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Autore: Tra I Fiori Il Ciliegio    08/09/2013    2 recensioni
[Larry]
Sente ancora le impronte delle sue dita sul corpo, se si concentra. Gli basta ascoltare la sua voce intonare una qualsiasi canzone, che fosse loro o di qualcun altro, registrata o dal vivo, che sente i suoi polpastrelli scorrergli sulla schiena, tracciare le forme dei tatuaggi sulle braccia, passare tra i suoi capelli.
Ricorda la consistenza della sua pelle, le sfumature dei suoi colori, il rumore delle sue ossa sotto le dita: le costole che scricchiolavano sotto al cuore, le ginocchia che sbattevano contro il divano, le vertebre che strusciavano sull'aria.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Get Home
a

A Sole, la Nana ed
Elia.
Al formaggio. 

 

How am I gonna get myself back home?

Sente ancora le impronte delle sue dita sul corpo, se si concentra. Gli basta ascoltare la sua voce intonare una qualsiasi canzone, che fosse loro o di qualcun altro, registrata o dal vivo, che sente i suoi polpastrelli scorrergli sulla schiena, tracciare le forme dei tatuaggi sulle braccia, passare tra i suoi capelli.
Ricorda la consistenza della sua pelle, le sfumature dei suoi colori, il rumore delle sue ossa sotto le dita: le costole che scricchiolavano sotto al cuore, le ginocchia che sbattevano contro il divano, le vertebre che strusciavano sull'aria.
Harry profumava sempre di pulito e lavanda; come se fosse uscito in quel momento dalla lavatrice, ma non quella confusionaria che faceva lui una volta a settimana, ma quella di sua madre, con il detersivo giusto e i colori divisi. Casa sua era stata pregna di quell'odore per due anni, quando Harry dormiva spesso nel suo letto o passava per bere una tazza di tè sul divano, mentre ridevano felici di quella fama e quell'amore che gli dimostravano le ragazzine in tutto il mondo.
Un amore che sembrava invincibile, che sembrava poterli portare ovunque, sempre insieme, loro cinque. Louis se li ricorda, quei giorni. Quando cantava con un sorriso sulle labbra e la gioia di una vita da sempre sognata. Una bolla in una casa, quando si addormentavano insieme e cantavano, e c’erano baci ovunque, quando si spegnevano le telecamere e rimanevano soli su quel divano.
Ora il divano ha i cuscini sprimacciati, Louis odia sistemarli; così come il letto che è ancora sfatto da quando è andata via Eleanor quella mattina. Eleanor, che non profuma mai di semplicità e di casa, ma sempre di qualche aroma elaborato da grandi marche, forse Chanel o chissà cos’altro.
Harry metteva a posto quando Louis si alzava e cucinava qualcosa, oppure quando lo aspettava a casa da solo, guardando telefilm sul maxischermo in camera da letto.
Era un presenza costante, un amico, un fratello, qualcuno che facesse parte delle sue giornate e della sua vita come non aveva mai pensato di permettere a nessuno.
Se chiude gli occhi li può ancora immaginare, i riccioli di Harry che gli sfiorano il collo. E le sue labbra, che sapevano sempre di fresco; era come assaporare un ghiacciolo  d’estate e trarne refrigerio, rimanerne dipendenti, non volere che finisse mai.
Ma poi finiva e tornavano alla realtà, a quel sogno che piano piano si trasformava in incubo, tra gli sguardi sempre più attenti delle fan, dei manager. Louis li sentiva addosso, quegli occhi curiosi, insistenti, quelle parole che si marchiavano a pelle su di loro e li facevano nascondere. Non c’erano stati più abbracci né scherzi, non c’erano stati sorrisi o sguardi importanti, quando erano fuori da quelle mura.
E vedeva Harry cambiare, nascondere le lacrime ogni notte, prima di addormentarsi. Era come se anche il suo profumo si fosse affievolito, tra le pieghe di frustrazione sulla sua fronte.
Louis l’aveva guardato spegnersi con semplicità, smettere di ridere con lui, di parlare di sé, fin quando aveva fatto le valige e nessuno l’aveva più visto.


Harry ama il Natale. Quando viveva a casa, l’atmosfera che si respirava per le strade di Holmes Chapel riusciva a fargli dimenticare il divorzio dei genitori, i brutti voti a scuola, i litigi con Gemma.
Amava la neve e gli alberi illuminati dalle lucine colorate sul viale principale, i Babbo Natale agli angoli delle strada e le caldarroste che sua madre gli faceva sempre trovare a casa, quando tornava  tardi da un pomeriggio a giocare per strada con gli amici.
Ora Holmes Chapel gli sembra lontana, anche mentre sua madre cucina per lui qualcosa e Gemma fa le parole crociate al tavolo del suo monolocale al centro di Edimburgo.
È la vigilia e non gli è mai sembrata così fredda, la neve che scende fuori dalla finestra appannata. Guarda fuori e si immagina i Natali passati tutti insieme, lui e i ragazzi.
Harry vorrebbe ricordare quei momenti felici, prima che tutto crollasse, come ci si sentiva ad avere degli amici su cui contare e con cui giocare a palle di neve in giardino, mentre i genitori chiacchierano dentro una casa, come se si conoscessero da tempo e non fossero stati costretti a condividere i propri figli con perfetti sconosciuti.
Come se fossero una grande famiglia allargata e meravigliosa, con cui cantare gli auguri a Louis fino alla mezzanotte e guardare le guance di Louis colorarsi un po’ di rosso quando qualcuno, a sorpresa, intonava quella canzone che lui odiava.
Non ha mai capito cosa avesse contro i compleanni e perché si lamentasse sempre di essere nato la Vigilia di Natale. A lui piaceva avere una scusa per passare due giorni di fila con lui e abbracciarlo in ogni momento, per festeggiare.
Questo è il terzo Natale senza di loro, per Harry Styles. Senza Niall, Zayn e Liam, senza le gote rosse di Louis quando gli rubava un bacio sotto il vischio.
Il terzo ventiquattro dicembre lontano da casa.
E chissà dov’è Louis, cosa sta facendo, se Eleanor è con lui, se pensa a lui.
Chissà se i venticinque anni di Louis saranno felici, se i ventitrè e i ventiquattro lo sono stati. Se ha deciso di non dimenticare la sensazione delle sue dita che sfiorano le costole e dei suoi baci dietro l’orecchio e dei tatuaggi che si sfiorano, corrispettivi in tutto, anche sotto la pelle colorata.
“Tesoro è pronta la cena.”
Harry non ha fame, ma si siede comunque al tavolo, guarda Gemma e la madre e nota la loro preoccupazioni tra i sorrisi tirati. Prova a sorridere, perché deve essere felice, almeno per loro, almeno il ventiquattro dicembre deve fingere che tutto vada bene, di non sentire degli artigli strappargli la pelle che sente ancora bruciare del tocco di Louis l’ultima volta che hanno fatto l’amore su quel divano che tanto amavano.
Si guarda intorno mentre mangia e ascolta la madre parlare della signora Moore, giù alla panetteria che chiede sempre di lui. Lo sguardo si posa sul giornale di gossip sul bancone, quello che la madre ha tentato di nascondere per tutto il giorno, perché da quando è tornato da Miami sembra stare peggio.
Ma poi lui l’ha vista, la foto di Louis in copertina. Il suo sorriso. E i suoi occhi. Non ha mai amato il Natale quanto lui né Holmes Chapel né le luci colorate sul pino in giardino. Non ha mai amato nessuno quanto Louis Tomlinson.
Ma Louis non è più suo.

 

 

Note:

Altra Larry, stavolta forse un po' più lunghetta. Whatif su Harry che un giorno si stufa di doversi nascondere con Louis e decide di lasciare il gruppo, sparendo nel nulla per un po'.
Dedicata alle mie amabili folli che stanno guardando la partita di Louis in questo momento e a Elia, che scrive meraviglie rare.  
Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo e che vorrete lasciare una recensione!
Aggiornerò, giuro, anche se non so quando,
baci
Eva. 

   
 
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