Finalmente lo vedeva;  era lì, enorme, e si slanciava davanti a lei.  Dopo giorni e giorni di viaggio era giunta a destinazione. Aveva aspettato per anni ed ora era  arrivato il momento.
 
Chrystal si trovava davanti al portone dell’ Istituto di New York  e, a breve, avrebbe rivisto suo fratello per la prima volta da quando erano nati. Ma non  era andata lì solo per quello. Era lì anche per un altro motivo: vendicare suo padre.  Da quando il padre adottivo era morto lei non aveva fatto altro che progettare la sua vendetta, ed ora era finalmente pronta.
 
Jace si trovava con  Clary nella biblioteca dell’Istituto quando sentì suonare il campanello. Erano le cinque passate del pomeriggio ed erano tutti rincasati ormai da tempo. I due ragazzi percorsero velocemente il lungo corridoio e si recarono nell’ ingresso dell’edificio. Subito Clary, presa dalla curiosità, aprì la porta. Lì, in piedi sulla soglia del portone,  si trovava una ragazza. Era magra, poco più alta di lei ed indossava una semplice canottiera nera abbinata ad un paio di jeans scuri strappati all’altezza delle ginocchia. Quando Clary spostò lo sguardo sul suo viso rimase pietrificata. La ragazza sarebbe stata in tutto e per tutto identica a Jace se non fosse stato per gli occhi neri come la pece ed i capelli corvini lunghi e ricci. La sua pelle, al contrario di quella bronzea di Jace, era bianca come la neve e le rune le coprivano quasi completamente le braccia. Era bellissima.
 
Jace, che aveva avuto la stessa reazione di Clary, immediatamente si affrettò a dire:- Chi sei? Perché sei qui?-
La ragazza, dopo una lunga pausa, finalmente rispose: -Sono Chrystal  Herondale; figlia di Stephen e Celine Herondale . Io sono tua sorella Jace e sono qui per portarti con me.-