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Autore: lasognatricenerd    07/09/2013    1 recensioni
Semplicemente, una mattina, Harry decide di dar sfogo ai suoi pensieri, mentre guarda Liam addormentato, proprio al suo fianco.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam, svegliati, svegliati, sono proprio qui di fianco a te. Ricordo solamente pochi flash della sera prima. I nostri corpi uniti, i nostri ansimi, i nostri respiri che si sfioravano.

Le nostre pelli che si toccavano, l’una più focosa dell’altra. La mia contro la tua. I nostri occhi che si cercavano ogni secondo, le spinte che si facevano sempre più violente.

Le mie dita stringevano con desiderio le lenzuola sotto al mio corpo completamente tremante, sudante, tu che mi guardavi, come se potessi scomparire da un momento all’altro.

Avrei voluto dirti che mai me ne sarei andato da te. Mai, perché tutto ciò che desidero è una vita insieme a te, al tuo fianco. Tenerti sempre per mano e dirti che ti amo… da vivere.

Non avrei mai pensato di trovare un ragazzo come te, devo essere sincero. Ho sempre pensato che sarei rimasto da solo, magari con qualche gatto, in casa mia, insieme a mia madre.

Ho avuto qualche relazione, ma non è durata mai più di un mese, forse anche di meno. Convinto che non fossi pronto, convinto che fossi io quello sbagliato. E credevo anche di amare.

Figurarsi. Fino ad ora non avevo ancora capito che cosa fosse davvero l’amore. No. Pensavo fosse qualcosa da togliere il fiato. Ma mai me l’aveva tolto. Mai nessuno mi aveva fatto provare le cose che mi fai provare tu, Liam.

Mi fai sentire unico, amato. Mi fai sentire semplicemente me, Harry. Non devo avere una maschera, devo essere solo me stesso quando sto con te. Ed è per questo che mi sento felice. Riesci ad amarmi, nonostante tutti i difetti che ho.

E mi chiedo come fai. Per tutte le volte che ti sto appiccicato in quel modo. Per tutte le volte che litighiamo per la mia gelosia del cazzo. Non vorrei mai farlo, so che lo sai.
Solo che appena qualcuno ti adocchia, la paura si fa strada nel mio corpo, facendomi tremare. Ed è proprio in quei momenti, che mi manca il fiato. Mi manca così tanto, che devo aprire la bocca per cercare di respirare, e quasi non mi riesce.

A volte ho paura di soffocare, di morire in questo modo. Morire di paura di perderti. E poi, dopo aver superato tutto questo, mi rendo conto di essere solamente un coglione.
Mi ami, so che mi ami. Come potrei anche solamente negarlo? Lo vedo da come mi guardi che mi ami. I tuoi occhi vagano su di me come se fossi qualcosa di surreale. A volte mi sento a disagio, lo ammetto. Ma è bellissimo allo stesso tempo.

Mi piace quando i nostri sguardi si cercano, quando le nostre labbra si toccano, quando le nostre lingue danzano fra noi, facendomi sentire meglio che in paradiso.  Potrei morire di te. Eppure sono qui. Ti voglio vivere, ed è proprio quello che sto facendo.

Socchiudo gli occhi e continuo a guardarti. Sembri un angelo quando dormi. Anche se, per me, lo sei sempre. Il mio Angelo personale. Il mio Angelo Custode. E chi ti molla più, ora che finalmente ti ho trovato.

Avvicino una mano al tuo petto leggermente scoperto, anche se le lenzuola bianche fanno un buon contrasto con la tua pelle leggermente più scura della mia. Tu riesci ad abbronzarti. Io no. Sono così pallido, che sembro quasi un cadavere.

I polpastrelli delle mie dita ti sfiorano leggermente i pettorali, sfiorando poco dopo il tuo ventre, vicino al bordo dei boxer bianchi che indossi. Sei sempre il solito. Indossi semplicemente quelli , quando dormi.

Ma dopo una notte di fuoco come quella che abbiamo passato, cosa potrei pretendere? Vestirsi decisamente non avrebbe avuto senso. Ancora posso assaporare i nostri ansimi che mi rimbombano nella mente, i nostri ti amo urlati una volta arrivati al limite del piacere.

Non potrei mai, e dico mai, stancarmi di quello che stiamo passando. Perché ogni giorno che passa, mi sembra di conoscerti sempre di più, di scoprire qualcosa di nuovo, e mi fa sentire speciale, onorato. Tu sei mio. Io sono tuo. Ci apparteniamo.

Ed è proprio quello che ho voluto dal primo momento in cui ti ho parlato, quella notte in cui non riuscivo a prendere sonno. Ancora mi chiedo dove avessi la testa, ma se probabilmente fossi stato lucido, mai avrei avuto il coraggio di scriverti.

E chissà dove sarei a quest’ora. Chissà che cosa sarei. Chissà come sarei. Forse perso nella disperazione più totale, forse no. Ma come potrei saperlo? A me piace quello che sono ora insieme a te, e non cambierei proprio nulla di noi.

E’ come se fossimo un’unica cosa, quando siamo insieme, ed è tutto quello che voglio. Due anime in un unico corpo. Mi chiedo se fosse destino incontrarci. Sai, prima di vederti, non pensavo potesse succedere. Intendo un amore così forte.

Un amore che mi consumasse così tanto, da non reggermi in piedi. Un amore passionale. Un amore che desiderano tutti. Un amore ricambiato. Non pensavo nemmeno di piacerti. Ed è strano.

Sto pensando tutto questo, mentre tu continui a dormire. Le mie mani salgono lungo il tuo petto, e ti sfiorano il collo. Tu hai un piccolo movimento di dita, e poi ti giri su un fianco, verso di me, facendo incrociare le gambe alle coperte completamente bianche che hanno ancora il nostro amore.

Io ho ancora il tuo profumo addosso, e giuro che non vorrei mai togliermelo di dosso. Perché è l’unica cosa che desidero dalla vita. Te, amore mio, nient’altro che te. Mi sento un bambino alle prime armi. Uno di quegli adolescenti che hanno la loro prima cotta.

Solo che c’è una differenza fra me e loro. La mia non è una cotta. Sono certo di amarti come non mai. E per la prima volta nella mia vita, riesco a pensare che forse un per sempre esiste in questo mondo che sta andando letteralmente a puttane.

Troppe storie andate male, troppe viste spezzati nei fior dei gentili anni. Troppo. Tutto troppo. Ma mentre nel mondo succedono queste cose, il tempo va avanti, e vorrei tanto fermarlo a questo  momento.

Tu che dormi, e io come mio solito, mi perdo nei miei pensieri. Sarebbe così imbarazzante dirti tutto questo a voce, non saprei proprio come cominciare. Sarebbe difficile. Perciò mi limito a pensare, ed esprimere tutto questo con un ‘ti amo.’ Sono sicuro che capirai.

- Liam.. –

La mia voce mi esce roca dalle labbra carnose e rosse che mi ritrovo, leggermente spaccate a causa dei tuoi morsi della notte prima. Amo quando lo fai, anche se leggermente dolorante, devo ammetterlo. Ma non importa.

Tu sembri non avermi sentito, come tutte le volte che ti chiamo. Dormi così tanto, che mi chiedo come fai. Io non ci riesco, ma evidentemente il nostro metabolismo è completamente diverso. E’ questo che mi piace. Siamo così diversi, ma simili allo stesso tempo.

- Dai, Liam.. Svegliati. –

Mi avvicino a te leggermente, incrocio una gamba alla tua, appoggiando il mio interno coscia, alla tua, facendo sfiorare i nostri petti, e subito dopo le nostre labbra, senza però baciarti. Ti guardo, sicuro che ti alzerai da un momento all’altro.

Poi le tue mani mi cingono i fianchi completamente nudi, sfiorandomi la pelle della schiena. Lunghi brividi mi attraversano il corpo, facendomi tremare e fremere anche fin troppo visibilmente. Mi rendi così vulnerabile, te lo giuro.

Le tue labbra si avvicinano al mio collo, cominciando a lambirlo. Ha ancora i tuoi segni rossi, quei segni che vorrei avere sempre su di me, senza troppi problemi. Mi piacciono, mi fanno sentire unico. Amato.  

Sento di nuovo il profumo di amore, quando le nostre labbra si incrociano. Un bacio dolce, delicato, uno di quelli che si danno di prima mattina. Leggero. Quasi come un piccolo venticello che passa fra i capelli, scompigliandoli appena.

Quella sensazione di leggerezza e felicità, tanto da sentirsi liberi e unici anche solamente per un secondo. Mi fai sentire così, Liam. Te ne rendi conto, vero? Vorrei che capissi. Vorrei capire, io, se tu sei reale, o sei solamente un’illusione.

Al pensiero, ti stringo un braccio con le dita, premendo leggermente i polpastrelli delle dita contro la pelle, lasciandomi andare ad un piccolo mugolio. Ti sento, sì. Sei vivo, sei attaccato a me, ma soprattutto sei reale, ed è quello che voglio più di qualsiasi altra cosa.

- Ti amo, Harry.. –

Ed è come se mi avessi letto nel pensiero. Quella tua voce, di prima mattina, che riesce a farmi impazzire ogni volta. Mugolo, tremo, fremo. Apro leggermente gli occhi che vanno a rispecchiarsi nei tuoi. Ti sorrido e mi compaiono le fossette sulle guance.

- Ti amo anche io. - 
   
 
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