Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: ticci    07/09/2013    5 recensioni
Questa storia non parla di una nuova cacciatrice che affianca i fratelli Winchester.
Questa storia non racconta le vicende amorose di Dean e Sam.
Questa storia non narra della fine del mondo imminente.
Non questa storia.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO

Era una calda serata estiva come le altre. Le stelle brillavano alte nel cielo in tutta la loro bellezza perché non c’era nessuna nuvola che le copriva. L’aria calda era densa dei profumi tipici di quella zona di campagna e faceva sudare i corpi di due giovani stesi, uno nelle braccia dell’altro, a contemplare la volta celeste.
“Vorrei che fosse sempre così” sussurrò la ragazza all’orecchio del compagno.
Lui si limitò a sorridere e girare il proprio viso verso quello di lei.
“Non ci posso credere che tra tre giorni tornerai in città” piagnucolò lei.
Lui sbuffò: “Ti prego, Jen. Non roviniamo questi ultimi giorni insieme”.
“Hai ragione. Però quest’estate è volata”.
“E pensare che all’inizio non mi calcolavi neanche di striscio!” disse lui, dandole un pizzicotto sul braccio.
“Come potevo? Ti atteggiavi come uomo vissuto solo perché vieni dalla Grande Mela e guardavi noi, poveri provinciali, con superiorità!”.
“Questo non è vero!” replicò, fingendosi sdegnato.
Jen scoppiò a ridere e appoggiò la testa sul braccio piegato del ragazzo: “Fortuna che ho cambiato idea, Tommy”.
“Lo credo anch’io” disse lui e, dolcemente, iniziò a baciarla. Si staccarono leggermente per riprendere fiato, e poi ripresero, assaporandosi non solo con la lingue, ma anche con le mani. Quelle grandi di lui accarezzarono le gambe scoperte di lei, mentre quelle di Jen si insinuavano sotto la maglietta di Tommy. Ben presto il ragazzo si trovò a torso nudo sdraiato a pancia in su, con Jen che lo riempiva di baci sui pettorali sviluppati grazie alle molte ora in palestra. Scese fino all’altezza della cintura e si fermò. Poi si sistemò una ciocca dei lunghi capelli biondi dietro le orecchie e guardò con malizia Tommy.
“Sei bellissima” affermò lui e, prendendola per le spalle, la fece stendere. Continuando a baciarla, le slacciò la camicia leggera e iniziò a palpeggiarle il piccolo seno.
“Tommy…” sussurrò sulle labbra del ragazza. Il ragazzo fece scendere la sua mano tra le gambe e con forza la accarezzò sopra gli short di jeans. Jen incurvò la schiena e gemette piano, mentre Tommy la baciava alla base del collo.
A un certo punto, Jen si scostò leggermente. Con voce roca, Tommy domandò: “Che c’è?”
“Non hai sentito?”
“Cosa?” replicò lui distratto, tornando a baciarla e accarezzarla.
Con una mano cercò di fermarlo: “Ho sentito dei rametti che si spezzavano, come se qualcuno si stesse avvicinando”.
“Vuoi davvero che smetta per andare a controllare?” disse lui, alzando un sopracciglio e sorridendo maliziosamente.
Di fronte alla sua bellezza disarmante, Jen scosse la testa e mentre riprendeva a baciarlo e gli stringeva le gambe intorno ai fianchi, si diede della stupida per aver rovinato per un motivo così stupido un momento sul quale aveva fantasticato molto con le amiche.
Tommy le stava sbottonando gli shorts quando una voce maschile, sprezzante, li interruppe: “Oh, cosa abbiamo qui. Mister vengo dalla città quindi posso fare tutto quello che voglio e Miss puttanella che si fa sedurre dal primo vacanziere che ci viene a trovare”. La battuta fece ridere altri due ragazzi.
Jen e Tommy si alzarono di scatto spaventati. La ragazza provò a coprirsi con le mani, mentre lui cercava la propria maglia da darle.
“Cosa dicevi, Daniel? <>. Beh, amico, da quello che vediamo possiamo dedurre che è pronta, eccome, se lo è”. Questa ulteriore battuta, fece ridere nuovamente i compagni. Ciò fece ribollire di rabbia Tommy, mentre Jen cercava nel buio il suo ex fidanzato Daniel. Era sicura della scelta che aveva fatto, ma farsi vedere così in intimità con la nuova fiamma, la metteva a disagio. Mentre Tommy rispondeva a tono al ragazzo, Jen individuò Daniel appoggiato a un albero. Grazie alla luce della luna riusciva a vederlo in faccia e la sofferenza e il disgusto che vi lesse la fece stare male. Afferrò la maglietta di Tommy, se la infilò e si avvicinò al suo vecchio compagno.
“Dan…”
“Mi fa piacere che, mentre io passo il tempo a star male per te, tu mi abbia già dimenticato”
“Dan…” ripeté.
Soffocando un urlo frustrato, disse “Mi hai sempre ripetuto che avresti aspettato a farlo quando fossi stata certa dei sentimenti che provavi. Non dirmi che dubitavi di amare me, invece sei sicura di amare lui?”.
Lei scosse la testa desolata abbassando lo sguardo.
“È così? Lo ami?”.
Jen non rispose.
“Rispondimi” urlò.
Lei chiuse gli occhi, mentre Tommy la raggiungeva: “Non parlarle così”
“Io le parlo come cazzo mi pare, hai capito? Dunque lo ami?” chiese tornando a riferirsi a Jen.
“Sì” disse lei, sostenendo il suo sguardo.
Questa volta Daniel urlò tutta la sua rabbia, frustrazione, delusione e se ne andò di corsa.
“Daniel” urlò la ragazza. “Mi dispiace” sussurrò dopo.
Tommy si girò verso gli altri ragazzi che li avevano interrotti e disse: “Non raggiungete il vostro amico?”. Questi, continuando a guardarlo in modo ostile, gli passarono di fianco, e il più grosso di questi, Ronnie, urtò con forza la spalla di Tommy.
Quando questi si furono allontanati di pochi metri, un terribile urlo di terrore echeggiò nell’aria.
Tutti, ad eccezione di Tommy, esclamarono: “Daniel!”. Dopo essersi scambiati una fugace occhiata, iniziarono a correre nelle direzione dove si era allontanato Daniel.
“Fa che non abbia commesso sciocchezze” continuava a pensare Jen, mentre muoveva le gambe più velocemente possibile.
“Che cosa può aver spaventato così un ragazzo?” si domandava Tommy, mentre seguiva il ragazzo che lo aveva deriso davanti a tutti.
“Tommy, perché cazzo non ci hai aspettato?” lo rimproverava mentalmente Andrew, in testa davanti a tutti.
A un certo punto, tutti dovettero rallentare l’andatura a causa del sentiero poco battuto perché Daniel si era addentrato in un piccolo bosco. Tommy afferrò la mano di Jen e seguì Andrew. Chiudevano il corteo gli altri de ragazzi.
C’erano numerosi rami che graffiarono il torace nudo di Tommy, sentirono i versi numerosi animali notturni impegnati nella loro caccia, superarono qualche ostacolo, ma non videro Daniel, né qualcosa che indicasse che fosse passato di lì o che qualcuno l’avesse attaccato.
“Magari non era Dan” disse Andrew poco convinto ai propri amici.
Gli altri borbottarono qualcosa che suonava come “Hai ragione”, ma Jen replicò: “Era lui. Altrimenti non saremmo corsi tutti qua”, e abbracciò Tommy. Nel vedere quel gesto, Andrew disse: “Ma piantala! Se avessi tenuto le gambe chiuse Daniel non sarebbe scappato”.
“Stai dando a me la colpa di tutto questo?”.
“Precisamente”.
Tommy colpì prima di pensare. Andrew, dolorante, si massaggiò la mascella, sputò a terra e caricò con tutta forza addosso a Tommy. La spinta fece allontanare i due dal sentiero. “Tommy!” gridò Jen, seguendoli.
I due continuarono a scazzottarsi, sordi alle richieste della ragazza di finirla e sentendo le incitazioni degli altri due con loro.
Quando Tommy stava per dare un colpo in pieno viso a Andrew si fermò, disgustato da quello che stava vedendo. Andrew, intercettando lo sguardo di puro terrore del nemico, si girò verso la fonte di tutto quel disgusto.
E anche lui lo vide.


Nda: ecco il prologo! Vi piace?
Come avrete capito, sarà la storia di un caso, alla "supernatural delle prime stagioni". Spero vi piaccia,
grazie,
ticci
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: ticci