Detto ciò i miei racconti saranno molto brevi, saranno pillole, come piace definirle a me e non le pubblicherò in modo costante perché appunto la storia è ancora tutta da scrivere. Pensavo addirittura di rendervi partecipi se la cosa vi appassionasse, facendovi scegliere una possibile svolta tra un capitolo e l'altro, magari scrivetemi nei commenti per questo... Oppure contattatemi con altri mezzi che potete trovare nel mio profilo.
Happy Birthday Dom ~
Certi pensieri capita di farli almeno una volta nella vita. Si sta parlando di quei pensieri che riguardano l'esistenza, i perché, la morte, l'amore... Chi è che non li ha mai fatti? A parte i bambini penso che tutti almeno una volta si siano fermati a riflettere su ciò, specialmente in momenti malinconici, in cui di felice non vi era assolutamente nulla, un po' come quel muffin al cioccolato con sopra una candelina bianca e blu, che si stava praticamente scogliendo ricoprendo la superficie leggermente più dura dalla quale spuntavano scagliette di cioccolato fondente, nere come la pece tra un campo dorato.
Erano passati ben ventuno anni da quando aveva messe piede su questo pianeta, sulla Terra, un mondo fatto di sofferenze ma lei a quel tempo cosa ne poteva sapere? I neonati quando esalano il primo respiro non ne sanno nulla, non sanno cosa li aspetta e fingono di non saperlo nemmeno i genitori che hanno concepito quella creaturina sulla quale si danno l'impegno di riversare tutto il loro amore. Si, certo, questo era quello che doveva succedere secondo la teoria delle teorie, ma come tutti sanno le cose non vanno sempre nel verso giusto. Lei ne era la prova, lo sapeva, non dava però la colpa a chi l'aveva messa al mondo, a chi non l'aveva capita, ma stava iniziando a darla a se stessa: perché era diversa?
Ne andava ancora fiera ma era sempre stato un problema, specialmente con i suoi genitori, gente per bene, istruita... Classiche persone con la puzza sotto il naso, pronti a cambiare il mondo, con le tasche piene di soldi ma senza però dare a lei la possibilità di essere se stessa. Ed ormai l'adolescenza era passata, sapeva come voleva essere e per esserlo a tutti gli effetti si era ritrovata sola. Nessuno l'amava, nessuno le voleva bene, nessuno, nessuno, nessuno... Era sola.
Trovò il coraggio di soffiare la candelina e i pensieri svanirono lasciando solamente l'amaro in bocca, qualcosa che insomma un dolcetto come quello, il giorno del suo compleanno, per un momento poteva sempre rimediare.
Certi pensieri capita di farli almeno una volta nella vita. Si sta parlando di quei pensieri che riguardano l'esistenza, i perché, la morte, l'amore... Chi è che non li ha mai fatti? A parte i bambini penso che tutti almeno una volta si siano fermati a riflettere su ciò, specialmente in momenti malinconici, in cui di felice non vi era assolutamente nulla, un po' come quel muffin al cioccolato con sopra una candelina bianca e blu, che si stava praticamente scogliendo ricoprendo la superficie leggermente più dura dalla quale spuntavano scagliette di cioccolato fondente, nere come la pece tra un campo dorato.
Erano passati ben ventuno anni da quando aveva messe piede su questo pianeta, sulla Terra, un mondo fatto di sofferenze ma lei a quel tempo cosa ne poteva sapere? I neonati quando esalano il primo respiro non ne sanno nulla, non sanno cosa li aspetta e fingono di non saperlo nemmeno i genitori che hanno concepito quella creaturina sulla quale si danno l'impegno di riversare tutto il loro amore. Si, certo, questo era quello che doveva succedere secondo la teoria delle teorie, ma come tutti sanno le cose non vanno sempre nel verso giusto. Lei ne era la prova, lo sapeva, non dava però la colpa a chi l'aveva messa al mondo, a chi non l'aveva capita, ma stava iniziando a darla a se stessa: perché era diversa?
Ne andava ancora fiera ma era sempre stato un problema, specialmente con i suoi genitori, gente per bene, istruita... Classiche persone con la puzza sotto il naso, pronti a cambiare il mondo, con le tasche piene di soldi ma senza però dare a lei la possibilità di essere se stessa. Ed ormai l'adolescenza era passata, sapeva come voleva essere e per esserlo a tutti gli effetti si era ritrovata sola. Nessuno l'amava, nessuno le voleva bene, nessuno, nessuno, nessuno... Era sola.
Trovò il coraggio di soffiare la candelina e i pensieri svanirono lasciando solamente l'amaro in bocca, qualcosa che insomma un dolcetto come quello, il giorno del suo compleanno, per un momento poteva sempre rimediare.