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Autore: afterallthistime    08/09/2013    5 recensioni
Hermione sapeva che passare una settimana dai Weasley sarebbe stata una pessima idea.
Ovunque si posasse il suo sguardo,vedeva la sua assenza.
L'eco delle sue risate era imprigionato per sempre fra quelle pareti,
il ricordo dei suoi sorrisi era impresso ovunque,in ognuna di quelle dannate foto incorniciate ed inchiodate al muro.Ogni minuto era un'agonia.
Eppure Hermione sapeva di averne bisogno.
Aveva bisogno di una prova concreta che Fred fosse esistito,non solo nei suoi ricordi.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Fly Away From Here.
Ed eccomi qui con la mia prima Fremione.
Non aspettatevi fiori e cuoricini,perché assolutamente non ci saranno.Anzi.
Ho preso spunto da un sogno avuto quest'estate e ho sviluppato l'idea.
Sinceramente,il raiting arancione mi sembra esagerato,ma ho pensato che trattandosi di morte e sofferenza,
di certo non trattati in modo lieve,fosse quello più adatto.
Detto questo,vi lascio alla lettura!
Mi farebbe piacere avere qualche recensione,accetto anche critiche,purché siano motivate.
Love always,
Ink.

Titolo: When you're gone.
Rating: Arancione.
Genere: Angst,drammatico,malinconico.
Personaggi: Hermione Granger,George Weasley.
Contesto: fine della Seconda Guerra Magica/Pace.
Pairing: Fremione,lieve accenno George/Angelina.
Avvertimenti: nessuno.
NdA: Il presente scritto non è a scopo di lucro.Tutti i personaggi sono proprietà di J.K. Rowling.L'autrice si ritiene responsabile di reazioni impreviste causate dalla lettura di questa (deprimente) schifezzuola.

Ai miei lettori,per il loro supporto.
E a Francesca,perché avevo bisogno di un altro motivo per farla piangere.Preparati,cara.


When you're gone.

La Tana era ancora immersa nel sonno quando le prime luci dell'alba fecero capolino dietro i vetri delle grandi finestre della cucina.
Come immaginavo,quella di passare una settimana dai Weasley si era rivelata un pessima idea.
Ogni angolo della casa mi ricordava lui.
Il suo profumo impregnava le stanze come inchiostro indelebile su un foglio di pergamena e l'avere costantemente George sotto gli occhi
non mi aiutava minimamente.I miei incubi si erano triplicati e la notte non riuscivo a chiudere occhio.
Eppure,sentivo il bisogno di essere lì,di osservare le sue foto inchiodate al muro e calcare il suolo dove lui aveva vissuto.
Seppur con il cuore ancora sanguinante,avevo bisogno di qualcosa di concreto,di una prova inconfutabile che lui era esistito,
che non era solo frutto della mia immaginazione.O peggio ancora,dei miei ricordi.
Quei ricordi che andavano sfumando lentamente nella mia memoria,confondendosi sempre più fra sogni e realtà.
Era questo che mi terrorizzava.
Se un giorno non avessi più ricordato il suono della sua risata,se avessi dimenticato il modo in cui sorrideva o il brillare dei suoi occhi
quando ridevo delle sue battute,cosa mi sarebbe rimasto?
A cosa mi sarei aggrappata per non sprofondare nell'oblio?
Se lui -oh,al diavolo- se Fred,se tutto quello che eravamo stati un giorno fosse diventato solo un guazzabuglio indistinto di ricordi?
Scattai in piedi.
Il silenzio era diventato opprimente.
Risalii le scale quasi di corsa,mentre i miei passi affrettati riecheggiavano nella casa addormentata.
Non desideravo nient'altro che piangere in santa pace e dare momentaneo sfogo al dolore che mi attanagliava.
Feci per aprire la porta della mia stanza,ma con la coda dell'occhio notai un ciuffo di capelli rossi sparire oltre la soglia di una stanza e mi bloccai di colpo.
Come in un sogno,seguii quella breve apparizione e mi ritrovai davanti qualcuno che mi dava le spalle.
Lo stato di trance in cui mi trovavo e le lacrime che mi annebbiavano la vista contribuivano a rendere sfocati i contorni della figura,
che nonostante ciò restava inconfondibile.Il mio cuore,ovunque fosse,riprese a battere come impazzito.
«Fred..»sussurrai con un filo di voce.
Quest'ultimo sussultò.Non si era accorto della mia presenza?Perché non si voltava?
Non capiva quanto a lungo l'avessi aspettato?
Ero sempre stata sicura che fosse stato tutto uno scherzo,ero certa che prima o poi sarebbe tornato da me e
insieme avremmo riso dell'immenso spavento che mi aveva fatto prendere.
«Fred sono io,Hermione,sapevo che era tutto uno scherzo,muoviti,dobbiamo dirlo a George,ti immagini la sua faccia?
Essere fregato dal suo gemello!E poi Molly,Arthur,Ginny,Ron,ti aspettavano tutti,sai?E..»
«Hermione,io..io sono George..»mormorò lui con gli occhi lucidi,voltandosi.
Il mio cuore perse un battito.
Illusa,mormorò una voce dentro di me.
Poi un secondo.E un terzo.
Hermione,respira.
Obbedii alla mia voce interiore,mentre indietreggiavo lentamente.
«F-Fred,non è il momento di scherzare..»mormorai,ma ormai ero sveglia.
Sapevo che era stata tutta un'allucinazione ma mi rifiutavo di crederci.
«Hermione»mormorò George,avanzando verso di me.
Crash.
Ciò che era rimasto del mio cuore si frantumò in mille pezzi,come fosse cristallo,ed io indietreggiai,ritrovandomi spalle al muro.
Il mio sguardo vacuo si posava su tutto senza mettere a fuoco niente.
Vagava senza meta,come i miei pensieri.
«I-Io ho bisogno di..un momento..»farfugliai,precipitandomi fuori dalla stanza.
Ormai era impossibile fermare le mie lacrime.
Sentii George abbracciarmi e mi sciolsi,affondando la testa nel suo petto e lasciando che le lacrime si addensassero e poi scendessero,
inzuppando il suo maglione scarlatto.
Non ci fu bisogno di parole mentre George mi accarezzava i capelli e posava la sua testa sulla mia.
Non potevo vederlo in volto,ma sapevo che stava piangendo anche lui.
Sapevamo entrambi che niente avrebbe potuto consolarci e porre fine al nostro tormento.
Lui aveva perso un fratello,metà di sé stesso,metà della sua anima.
Io il mio ragazzo,l'amore della mia esistenza.
Ma la vita non l'aveva reputato abbastanza,no.
Mi aveva tolto ogni possibilità di risalire il baratro.
Mi aveva privato della capacità di amare e aveva distrutto il mio futuro e la vita che avevo scelto accanto alla persona che amavo.
In un'altra vita,sarei potuta essere la sua ragazza,avremmo mantenuto le nostre promesse e se necessario saremmo stati noi soli contro il mondo intero.
In un'altra vita,avrei fatto in modo che lui restasse,o saremmo andati via insieme.
In un'altra vita.
Ma me n'era stata concessa una sola,ed il dolore era troppo grande,la morte era un vuoto troppo profondo per poter essere colmato.
Anche George sta vivendo lo stesso,mi dissi,cercando conforto.
Ma in un attimo,realizzai che George aveva Angelina,ed io non avevo più niente.
Alzai la testa di scatto,asciugandomi le lacrime.
Guardai a lungo George negli occhi,quegli occhi azzurri così simili eppure così diversi da quelli di suo fratello.
«Sii felice.»mi limitai a sussurrare.
Poi mi smaterializzai.

**

Quante volte eravamo stati lì,io e Fred?
Quante volte ci eravamo seduti vicini sull'orlo del precipizio,lasciando vagare lo sguardo sulla vastità dell'oceano?
Quale luogo migliore per ciò che mi apprestavo a fare?
Dove tutto era iniziato,lì sarebbe finito.
Lasciai che la brezza fresca mi scompigliasse i capelli,aspirando l'odore dolciastro della salsedine.
Ero felice,per la prima volta dopo la morte di Fred.
Perché questa volta ero sicura della mia scelta.
Perché questa scelta mi avrebbe portato a lui.
E allora doveva essere necessariamente quella giusta.
Presi un grosso respiro,poi allungai un piede nel vuoto e..
«HERMIONE
Riuscii a stento a mantenere l'equilibrio,mentre l'eco della voce di George si perdeva nel vuoto.
Come aveva fatto a trovami?Ero stata ben attenta a cancellare ogni traccia e..
Ad ogni modo,non mi importava.Non mi sarei fatta distrarre,ora che finalmente avevo trovato uno scopo.
Piegai le ginocchia,pronta al salto che mi avrebbe riportato da Fred,quando qualcuno mi afferrò per un polso,strattonandomi malamente.
Sorpresa,caddi all'indietro fra l'erba.«NO!»urlai,gli occhi velati di lacrime.
«Non mi fermerai,ora che finalmente sto per fare la scelta giusta!»
George mi guardava,sconvolto,cercando di riprendere fiato.
«Hermione..»sussurrò.
Mi rialzai in piedi cacciando indietro le lacrime e feci per tornare sull'orlo del precipizio.
«Hermione ascoltami,dannazione!»urlò George a quel punto.
«Se tu poni fine alla tua vita,se la tua scintilla di vita si spegnesse,Fred non me lo perdonerebbe mai.Tu sei quello che lui ha amato,
quello per cui ha lottato.Non lasciare che mio fratello sia morto invano!Combatti,maledizione,combatti!»
Io sussultai,voltandomi.
Perché George aveva ragione.
Cos'era rimasto dell'Hermione che Fred aveva amato?
Dolore.
Rimorsi.
Ricordi.
Un cuore in frantumi.
Briciole,sintentizzai fra me.
Le lacrime iniziarono a scendere copiosamente sul mio volto,inondandomi le guance.
«Non smettere mai di sorridere»mi aveva sussurrato una volta Fred«perché se lo facessi,tutto il mondo perderebbe la sua luce,ed io con lui.»
«Fred avrebbe voluto vederti sorridere,realizzare i tuoi sogni,vivere la tua vita.Si sentirebbe morire se tu rinunciassi a tutto questo per lui.»mormorò George.
«Lo rincontrerai,Hermione.»riprese,vedendo il mio tentennamento.Poi si alzò e mi guardò a lungo negli occhi,offrendomi la mano.
«Ma non ancora.»
Sorrisi tra le lacrime.
«Non ancora.»ripetei in un soffio,abbracciandolo.
  
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