Cartaccia

Come descrivere un cuore spezzato?
Ci sono tanti modi per farlo.
Se prendi un foglio di carta, lo strappi e poi lo riattacchi, non sarà mai più come prima. Questo era il modo preferito dalla giovane per descrivere un cuore spezzato.
In fondo, lei stessa, si sentiva un po' un foglio.

Anzi, una Cartaccia.

Uno di quei pezzi cartacei trasportati dal vento, finchè non cadono a terra e qualcuno li calpesta.
Uno di quei fogli di carta inutili, creati per uno scopo stupido o totalmente inesistente.
Uno di quei fogli che sarebbe stato meglio se non fossero mai stati creati.
Ma, un momento, proprio quando quella Cartaccia stava per essere nuovamente calpestata, qualcuno la tirò su.
La osservò. Sembrava quasi interessata a quel foglio, la persona che lo teneva.

La Cartaccia sorrisee, sentendosi amata, in qualche modo. Sentendosi felice.

Felicità che, purtroppo, durò per poco.
Quando la persona si rese conto che quel pezzo di carta non gli interessava, lo gettò nel cestino dei rifiuti.

Presa, illusa e poi gettata via.

Ecco, come si sentiva la Cartaccia.
Ecco come si sentiva la giovane ragazza, che ora, si divertiva a giocare con un paio di forbici.
Che gioco?
Di sicuro poco interessante, come lei stessa e come il sangue che sgorgava dalle sue vene lacerate.