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Autore: Lux_Twirler    08/09/2013    1 recensioni
Chissà cosa sarebbe successo, se non fosse accaduto tutto questo...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Improvvisamente sentii la sveglia suonare, come sempre d'altronde. però quella volta mi diede più fastidio del solito, perché stavo facendo un sogno bellissimo in cui uscivo vincente dal provino di x-factor. purtroppo, però, quando ero giovane non avevo mai avuto il coraggio di iscrivermici, perché sapevo che era un sogno irrealizzabile.
Spensi la sveglia ed andai a prepararmi per andare al lavoro. Una volta pronto scesi in cucina, dove mia moglie e mia figlia facevano colazione.
Io: buongiorno amore
Dissi dandole un bacio sulla guancia
Moglie: buongiorno caro
Rispose lei sorridente.
Io: ciao, cucciola! Pronta per andare a scuola?
Dissi accarezzando i capelli della mia stupenda creatura: Darcy
Darcy: uff! Lo sai che mi  annoio lì! Non ce la faccio più!!
Io: lo so, amore, ma ti devi impegnare lo stesso, così diventerai brava ed intelligente.
Le sorrisi dolcemente, mentre le diedi un bacio tra i suoi bellissimi capelli ricci. Ogni volta che mi soffermavo sui suoi capelli pensavo "tutta suo padre è diventata!" Orgoglioso.
Darcy, nonostante avesse solo 9 anni, era un vero incubo per tutti gli insegnanti: rispondeva male, non ascoltava e non prendeva buoni voti. Erano solo due le materie che privilegiava: teatro ed inglese.
Uscii di casa con una brioche in mano, presi al macchina e mi avviai al mio ufficio.
Entrai da un grande portone, salii al terzo piano ed entrai dalla porta su cui c'era scritto: ufficio Mr Styles.
Mi accomodai dietro la scrivania e feci segno alla mia segretaria di far entrare il cliente con cui avevo appuntamento a quell'ora.
Entrò un uomo biondo e abbastanza alto.
Io: prego, si accomodi
Dissi indicando la sedia dall'altra parte della scrivania
L'uomo si sedette.
Io: dunque, signor Horan, Lei è un tecnico del suono e vorrebbe sponsorizzare il suo nuovo amplificatore, giusto?
Questo è il mio mestiere: pubblicizzare. Quando, tanti anni fa, andai al college e studiai Buisness, Sociologia e Marketing capii che il mio lavoro sarebbe stato quello di far piacere alla gente un prodotto, così che venda di più.
Mr Horan: sì, è esatto.
Rispose alla mia domanda.
Discutemmo un po' sul da farsi e mano a mano che parlavamo  mi ispirava sempre più simpatia. Dopo un po' che parlavamo cominciammo ad avere più confidenza. Quindi gli chiesi:
Io: come mai ha deciso di studiare ingegneria del suono?
Mr Horan: beh.. Il mio sogno era diventare un cantante, infatti nel 2010 dovevo propormi per i provini di x-factor, però l'aereo che presi dall'Irlanda ebbe un ritardo e non piccolo. Così non feci in tempo a  presentarmi davanti ai giudici. Inoltre mio padre si rifiutò categoricamente di spendere altri soldi per iscrivermi all'anno seguente.
Dal momento che il mio sogno si era infranto, decisi di intraprendere una carriera simile a ciò che sognavo di fare. Quindi eccomi qui.
Io ero a bocca aperta. Anche lui voleva diventare un cantante e, come me, non ci era riuscito? Lui, però non ce l'aveva fatta per sfortuna, non per vigliaccheria. Stavo per raccontargli anch'io del mio sogno mai realizzato quando una sirena assordante cominciò a suonare. L'allarme anti incendio. Io ed il Signor Horan ci precipitammo fuori dall'edifico, dove trovammo già il camion dei pompieri.
Aspettammo lì un po', tra fumo, gente che corre e urla e, quando la situazione si calmò chiesi ad un pompiere: 
Io: è tutto a posto?
Pompiere: sì, aveva preso fuoco una pianta sul balcone di quella signora *la indicò*, ma per fortuna sono tutti illesi. Anche l'edificio presenta pochi danni, però non sarà accessibile per tutto il resto della giornata.
Io: capisco. Grazie ancora
Pompiere: si figuri.
A quelle ultime parole spostò lo sguardo, che fino ad ora era rivolto verso l'edificio, verso di me. Aveva una faccia conosciuta...
Chiamai il signor Horan, che se ne era andato, e spostai l'appuntamento al giorno dopo, per concludere l'affare, dopodiché tornai dal pompiere e gli chiesi:
Io: le va di prendere un caffè al bar qua di fronte?
Pompiere: sì, perché no 
Rispose un po' affaticato.
Ci sedemmo ad un tavolino, ordinammo due caffè ristretti.
Io: dunque... Mi pare di averla già vista, per caso ci conosciamo?
Pompiere: non mi risulta.. Lei è?
Io: Syles, Harry Styles. E lei?
Pompiere: Liam Payne.
Mi si bloccò il cuore per un secondo.
Io: Liam Payne? QUEL Liam Payne??
Liam: quale, scusi?
Chiese un po' preoccupato della mia reazione
Io: lei ha partecipato ad x-factor 2008, ma non era riuscito a superare il giudizio finale di Simon Cowell! 
Esclamai tutto d'un fiato. L'uomo arrossì e rise. Aveva una voce molto profonda, esattamente come me la ricordavo.
Liam: proprio così. Ma lei se lo ricorda ancora?
Io: guardavo il programma tutti gli anni con mia madre e ricordo che la sua esibizione mi aveva colpito. Ricordo anche che Simon le aveva consigliato di riprovare un paio d'anni dopo. Perché non si è più presentato?
Liam sembrò fermarsi per un secondo, come per rivivere quel momento. Poi rispose:
Liam: pensai semplicemente che il mondo della musica non era fatto per me. Pensai che se non ci ero riuscito una volta era improbabile che mi scegliessero la seconda.
Io: secondo me ti avrebbero scelto di sicuro!
Esclamai. Ormai ero in preda all'euforia, tanto che mi dimenticai di dargli del "lei"
Liam: sei gentile, grazie.
Sorrise rispondendo a tono. Finimmo il nostro caffè in pace. Dopodiché mi accorsi che era tardi e che avevo i colloqui con i maestri di mia figlia.
Io: ciao Liam. È stato un piacere.
Liam: il piacere è tutto mio.
Disse prima di rimettersi il cappello da pompiere e andarsene.
In un solo giorno avevo incontrato già 2 persone che condividevano le mie idee: persone che mi capivano.
Entrai in macchina e mi diressi verso la scuola di Darcy. Non avevo nessuna voglia di incontrare delle persone che si lamentassero con me, ma ero costretto.
Entrai nell'edificio e mi diressi verso la prima aula dove so tenevano i colloqui: quella di matematica. ...
Avevo parlato con quasi tutti gli insegnanti e non riuscivo più a respirare, talmente erano assillanti:
"Sua figlia è una peste! Era la terza volta che le ripetevo di stare attenta e lei continuava a rispondere in modo insolente!" E bla bla bla, tutti uguali!
Tirai un sospiro di sollievo quando vidi l'ultima porta che dovevo visitare su cui c'era scritto: "professor Tomlinson e professor Malik. Teatro e inglese"
Aprii la porta e mi andai a sedere di fronte alla cattedra dietro a cui erano seduti i due insegnanti
Io: salve
Malik: salve
Tomlinson: salve
Malik: di sicuro si starà chiedendo perché abbiamo deciso di incontrarla insieme invece di uno per volta.
Non ci avevo fatto molto caso, però, effettivamente, non avevo mai avuto un colloquio con due insegnanti contemporaneamente.
Io: sì.. Non è mai successo..
Tomlinson: infatti questa è un eccezione che abbiamo riservato a lei. Sa benissimo ciò che pensiamo di Darcy, è una bambina adorabile e diligente. Anche se sembra non essere il parere di tutti i docenti.
Disse sorridendo e guardando il collega che sorrise a sua volta.
Io li guardavo perplesso. Non sapevo dove volessero arrivare.
Malik: ciò che vogliamo dirle è che sua figlia ha un dono.
Tomlinson: esattamente.
Ero sempre più perplesso
Io: di che dono si tratta?
Tomlinson: nelle ultime lezioni abbiamo provato un musical: il mago di Oz
Incominciò a spiegare l'insegnante di teatro.
Tomlinson: quindi, oltre a saper immedesimarsi nella parte, i miei allievi dovevano essere un minimo intonati. Un paio di settimane fa feci dei piccoli provini per la parte principale: quella di Doroty; tutte la bambine avevano una voce adorabile, ma quando toccò al turno di Darcy...
Io: allora??
Malik: lei ha la voce più incredibile che avessimo mai sentito da una nostra allieva. Io me ne accorsi quando feci cantare una canzoncina all'intera classe l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze invernali e mi accorsi che la sua voce spiccava tra tutte quelle dei suoi compagni
Tomlinson: quindi, oltre a darle la parte di Doroty, dissi alla bambina che aveva una voce bellissima e le chiesi da chi l'avesse presa e lei mi rispose: "mio papà ha una bellissima voce. Ogni tanto, quando cucina o quando legge il giornale lo sento canticchiare una canzone che si chiama Isn't She Lovely."
Rimasi pietrificato da quelle parole. La mia piccolina aveva detto questo di me? La mia piccolina sapeva cantare benissimo?? Non potevo crederci.
Malik: dunque, noi abbiamo fatto un colloquio in comune per darle questa notizia e per chiederle se era in vena di farci sentire questa famosa canzone
Sorrisero insieme. Io avevo la faccia di qualcuno che ha una pistola puntata alla tempia. Dopo qualche secondo di silenzio capii che erano irremovibili e che volevano sentirmi cantare a tutti i costi. Piano piano mi alzai e, sempre più rosso in faccia, iniziai a cantare:
Io: isn't she lovely, isn't she wanderfull. Isn't she precious...
Finii la canzone e mi risedetti, più imbarazzato che mai.
Tomlinson: sua figlia non si sbagliava. Lei ha una voce grandiosa. Conosce qualche altra canzone?
Ancora?? Non gli è bastata la figura che mi sono fatto adesso?
Questo fu il mio pensiero, però sembrai non curarmene e risposi:
Io: conosco Torn di Natalie Imbruglia.
Mailk: bellissima canzone! Su, non faccia il timido.
Io non ce la facevo più a cantare. Mi sentivo ridicolo. Dopo un po', vedendo che il collega mi aveva messo sotto pressione, il professor Tomlinson, di teatro, cominciò:
Tomlinson: I trought I saw a girl bought to life.. She was warm, she came around she was dignifide, she showed me what I was to cry. You couldn't be the girl I adored.. You don't seem to know or seem to care what your heart is for. But I don't know anymore..
Accorgendomi che aveva cambiato i soggetti al femminile ripresi io:
Io: there's nothing left, I used to cry, my conversation has run dry That's what's goin' on, nothing's fine I'm torn
Quando iniziai il ritornello gli altri due cominciarono un sottofondo composto da vocalizzi.
Io: I'm all out of faith, and  is how I feel I'm cold and I am shamed, lying naked on the floor. Illusion never changed, into somthig real I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn.. You're a little late, I'm already torn..
Mentre Tomlinson continuava coi vocalizzi, l'altro riprese le ultime mie parole. 
Malik: (i'm already torn..)
Decisi di saltare la seconda strofa e rifeci il ritornello:
Io: there's nothing left, I used to cry, inspiration has run dry that's what's goin' on nothing's fine I'm torn...
Malik: (I am torn)
Io: nothing's fine I'm torn
Gli altri due ripresero il ritornello insieme a me
Noi: I'm all out of faith and this is how I feel I'm cold and I'm ashemed and I'm lying broken on the floor. Illusion never changed, into something real I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn.. You're a little late, I'm already torn
Malik: (I'm already, I'm already torn..)
Noi: torn.... Oh Torn!
Ero tutto sudato, forse per la situazione assurda in cui mi trovavo. Però in fondo non era stato male, anche loro avevano una splendida voce: il professor Malik ce l'aveva scura, ma riusciva ad arrivare a tutte le note più alte; il professor Tomlinson ce l'aveva chiara e acuta.
Io: avete una splendida voce
Loro si guardarono, si sorrisero e risposero quasi in coro:
Loro: grazie
Io: avete mai provato ad iscrivervi da qualche parte?
Chiesi. Ormai avevo visto di tutto in quella giornata. Poteva anche saltarmi addosso una tigre e avrei pensato che sarebbe stata una cosa normale.
Malik: non credo che sarei mai andato tanto lontano... Ci pensavo ogni tanto, però non ne fui mai troppo convinto.
Tomlinson: io mi iscrissi ad x-factor, molti anni fa... Però all'ultimo momento cancellai l'iscrizione, perché mi offrirono un viaggio-studio di un anno per studiare teatro. Il teatro era la mia passione e lo è tutt'ora, quindi non me lo feci ripetere due volte e mi imbarcai sull'aereo per la Francia, dove presi la laurea. Lei, invece? Ha mai provato a fare qualche audizione?
Aveva toccato il mio punto debole. L'AUDIZIONE che non avevo mai avuto il coraggio di fare. Loro, però, erano in una situazione simile alla mia.. Mi avrebbero capito, forse..
Io: beh.. Tanti anni fa pensai anch'io di iscrivermi ad x-factor, però non ne ebbi mai il coraggio.. Pensavo che mi avrebbero liquidato subito..
Malik: capisco la sua paura... Tuttavia, a parere mio, i giudici l'avrebbero di sicuro presa in considerazione.
Sorrise. Era stato delicato al punto giusto, su questo argomento e, inoltre, aveva espresso il suo parere.
Io: grazie, è gentile da parte sua.
Tomlinson: è la verità, lei ha una grande voce e Darcy l'ha ereditata pienamente.
Io: spero che mettiate su un bello spettacolo. Ora è meglio che vada.. Mia moglie mi aspetta.
Malik: certo.. Arrivederci, allora
Mi porse la mano e io la strinsi, poi feci lo stesso con l'altro
Io: arrivederci.
Uscii dall'edificio e mi diressi verso casa mia, dove trovai Darcy che faceva un puzzle e mia moglie che cucinava per la cena.
Io: ciao, cara.. Come stai?
Moglie: ciao.. Sto bene e tu? Cosa hanno detto gli insegnanti di Darcy?
Io: il solito...  Che risponde male eccetera eccetera... Ovviamente tranne teatro e inglese.
Moglie: capisco... Bisognerà fare qualcosa, però.
Io: certo.. Lo so..
Rispondevo in modo distaccato.. Non ascoltavo ciò che diceva, stavo ancora pensando a ciò che mi era capitato oggi.
Cenai, guardai un po' di televisione e andai a dormire.
Quella notte feci lo stesso sogno della notte prima, sognai anche quei 4 ragazzi che avevo incontrato quel giorno, li sognai ad x-factor, insieme a me.
Chissà cosa sarebbe successo se il professor Tomlinson non avesse intrapreso il viaggio-studio, se il professor Malik fosse stato più sicuro di se, se l'aereo del signor Horan non avesse avuto ritardi, se Liam Payne avesse ascoltato il consiglio di Simon e, infine, se anch'io avessi avuto il coraggio di presentarmi davanti ai giudici.
Chissà.





  
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