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Autore: MatitaGialla    07/09/2013    40 recensioni
Peeta e Gale sono migliori amici dall'infanzia: bellissimi, intelligenti, sexy, popolari, sportivi: i più desiderati del liceo, inutile dirlo!
Insieme fanno ogni cosa, come ad esempio scappare dal Priorato del P&G's Fan Club: un gruppo di psicopatiche adoranti e sessualmente disturbate che cercano in ogni modo di farli innamorare di loro.
Ma come succede a noi, l'adolescenza è sempre piena di amori e umori, sentimenti contrastanti e perché no, anche di una discreta dose di senso dell'umorismo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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* Attenzione: OOC, AU, What if?. TUTTO INSOMMA. GLI AVVENIMENTI DEI LIBRI SONO TOTALMENTE ESCLUSI A QUESTA STORIA.

 
1. I più belli della scuola
 
Calzini sporchi gettati sugli armadietti, scarpini abbandonati in ogni dove immersi in una fanghiglia di terra e erbetta strappata, vapore acqueo che odora di shampoo e deodorante che si unisce alla puzza inconfondibile di venti ragazzi sudati, le cantilenanti sinfonie dei loro apprezzamenti su ogni bel culetto della scuola. Dove tutto questo? Negli spogliatoi di calcio della palestra scolastica: luogo inesplorato per ogni persona che non abbia o sia obbligato ad avere a che fare con le attività sportive pomeridiane.
Anche se ad esser sinceri, la preside Paylor nelle ultime settimane predilige assegnare come punizione ai problematici un bel quarto d’ora chiusi lì dentro: l’ultimo ragazzo punito, un tipo della quinta F che ha avuto il coraggio di infilare nella scarpa del professor Flickerman un petardo acceso, è scappato a gambe levate con le lacrime agli occhi e urlando come una ragazzina.
Persino i bidelli dopo mesi e mesi di battaglia, sono riusciti ad ottenere libero arbitrio sulla pulizia di quella giungla sporca e fetente. Inutile dire che si rifiutano di pulire quei venti metri quadrati da quasi due mesi.
Tra un “Hai visto che tette assurde ha la bionda della quarta D?!” e un “Io non ci entro nella doccia affianco a quello, se mi cade la saponetta ho paura di trovarmelo dietro”; un urlo disperato ammutolisce tutti quanti i ragazzotti in attesa del loro turno per le cinque docce disponibili.
–  Dannazione! –  urla un ragazzo alto e robusto con i capelli mori insaponati –  Peeta! –
– Cosa urli Gale, che sono qui?? –  risponde protestando un altro ragazzo, facendo sbucare fuori l’ammasso di riccioli biondi pieni di schiuma dallo scompartimento affianco.
–  Domani ho il compito di chimica e dobbiamo portare un trattato sulla lievitazione degli agenti del grano, ma non so nemmeno cosa voglia dire lievitazione! – esorta Gale sbarrando gli occhi grigi in un teatrale dramma.
Peeta lo guarda con sufficienza, allontanando con un dito una goccia di schiuma che sta per cadergli nell’occhio e optando di tornare sotto lo scroscio dell’acqua.
– Certo che per essere in quinta, i vostri compiti sono piuttosto imbarazzanti.. – ribatte il biondo sciacquandosi.
–  Sta di fatto che mi sega la Trinket, se le porto un altro foglio bianco con la battaglia degli indianini disegnata sopra. Tu! Genio chimico scellerato, aiutami! –  Implora il ragazzo uscendo dal suo scompartimento e andando in quello di Peeta.
Il ragazzo biondo lo osserva mentre le ultime bollicine di sapone gli scivolano lungo il corpo tonico  –  Sono in terza! Non sono così avanti nel programma! Chiedi a mio fratello, no? –  ribatte.
– Tua fratello è ancora più zappa di me. Dai, scommetto che al sei mi ci fai arrivare comunque. Mi devi un favore: ricordati dell’ultimo tuo compito di biologia, se non ti avessi fatto io i bigliettini ora non sapresti ancora distinguere la pervinca con il rododendro – replica. Peeta sbuffa e annuisce.
Mentre Gale torna vittorioso a sciacquarsi nel suo scompartimento, il ragazzo biondo chiude l’acqua della doccia e scuote i capelli strofinandosi con un piccolo asciugamano giallo. Prima di andarsene, si volta verso Gale con sguardo malizioso.
– Gale? – lo chiama. Il ragazzo moro mugugna un “uh?” e si volta verso di lui, osservando con aria truce il modo in cui Peeta lo sta squadrando dall’alto al basso.
– Che vuoi? – chiede Gale.
– .. c’è l’ho sempre più grosso io – esclama raggiante Peeta, e scappa prima che l’altro lo possa rincorrere per tutto lo spogliatoio.
 
Peeta Mellark e Gale Hawthorne sono migliori amici da quando i signori Mellark con i tre bambini si sono trasferiti ad una casa di distanza dagli Hawthorne in periferia, per aprire un nuovo panificio.
All’epoca, Peeta non aveva più di tre o quattro anni, ma subito Gale (di due anni più grande) se lo prese in simpatia e iniziò a giocarci assieme, ignorando il fratello medio di Peeta, che aveva la sua età.
Sta di fatto che da allora, non c’è differenza di età che tenga, sono sempre insieme.
Durante le vacanze non esiste pomeriggio o sera che non trascorrano insieme il loro tempo: a volte con gli amici della combriccola di periferia, altre volte invece se ne stanno loro due e basta, come quando erano bambini.
Assi del calcio, bravi a scuola, eletti rappresentanti degli studenti, spigliati e dinamici: inutile dire che sono i due ragazzi più belli e popolari del liceo. Non c’è ragazza che non sia disposta a tutto pur di passare un pomeriggio con il duo P&G, e i maschi si affannano per riuscire a diventare loro amici intimi.
In realtà a quei due non interessa nulla della popolarità, tant’è che sono gentili praticamente con tutti; senza differenza di età, sesso o posto a sedere alla mensa.
Le loro descrizioni ve le risparmio per domani, tanto appena arriveranno a scuola potrete sentire voi stesse gli elogi a quei due bronzi di riace.
Chi sono io per sapere tutte queste cose, mi state chiedendo? Beh, lo scoprirete più avanti, dopotutto non ha molta importanza. Trattatemi un po’ come Gossip Girl, ecco, ma questo non vuol dire che io sia per forza una donna. Chissà.
Comunque!  
Gale è il portiere della squadra, mentre Peeta è l’attaccante di punta; con loro due in campo è vittoria assicurata per il liceo Scarlini Della Torre.
Entrambi eccellono in quasi tutte le materie (tranne qualche deficit più che legittimo come biologia per Peeta, e chimica per Gale). E quando uno ha un problema, nonostante gli sbuffi e gli sguardi truci, l’altro cerca sempre di salvarlo in qualche modo; anche se questo vuol dire passare un pomeriggio intero a preparare i bigliettini per l’altro, anche se gli argomenti sono molto più difficili o già noiosi per la differenza di classe.
.. Anche se per aiutarli, questo vuol dire arrampicarsi sul tetto della scuola, dover andare dall’altra parte dello stato in treno nascosto in stiva per recuperare l’altro, scappare da una folla di inferociti tifosi della squadra opposta, finire in un tunnel di scarico o farsi quattro giorni come un eremita in montagna mentre i genitori a casa chiamano la polizia disperati denunciando la loro scomparsa.
Si, insomma: insieme ne fanno di ogni.. forse un giorno vi racconterò tutte queste avventura sopra citate.
Ma questi due ragazzi, sono la vita della cittadina di Panem. Tutti li adorano, li abbracciano quando passano per le strade e a Natale li sommergono di bigliettini d’auguri.
Ehm, preferirei non affrontare il ricordo di S. Valentino dell’anno scorso, ma ve lo concedo: quel giorno, una ragazza si è tatuata sul seno il nome di Peeta e ha iniziato a ballare mezza nuda davanti a casa sua.
Quando il povero ragazzo è uscito con un maglione per coprirla e chiederle di smettere, un gruppetto di infoiate l’hanno tramortito con un cuore gigante di feltro, imbavagliato e trascinato per la strada fino al baule della loro macchina.. ma questo solo dopo aver fatto la stessa cosa davanti a casa di Gale.
Quando Peeta aprì gli occhi, si trovò immerso in un letto di petali di rose e cioccolatini, con Gale affianco imbavagliato e legato al letto come lui.
Quelle psicopatiche del Priorato del P&G’s Fan Club avevano organizzato una trappola infallibile: con l’escamotage della danzatrice seminuda, li hanno tramortiti entrambi e trascinati in un albergo con la speranza di fare qualche orgia strana e godere dei loro corpi. Avete capito, il “priorato”??
Fortuna che la portinaia alla reception ha sentito per tempo gli ululati dei due poveri ragazzi, altrimenti ora sarebbero rinchiusi in qualche centro di recupero mentale. Peeta, a dire il vero, ogni tanto rabbrividisce ancora a ricordarlo; Gale invece si fa quattro risate.
Una cosa è certa: da allora non riescono a vedere nemmeno un peluche a forma di cuore senza saltarsi in braccio a vicenda e scappare come foche impaurite.
 
Nel ritorno a casa dalla scuola, Peeta e Gale camminano sempre insieme fino a casa da quando mi ricordo.
Li ho visti con il grembiulino blu scuro e gli zaini grossi il doppio accompagnati dalle mamme per andare alle elementari, con le biciclette sfreccianti verso le scuole medie, e a piedi verso la fermata dell’autobus per le scuole superiori.
Non vi sto a raccontare il dramma che fecero quando Gale, alla fine della terza media, dovette abbandonare Peeta per andare alle superiori. Il suo primo giorno di liceo, salito sull’autobus, si mise a salutare Peeta dal finestrino con un fazzolettino bianco, recitando l’addio di Tristano a Isotta.
Quel giorno tutto il quartiere dodici osservò un simpatico minuto di silenzio per quei due.
Gesù, figuratevi quando Gale prenderà il diploma.
Beh, vi stavo dicendo: ogni giorno tornano a casa insieme, anche dopo gli allenamenti di calcio.
 
– Allora me lo prepari il trattato di chimica per domani? – domanda Gale, portando sulle spalle la borsa di calcio e lo zaino. Peeta, alla sua destra, annuisce respirando una boccata dalla sua sigaretta.
Si, care ragazze. Il più piccolo dei Mellark fuma da qualche anno ormai. Nessuno sa se ha iniziato per ribellarsi a sua mamma (una vera strega) o per gusto suo; fatto sta che ormai il suo profumo di tabacco e pane, mischiato alla visione di quelle dita solide che tengono ben stretta la sigaretta, è uno degli strumenti erotici più gettonati nei diversi sogni rossi delle ragazze della sua scuola.
– Bravo nano – esulta Gale, scompigliandogli i capelli biondi e ricci.
Gale è quasi dieci centimetri più alto di Peeta, che nonostante tutto raggiunge il metro e ottantacinque. Insomma, questi due ragazzi hanno un patrimonio genetico degno della conservazione prioritaria da parte dell’ONU.
– Te lo devo – risponde Peeta – ma non tanto per i bigliettini di biologia, ma per lunedì scorso – conclude guardando in cielo. Gale rimane qualche secondo a scrutarlo cercando di ricordare, poi esplode a ridere.
– Cosa ridi?? Guarda che sono ancora traumatizzato! – ribatte Peeta pigolando.
Lunedì scorso, alias primo dicembre, alias giorno solito di riunione del comitato studentesco, Peeta ha dovuto fare il giro di tutte le classi per raccogliere le idee per le attività dell’anno, mentre Gale radunava i volontari.
Un primino piuttosto invidioso, un certo Marvel della prima A, si è messo a urlargli contro di esser stato la causa della rottura con la fidanzata.
Peeta era talmente sconvolto che rimase a bocca spalancata e occhi sgranati mentre questo si rotolava a terra piangendo, accusandolo di essere un ruba - fidanzate molesto e depravato.
Peeta si stava alquanto arrabbiando per le accuse ingiuste, ma non poteva certo stenderlo davanti alla professoressa in classe, così è intervenuto Gale che l’ha chiamata fuori con una scusa.
Gale e Peeta si capiscono al volo, basta uno sguardo.
Non voleva fargli del male, non era nella indole di Peeta essere violento. Così, non appena rimasto solo con la classe di primini, Peeta ha steso il ragazzo con un cazzotto leggero in pancia, giusto quel che serviva per farlo star zitto e per dirgli “non so nemmeno chi sia la tua fidanzata, coglione”.
Si è scoperto solo venerdì che la ex ragazza di questo Marvel, una dolcissima (all’apparenza) signorina dai capelli rossi di un anno più grande; era entrata a far parte del Priorato del P&G’s Fan Club e aveva completamente perso la testa. Da quel giorno, Peeta odia ancora di più il priorato e le psicopatiche che ne fanno parte.
Mentre i due ragazzi camminano per la strada, Gale nota dei camion e un po’ di movimento davanti alla casa che era in mezzo alle loro: scatoloni, divani e lampade creano una gran confusione.
Avvicinandosi, distinguono una bambina di forse undici – dodici anni con due lunghe treccine bionde e un gattino spelacchiato, portare dal camion al giardino una scatola grande quanto lei stessa.
Una bellissima donna alta e bionda, dirige i mobili più grandi, dando istruzioni agli addetti al trasloco.
–  Devono essere gli Everdeen – dice Peeta curioso.
–  Chi? – chiede Gale.
– Ormai è qualche giorno che la prof ci ricorda che domani arriva una nuova ragazza in classe, e annunciandolo ha detto anche che sarebbe venuta nel nostro quartiere. Dev’essere la sua famiglia quella – risponde alzando le spalle. Arrivando davanti alla suddetta casa, intonacata di rosso mattone, si fermano davanti alla signora.
– Serve aiuto, signora? Noi abitiamo qui vicino – domanda Gale.
Ah, questi due ragazzi. Per forza gli vogliamo tutti bene, no?
La signora li guarda incerta e poi sorride stupita.
– Oh, no ragazzi vi ringrazio, siamo a posto con la manovalanza – risponde cordiale. Ha una voce attraente, buona, rilassante – Comunque sono Elaisa Everdeen, ragazzi. Piacere – conclude allungando la mano verso i due. I P&G la stringono presentandosi uno alla volta con i loro sorrisi smaglianti.
Una volta salutata la signora Everdeen, Peeta batte una mano sulla spalla di Gale – Prima che io sprofonda nella chimica di due anni più avanzata per te, e sottolineo per te, te la fai una giocata alla play da me? – chiede.
– Temevo che non me l’avresti mai chiesto – dice eccitato il moro.
Ridendo e facendosi lo sgambetto a vicenda, i due fanno qualche passo in avanti raggiungendo il cancello di casa Mellark.
– Chi erano quelli, mamma? – dice una ragazza comparendo dal giardino; con i capelli lunghi e scuri legati in una solida treccia.
Con la manica della camicia a quadri rossa che indossa, si asciuga il sudore sulla fronte mentre aspetta una risposta, per evitare che con il freddo e la sudata per il trasloco, si prenda il raffreddore .
– I nostri vicini, belli accidenti. Li hai visti in faccia?? – dice la signora sgranando gli occhi chiari.
La ragazza la guarda con sufficienza, poi scuote la testa – No mamma, e nemmeno mi interessa – .
 
RECENSITE, RECENSITE, VI PREGO, RECENSITE. FATEMI SAPERE SE QUESTA.."idea"?.. PUO' VALER QUALCOSA. Giuro, io non volevo. O almeno si, volevo, ma nei miei piani avrei dovuto finire “Dormire Insieme” prima, e invece ho deciso che due long totalmente opposte possono benissimo coesistere con i miei impegni, quindi prometto di mantenere agli stessi ritmi entrambe.
Non ho resistito nel postare il primo capitolo di questa Fan Fiction assolutamente al di fuori dei libri. È senza pretese, è giusto un modo per immaginarci i nostri beniamini alle prese con la vita che noi tutti viviamo. Per chi non mi conosce, io sono MatitaGialla, shippatrice compulsiva di Peeta / Katniss e fan sfegatata di Peeta. Anche se qui, per la gioia di tutte, Gale sarà co – protagonista insieme al biondo.
Che dire, per chi non mi conosce, voglio avvisare tutti che sono un’amante delle recensioni, e che per me sono fondamentali per sapere se le mie storie vi piacciono o meno. Quindi.. recensite, recensite, recensite!! Grazie per aver letto!
A presto.
  
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