Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: glendower    07/09/2013    2 recensioni
[Mike/Nanaba]
La battaglia sa di sangue, tappa il naso con il tanfo dei corpi e le ferite aperte - e i miasmi, polvere d'osso sui capelli.
Anche lui sa di battaglia, ha l'odore forte di chi se ne va e non torna più.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non c'è pace nemmeno per gli angeli, solo il cattivo odore dei morti 



La notte andata è un tumulto di anime, ansia e caverna di grida, voci addolorate in un pianto inascoltato da demoni affamati capaci di trucidare uomini con la forza di un dito; silenzio spesso si raccoglie attorno l’eco degli ultimi passi, piedi in corsa per mettersi in salvo tra le macerie di Castel Utgar, arrotolato su se stesso in un funerale di massi e macerie abbandonate dopo la battaglia. L'alba sulle torrette spunta piano, fa capolino attraverso un raggio di sole dal rimasuglio di un doccione e soffia sui corpi, panni stesi ad asciugare in disegni anomali tra le rocce ed arti seminati per cibare la terra, teatro e palco di un’altra battaglia persa. Spade infilate fra l'erba incolta si fingono bandiere, stemmi ed emblemi come fiori sparsi sui morti. 
      La mano nella sua è piccola per appartenere ad un ragazzo, è un lembo di pelle semi congelato, di un calore innaturale anche nel decesso e ha la durezza crudele delle statue - la rigidità del sangue intasato nelle vene e le sue dita, un tutt'uno con quelle dell'uomo che le tiene strette, sono un intreccio macabro di ossa disarticolate e falangi distrutte a metà.
      «Che odore ho, addosso, adesso?» Nanaba non ha abbastanza voce, né energie per girarsi e guardare la piega dei baffi sopra la curva gentile di un sorriso senza denti. Gli pesa troppo la testa e la guancia, appoggiata alla spalla dell'uomo, è una piuma e non un macigno - una scia rossa che da una tempia impregna il tessuto dei suoi abiti e cola lungo il braccio piegato all'indietro a partire dal gomito.
      Mike avvicina delicatamente il viso ai suoi capelli, boccoli biondi ingrigiti di polvere - strade di grano che sanno di fumo, tracciate da scie di sangue sulle punte bruciate dal fuoco che ha corroso varie ciocche, bucandogli la cute. Si aspetta di ritrovare la dolcezza della sua pelle o l’aroma pungente del sudore dopo una vittoria e così scivola, sicuro, fino a baciarne il sapore, ispirando un profumo che nella puzza non riesce a sentire, benché sia facile riconoscerlo: è olezzo, qualcosa di stantio, un marciume che porta via la freschezza del pulito – una decomposizione già territorio di vermi e piaghe nei punti in cui le ferite non possono richiudersi.
      «Quello degli angeli.»
      Creature celestiali che sanno di morte nella loro bellezza quando scendono per portarsi via chi in terra non ha più niente da fare; aroma e disagio per un naso abituato a ben altro tipo di fragranze e sensazioni abbinate ad esse.
      Un odore cattivo che lui, su un Nanaba adesso addormentato per sempre, non avrebbe mai voluto sentire.
 
 
 
  
Note dell’autrice: questa piccolissima (e senza pretese) flash è per ingannarmi nell’attesa, mentre produco un’Annie/Armin – è un regalo per una coppia che non si fila praticamente nessuno qui, quando tutti sono preoccupati per il capitolo 49 dove, a mio discapito, ho sofferto anch’io.
So perfettamente che Mike è morto prima, dopo che l’Ape-Titan gli ha rubato l’attrezzatura tridimensionale gettandolo in pasto ai giganti ma non ho potuto fare a meno di raffigurarli insieme, un’ultima volta come non è potuto succedere, sperando di aver fatto una cosa apprezzabile giocando la fissa dell’uomo di snasare sempre chiunque. <3
Piccolo, ma non per questo, inutile appunto: Nanaba PER ME è maschio, a discapito di una wiki che dice il contrario. Non mi pare sia ancora cosa ufficiale (quella del fatto che il sottoscritto ha in realtà un organo femminile) ma non m’importa, non ho voluto cambiarlo e lasciarlo come appare nelle pagine del manga, da me prontamente rilette per trovare un appiglio per l’intera fi, ovviamente tutta di fantasia in quanto situazioni. Sigh, un commentuccio ovviamente non fa mai male e, se shippate la coppia, battete un colpo, così so che ci siete! Spero non sia venuta tutta ‘sta schifezza come sembra, a presto <3 Ness. 
  
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