Akashiya Moka passeggiava tranquilla per i corridoi della Yokai Academy in cerca di Tsukune.

Ora che ci pensava, il ragazzo non si era ancora fatto vedere quella mattina, sperava solo che non si fosse cacciato in qualche guaio.

In effetti, riflettendoci, Tsukune non era mai stato molto fortunato da quel punto di vista, la cosa non la faceva stare meglio.

La bella vampira potè tirare un sospiro di sollievo quando vide l’amico (o più che amico) appoggiato ad un muro.

-Buongiorno Tsukun…EEEHHH?!- la ragazza cacciò un breve urletto di spavento nel vedere le immense occhiaie che circondavano gli occhi del ragazzo.

Unite alla sua faccia rinsecchita lo facevano sembrare un vero zombie.

-Ma cosa ti è successo?- non riuscì a nascondere la preoccupazione, non lo aveva mai visto in quello stato, a parte quando gli succhiava il sangue, ma non lo faceva da qualche giorno ormai.

Questi si voltò a scatti verso di lei.

-Oh, ciao Moka.- salutò in trono strascicato, come se il solo parlare gli costasse un’immensa fatica.

-E’ colpa sua, non riesco più a dormire la notte per paura che sbuchi fuori dal nulla.-

Ma di che stava parlando?

All’improvviso percepì una presenza e si voltò, Tsukune insieme a lei, con un’espressione terrorizzata però.

Da dietro una colonna sbucava una chioma di capelli violetti, una figura emerse a metà.

-Ciao Tsukune.- questi sgranò gli occhi, era lei, era di nuovo lei: Mizore Shirayuki.

Tutto ad un tratto vide sfocato… poi svenne.

-E così carino quando crolla al suolo.- mormorò la yuki-onna, mentre Moka fissava la scena con gli occhi trasformati in due comici puntini neri.

Povero Tsukune… si prospettavano tempi duri.