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Autore: Romanova    08/09/2013    3 recensioni
Foxface è un personaggio di cui si sa poco o nulla, su cui è facile lavorare di immaginazione.
I suoi ultimi pensieri e il suo grande bisogno di smettere di scappare, di non aver paura di nulla.
Ma essere notati significa la morte negli Hunger Games se non hai possibilità di affrontare gli altri Tributi, se perfino una ragazza del dodici ha più possibilità di te.
La tua sorte è segnata.
Ma il mondo non potrà fare a meno di guardarti, di notarti e riconoscerti, prima di svanire nelle tenebre.
Risponde alla sfida lanciata da Kymiyt Efp sul gruppo Fanfictions Challengers II, prompt: suicidio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Faccia di Volpe
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e
vorrebbe vivere ma sa di dover morire”
 
Si era improvvisamente resa conto che prima o poi sarebbe comunque finita.
Cato o Tresh l’avrebbero trovata.
Non ha senso tentare ancora di fuggire dalla sorte, non ci si può nascondere per sempre.
La sua mamma, il suo papà.
Suo fratello .
Aveva detto che avrebbe provato a tornare.
Ha guardato negli occhi sua madre dicendole bugie e le dispiace, solo ora sa di star mentendo.
Sente dei passi.
Non ha possibilità contro nessuno degli altri concorrenti.
Deglutisce rumorosamente, probabilmente la ritroveranno quando le sue lacrime di paura saranno evaporate.
Scomparse, scompariranno come è brava a fare lei.
Sarà solo l’ultima sparizione di una ragazza dai capelli rossi e i grandi occhi azzurri.
La agitano pochi spasmi senza dolore, l’azione del veleno è rapidissima.
Più che un suicidio è un lento scivolare nel sonno.
Non sarà preda di nessuno, morirà senza che nessuno se ne accorga: sola, silenziosa, spaventata.
Un po’ come ha vissuto.
Sino a quando non sente più nulla e cade sulle ginocchia con gli occhi sgranati e un piccolo sorriso sulle labbra.
Avrebbe voluto illudersi di essere morta da persona libera, ma sa che non è nemmeno una persona agli occhi delle migliaia di persone che stanno guardando la sua agonia da uno schermo.
Non è nemmeno libera, se è per questo.
E’ solo scomparsa.
Magari ora la sua mamma sarà orgogliosa di lei.
Magari suo padre la noterà.
Il mondo di sicuro lo ha fatto.



 
   
 
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