitano, come l’hai conosciuta?>> << Ragazzi smettetela…si è vero è una bellissima ragazza… l’ho conosciuta ieri al parco sotto casa, ed è davvero brava… quindi penso che la squadra lo sarà altrettanto… quindi non sottovalutatele....>> << Ok, ok…come vuoi tu, alla fine tu sei il capitano…>> << Ecco bravo Riccardo, avete capito tutto... ma avete finito di cambiarvi?? Sai che figura di merda se arrivano prima loro che noi?? Nel frattempo le ragazze chiedevano le stesse cose a Maria…. << Maria,sono davvero così bravi come dice il coach??>> << Beh…. Michael, il capitano si è davvero bravo…>> << Lo conosci?>> Le ragazze della squadra erano sorprese che Maria lo conoscesse, anche se in un certo senso se l’aspettavano… <> << Wao…ma com’è??? Bello???>> << Stefania, pensa a non fare entrare neanche un goal…che il ragazzo ha molto fascino…>> << Allora è bello…>> << Claudia…1 sei fidanzata e poi non dovete sempre guardare com’è il giocatore… ma anche come gioca e come sa fregavi la palla…>> << Ok.. abbiamo capito, il capitano è gelosa di Michael…non glielo toccate!!!>> << Liz… e tu che vi fai qui?>> << Sono venuta con Max a guardare la partita...>> << Con Max??>> << Ti racconto dopo, i ragazzi già sono in campo… vi conviene muovervi… e ti raccomando, stendilo…>> << Ma lo farò senz’altro...ragazze andiamo….>> << In bocca al lupo…>> << Crepi…>> Uscirono dallo spogliatoio tutte ridendo e curiose di vedere il capitano e i giocatori anche se avevano paura di deludere Maria… anche loro non avevano mai perso una partita contro le squadre femminili, ma questa volta erano ragazzi e da quello che aveva della Maria, erano anche davvero bravi... Le due squadre si erano schierate uno di fronte all’altra ed ognuno di loro, già aveva notato quanto erano carini i loro avversari, ma sapevano che se deludevano Maria era la fine, quindi si convinsero che dovevano vincere... << I capitani, possono avvicinarsi per darsi la mano…>> << Allora, che vinca il migliore…sappi che non avrò pietà sul campo solo perché sei bellissima con questa divisa…>> << Grazie, ma che ti fa pensare che io ne avrò?>> Maria non pensava alle parole che aveva ascoltato… non poteva crederci, le aveva detto che era bellissima… ma non doveva distrarsi. L’arbitro fischiò, e le due squadre cominciarono a giocare. Nello stadio, si sentivano i tifi delle due squadre,le ragazze non facevano che tifare per i ragazzi che si sentivano sempre più gasati, mentre i ragazzi per le ragazzi, che anche loro si vedeva che non restavano indifferenti. Il primo tempo si concluse con un pareggio. Maria era strasoddisfatta di come stavano giocando ma sapeva, che potevano fare di più << Ragazze state giocando da dio, Stefania hai fatto una parata incredibile sei grande, e tutte siete state brave, ma so che potete fare di più, so che possiamo vincere e che possiamo dimostrare a quelle quattro oche sugli spalti che non siamo delle incapaci… Ragazze, sono romane…dai sto scherzando… non dovete pensarla così…ma dobbiamo dimostrare a tutti quanto vale la nostra squadra…siamo d’accordo???>> << Certo... comunque complimenti… hai fatto un tiro in porta che faceva paura…>> << Grazie Claudia... anche tu sei stata fantastica…andiamo?>> In quel momento arrivò michael da dietro… << Maria…scusate potete lasciarci un attimo soli??>> << Va bene… ma non ce la distrarre…ci serve… poi a fine partita puoi farci quello che vuoi…>> << Claudia… vai va che è meglio...>> Rimasero soli, tutte le sue compagne erano uscite,sicuramente erano andate a conoscere gli altri componenti della squadra, se le conosceva abbastanza bene, Maria sapeva che e avrebbe ritrovate nello spogliatoio maschile… << Sei davvero brava.. complimenti…>> << Grazie… ma la partita ancora non è finita…>> << Posso farti una domanda??>> Ma proprio in quel momento, il coach di Maria entrò nello spogliatoio… << Maria, sta ricominciando… a scusate, non sapevo che stavate parlando…infatti mi sembrava strano questo silenzio…>> << No non si preoccupi tanto non ci stavamo dicendo niente di importante…vero Maria??>> << Si… stavamo appunto dicendo che…>> << Ok, non mi interessa…muovetevi…>> Michael, senza aggiungere altro,uscì dalla porta facendole l’occhiolino… Maria non sapeva se doveva crederci o doveva far finta di niente…dopo neanche un minuto, anche lei rientrò in campo…l’arbitrò fischio l’inizio del secondo tempo e come al solito, le due squadre non riuscivano a fare goal. Ormai stava per finire la partita, quando Maria, riuscì a prendere bene un passaggio di Claudia, e correre verso la porta distanziandosi da Michael che sicuramente sarebbe riuscito a marcarla; si scartò tutta la difesa e… << GOAL!!!>> << Oddio io l’ho sempre detto che quella ragazza ha talento>> Il suo coach era felicissimo,sapeva che Maria era un talento in campo, ma non pensava che riuscisse a battere una squadra tanto forte…dopo neanche cinque minuti, l’arbitrò fischiò di nuovo però, questa volta per indicare la fine della partita… << Le due squadre, sono pregate di schierarsi una alla mia destra una alla mia sinistra per i saluti finali…scusate ragazze, ma il vostro capitano??>> << Scusi signor arbitro… il nostro capitano si sta facendo un giro di campo come suo solito fare quando fa un goal…>> << Per favore andate a richiamarla…signorina, stavamo aspettando proprio lei...complimenti per il goal…>> << Si… scusate eccomi…grazie mille… ma è il mio giro porta fortuna...>> Maria era al settimo cielo, non aveva mai creduto veramente di potercela fare contro Civita retenga… non aveva mai visto una squadra così forte giocare contro di lei, anche se avevano vinto, aveva moltissimo da imparare da quella squadra…ma ora non voleva pensarci: aveva vinto e l’aveva fatto solo per la sua di squadra... dopo i saluti,erica, la più robusta delle sue compagne, la prese sulle sue spalle e la portarono trionfanti nello spogliatoio… nel Frattempo, Michael non ci poteva credere... era la sua prima sconfitta in assoluto… Lui e i suoi compagni rientrarono negli spogliatoi un po’ delusi << Michael, scusa...>> << Salvatore, non devi scusarti, siete stati bravissimi… avete giocato tutti bene…>> << Capitano non ci prendere in giro… Quella ragazza si è marcata 3 di noi… non siamo stati in grado di…>> << Andrea, basta, ho detto che avete giocato bene, lo sapete che quando vinciamo solo per merito mio ve lo dico…e non vi preoccupate la cazziata , ve l’avrei fatta se non avevate giocato bene…>> << Scusate, possiamo entrare o vi state cambiando?>> << aspettate un attimo che Michael sta pezzo nudo…>> <> << Maria, Guarda che ti sente…>> << Hai ragione Cla… ma non lo fatto apposta…ma tu guarda se si spicciano…poi mi dimentico quello che volevo fare…>> << Maria,la doccia con michael??>> << Quanto siete spiritose…guarda che se continuate così vado solo io…>> << Abbiamo fatto, potete entrare…>> I ragazzi, avevano sentito tutto…infatti le accolsero con un gran benvenuto, e ridendo sotto i baffi. Michael, era li,seduto sulla panchina,Maria, voleva andargli a parlare, ma non sapeva davvero cosa dirgli...si diresse verso di lui; vedendo ciò, Andrea,(il più sociale…), fece un fischio, e Michael senza pensarci due volte gli lanciò la prima cosa che si trovò tra le mani, ma non disse nulla… << Allora alla fine, abbiamo vinto noi…>> << è già… ma non ti preoccupare, avremo la nostra rivincita...>> << Tanto perderete lo stesso…>> << E come fai a esserne così sicura??e poi chi ti ha detto che il mio portiere non te l’ha fatto fare quel goal solo perché ha visto una bella ragazza davanti?>> << AHAHA… ma per favore…dalla faccia, non sembri molto convinto di quello che dici…>> <> << Ma che scherzi?? Hanno vinto perché sono mooolto fortunate>> << Visto?Massimo…sei la bocca della verità…>> << Grazie capitano, comunque, capitano femmina, le tue compagne di squadra sono davvero delle bon…>> << Bellissime ragazze…Massimo…>> << Grazie… comunque mi chiamo maria…no capitano femmina…>> << Ok…vi lascio parlare…>> <> <> << Che vorresti dire?? Che io ho marcato tre persone per fortuna?>> << Ragazzi, noi andiamo di la, buona conoscenza.. ah… tra 10 minuti vengo, in tanto fatevi pure le docce,Maria, volete venire con noi a cena stasera??>> << Ragazze… fatevi la doccia e andatevi a fare belle…>> << Maria, sei il miglior capitano che abbiamo mai avuto…vacci dentro con Michael…>> Michael, non ci riuscì e cominciò a ridere sotto i baffi… Maria se ne accorse e voleva morire dentro… ma perché Claudia non si stava mai zitta??Uffa… aveva fatto tanto per non farglielo capire, anche se infondo, lei pensava che michael lo avesse già capito… << Claudia… zitta e cerca di far colpo su Andrea…>> << Certo che sei davvero bastarda…>> << Muoviti…ahaha>> Intanto, Le ragazze erano rientrate nel loro spogliatoio per farsi la doccia, ed ognuna di loro, aveva puntato un giocatore. Anche se il loro argomento fisso erano Michael e Maria… si vedeva bene, che anche a Michael, piaceva Maria, ed ora erano rimasti soli;le ragazze sapevano che l’unico posto dove potevano parlare in pace senza che nessuno li disturbasse, era lo stanzino dei palloni nello spogliatoio maschile, quindi, Claudia, che aveva preso il Numero di Andrea, gli mandò subito un messaggio con scritto di fare in fretta, così sarebbero tornate. Mentre i compagni e le compagne di Michael e Maria Bramavano alle loro spalle, loro, erano un attimo usciti nell’atrio che c’era tra i due spogliatoi… << Questo è il tuo campo… devi guidarmi tu…>> << Dipende dove vuoi essere portato…>> <> << Dentro lo spogliatoio dei ragazzi, c’è lo stanzino dei palloni.. è abbastanza grande, e poi si può chiudere a chiave…>> << Perfetto…aspetta un attimo…vedo se sono presentabili…ragazzi può entrare un attimo Maria, dobbiamo andare un secondo nello stanzino qui dietro…>> << Si,si falla entrare…e dille che se vuole può spogliarsi qui anche lei...>> << Massimo smettila…e levagli gli occhi di dosso…>> << Scusa… non pensavo che ci tenevi tanto… le tue ragazze sono sempre state partecipi…a…>> << Massimo…basta.. con lei è diverso… può entrare si o no.. dai copriteli cazzo…per una volta…>> Maria, non stava ascoltando quello che stavano dicendo,stava pensando a cosa le doveva dire, e perché doveva dirglielo in privato… << Si, puoi entrare… ce le hai le chiavi??>> << Certo…che ce l’ho…allora entro...scusate ragazzi…giuro che dopo, appena esco di qui,fino a stasera non mi vedete più…>> << Sempre se esci…>> <> << Beh, se non esco peggio per te…. Claudia non te la darà mai…>> << Azzo, ti ha dato… che caratterino…Latin.. buona fortuna…>> << E dai ragà, non mi chiamate così…>> << Perchè come ti chiamano??>> << Lascia perdere…è davvero stretta questa stanzetta…>> << è già… se non va bene, possiamo andare anche nel bagno degli arbitri...,>> << No, no qui va benissimo… senti, ti volevo chiedere…>> << Aspetta, accendo la luce…>> Maria e michael, erano a poca distanza uno dall’altra, Maria, voleva, ma è come se non voleva… non lo capiva neanche lei…non voleva ascoltare neanche quello che aveva da dirle…ma era troppo curiosa,non poteva vivere con il rimpianto di non averlo ascoltato, allora si sedette sull’unico scaffale che c’era in quella stanzetta,accese la luce,e vide michael ad un centimetro da lei… << Allora cosa mi dovevi chiedere??>> <> << Niente??sei sicuro??>> << Certo… anzi una cosa vorrei chiedertela…>> << Cosa?dai sono curiosa, parla…>> << Sei davvero fidanzata??>> << No mi sono lasciata ieri…>> << Ecco perché piangevi… ma ti ha lasciata lui?? Perché se è cos’, non ci capisce proprio nulla…>> << No, l’ho lasciato io…>> << Lo sai che hai davvero dei bellissimi occhi? Visti da così vicino…> Michael, non ce la fece più e le diete un bacio. Maria non sapeva che dire...non se l’aspettava… << Perché l’hai fatto??>> << Non lo so…ma se non ti ha fatto piacere, puoi benissimo tirarmi uno schiaffo…. Sono qui… non posso andarmene….le chiavi ce le hai tu…>> << Michael…>> << Dimmi io ti ho detto quello che volevo dirti…>> << Non devo dirti nulla…>> << Sicura?>> << Forse…>> Non sapeva cosa gli stesse prendendo, Michael, non si era mai sentito così, aveva avuto tantissime ragazze, nella sua scuola era il più bello e popolare, nella squadra la stessa cosa,Si era sempre comportato come un vero bastardo con le ragazze, non riusciva ad essere insicuro ne tanto meno, gli andava di perdere tempo… anche se alla fine, ce ne perdeva parecchio: si metteva con le ragazze, per svizio, indubbiamente gli piacevano, ma solo fisicamente;era sempre stato con ragazze che odiavano lo sport, che sapevano solo litigare tra di loro,la cosa più importante era essere alla moda e fare colpo su di lui… Mai nessuna ragazza era riuscita a farlo innamorare… non aveva mai chiesto scusa per un bacio dato ne tanto meno era diventato rosso davanti una ragazza. Ma quella volta era diverso…Maria lo aveva fatto arrossire, lui lo sentiva, si stava vergognando, per la prima volta in vita sua si stava vergognando... e pure Maria, non aveva fatto nulla di particolare: non era vestita alla moda, non era truccata, non stava parlando di quanto erano belle le sue unghie e tanto meno non gli stava facendo nessun complimento. Stava soltanto appoggiata con la testa alla sua testa. << Forse cosa? Te lo detto puoi anche…>> Neanche Michael si aspettava che Maria lo baciasse… << E tu perché l’hai fatto??>> << Perché non mi piacciono i ragazzi che parlano troppo…scusa che ore sono??>> << sono le 3!!!>> << Merda, è tardissimo, avevo promesso a liz che saremmo uscite…mi dispiace…devo andare…>> << E se io non voglio farti andare via??>> << Michael…per favore…>> <> << uh…Almeno posso andarmi a fare la doccia??? Sto morendo di freddo…>> << Ma io non sono un ragazzo che si accontenta di un bacio…>> << Allora fattelo bastare…>> Maria sarebbe rimasta li dentro con lui fino a domani mattina e anche oltre, ma non voleva rovinare tutto: e se michael voleva solo pomiciare e forse se sarebbe successo anche qualcos’altro e poi non l’avrebbe neanche più guardata in faccia?No, lei non voleva essere una delle tante, lei voleva essere la ragazza che lui, anche se sarebbe finita, si sarebbe ricordata per tutta la vita...Voleva essere speciale per lui. Aprì la porta,ma vide una cosa che la fece arrabbiare moltissimo: tutte le sue compagne, e i compagni di Michael, stavano li, vicino la porta, a sentire, origliare… << Cosa cazzo ci fate voi qui?>> << Maria… noi..>> << Voi cosa?? Certe volte io no vi capisco proprio… sapevate che poi vi avrei raccontato tutto… invece…. Ma andate a quel paese…>> << Michael...scusa…>> << Massimo, le scuse stanno a zero…per me potete riandare a casa, e buona cena, io non ci sarò…>> << No… devi esserci… per favore…>> << Andre, Riccardo, non insistete. Buona cena, ci vediamo domani all’allenamento.. e sarà mooolto duro preparatevi, e se non venite diventate delle riserve… la cosa è automatica….>> <> << Claudia…. Ora sparisci… non voglio sentire nulla, andate a casa, fatevi belle…e soprattutto, non fate tardi, domani c’è allenamento, e la prima che si lamenta domani… si fa un’ora e mezza di corsa.. il recupero non so se ve lo do….>> << Maria stai esagerando…>> << Cosa??vi rendete conto??io pensavo che le mie compagne di squadra si facevano gli affari propri… lo sapevate che ha me piaceva, perché l’avete fatto?? Ok ci siamo baciati… vi basta???tanto avete sentito tutto… brave complimenti…>> << Maria… davvero, non volevamo…>> << Però l’orecchio è andato a finire proprio li vero?? Fate più bella figura a starvi zitte… e per favore sparite… voglio farmi la doccia…>> << Ma almeno stasera vieni?>> << Che vengo a fare?dimmelo… che vengo a fare è Claudia?? A essere sputtanata??no grazie, mi sto a casa... buona cena…>> << Ma…>> << Erica, non voglio aggiungere altro. Ciao a domani. Maria si fidava delle sue compagne di squadra, e sapeva anche che erano curiose e vivaci e se avevano fatto quello che avevano fatto non l’avevano fatto per malizia. Ma quel periodo non era tutto rose e fiori: aveva lasciato Billie solo il giorno prima, e il giorno dopo, aveva già dimenticato tutto. Si sentiva una bastarda, una ragazza senza cuore, un anno, un anno intero aveva passato con lui, e era bastato solo un giorno a dimenticare tutto??si era proprio così. Dopo essersi fatta la doccia, si vestì velocemente, prese il borsone e si incamminò verso casa. Non voleva chiamare Liz, perché come aveva detto Michael stava con Max e non voleva rovinarle tutto, i suoi genitori erano a lavoro. Decise di andarsene a piedi. Voleva riflettere anche se in cuor suo sapeva che non c’era proprio nulla su cui riflettere:ormai le cose erano talmente tanto chiare che mai come ora lo fossero state. Un lato del suo cuore sperava che Michael la vedesse e andasse con lei, l’altro non voleva neanche guardarlo in faccia. Ripensava alla prima volta che si erano incontrati, al parco, la fontanella… e soprattutto a quello che le aveva detto…ma non voleva illudersi… non voleva starci male, no un’altra volta… Casa di Maria dal campo non erano molto distanti, ci metteva 10 minuti ad arrivare ma quella volta ci mise meno del previsto. Salì di fratta le scale, canticchiano una canzone, entrò a casa, e ritrovò i suoi genitori a discutere… non voleva farsi vedere pensierosa, allora andandoli ad abbracciare, gli diede la grande notizia. << Mammaaaaaaaaaaaa, abbiamo vinto… ho fatto un goal spettacolare…. Da centro campo, sono arrivata nell’area di porta… e ho tirato all’ultimo minuto, con tutta la forza e la determinazione che avevo…e… ho fatto goal…>> << MA dai??sei un vero cannoniere!!!>> << E beh, il mio mito è Cannavaro, mica scherzi!!!!>> << Sarai stanchissima…>> << Si, proprio così, stasera andiamo a mangiare fuori è tesoro??>> << No papà, ti prego… non mi va proprio, se volete andate voi, a me non mi va da davvero, mi cucinerò un bel piatto di basta di quelli potenti con tantissime calorie e mi addormenterò davanti al ad un bel film…>> << Ma che bel programmino…sai sempre come fare…. Ma brava….>> << Grazie papà, voi andate, tranquillamente…dove andate a mangiare??>> << Non lo so, tesoro, lo sai che facciamo sempre all’ultimo momento…>> << Allora, io mi vado ad impiggiamare… anche se sono solo le 7…>> << SOLO??>> << si solo…. Perché?? Lo sai che io mangio tardi… che cosa magnifica la mia cameretta… come l’adoro dopo una giornata così stancante… mamma io ascolto un po’ di musica, quando scendete,venitemi a salutare… okay?>> << Va bene…>> Maria era davvero stanca, appena si mise sul letto ad ascoltare la musica, si addormentò…non se ne rese neanche conto...quella sera avrebbe voluto raccontare tutto a Liz e sapere cosa fosse successo tra lei e Max, ma non ci riuscì: si addormentò prima del previsto. Infatti anche Emy e Jimmy non la svegliarono prima di uscire, gli lasciarono solo un biglietto in caso si fosse svegliata. Durante la cena tra le due squadre,non riuscivano a pensare altro a quello che era successo e come potevano riparare, visto che sia Michael che Maria non erano andati e la cosa più brutta, non rispondevano neanche hai cellulari, quello di Maria squillava ma nessuno rispondeva mentre quello di michael era definitivamente spento... sapevano che avevano sbagliato e sapevano anche che non sarebbe stato facile farsi perdonare:sia Maria che michael, erano testardi e orgogliosi. Non sapevano perdonare facilmente e come se non bastasse, non transigevano sulla loro vita sentimentale Quella serata,anche se erano tutti un po’ giù di morale, si divertirono molto, ed nacquero molte amicizie e una varietà di tresche. Verso mezza notte andarono ognuno a casa propria: o meglio, le ragazze nelle loro case, ma i ragazzi nell’albergo perché a differenza di michael, loro dopo una settimana sarebbero dovuti ripartire.
  
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