POV EMBRY

Cambiamenti. Cambiamenti. Tanti cambiamenti direi. Dopo la simpatica visita dei Volturi e l'allenza con i Cullen c'erano stati tanti cambiamenti. Un nuovo licantropo si è unito al branco, si chiama Andrew ed ha lasciato moglie e figlia a Miami per tornare qua. Da quanto ho capito deve essere un lontano parente di qualcuno, ma non so bene di chi. Non ci ho mai capito un cacchio di queste faccende. Inoltre Sam ed Emily si sono sposati. AL loro matrimonio hanno invitato tutti, anche i Cullen. SOno venuti Bella, Carlisle e Renesmee che ormai ha diciotto anni. E' diventata vermaente una bella ragazza e da quanto ne so, ascoltando i pensieri di Jacob, se la cava bene a letto. Dio, deve essere frustrante condividere questi segreti così intimi con il branco. Insomma vanno bene le fantasie o i filmini che quasi tutti noi facciamo, ma condividere ciò che è reale, quello che hai fatto o farai veramente è un po' imbarazzante. Ed è frustrante per noi sentire tutti quegli assurdi, contorti, a volte anche volgari pensieri che alcuni lupi fanno sull'oggetto del loro imprinting. A volte mi sembra quasi di essere fidanzato con ognuna di loro tanto le conosco, so ogni minima cosa della loro vita. So come è fatto il loro corpo, ogni singolo lineamento. Arrossisco quando vedo Renesmee nuda distesa sul letto che si morde un labbro. Jacob pensa spesso a questa scena. Credo sia stata la loro prima volta. Oddio che imbarazzo! Non vorrei mai trovarmi in questa situazione! Però sono anche un po' stanco delle continue prese in giro dei miei compagni.

-Ehy Embry quando ti decidi a trovarti la ragazza?-

-Almeno fattene una, così per toglierti lo sfizio!- mi ripete Paul ogni santo giorno

E io me ne faccio qualcuna! Certo ma non mi succede niente! Non che non mi piaccia ma è come se mi prendessi in giro. Non è quello che voglio veramente. QUello che voglio è avere l'imprinting, si perchè non ce la faccio più, è come se mi sentissi incompleto. Ma da una parte ho paura. Ho paura di non essere più lo stesso, di dipendere da quella persona e di non pensare più a nessun altro. Per me ci sono anche gli amici che contano, il branco e anche mia madre. L'unica famiglia che mi sia rimasta. Non lo sa ancora che sono un licantropo e non ho nessuna intenzione di dirglielo. Sapendo com'è fatta chiamerebbe subito la polizia o peggio un esorcista.

"Basta con ste pippe mentali, Embry!" esclama Quil mordendomi la coda

Ringhio infastidito "Che palle, pensa per te QUil!"

Corriamo attraverso la foresta veloci e silenziosi verso casa mia. Usciamo spesso di notte io e lui. Si certo, perchè di mattina e pomeriggio è sempre attaccato alla mocciosa.

Lo sento ringhiare e giro gli occhi "E' vero" protesto

"Quando anche tu avrai l'imprinting capirai!"

"Cosa c'è da capire? E' come una droga, ne sei dipendente, tutto qua!"

Quil sbuffa "Io vado mezzasega, a domani!" si gira e riprende a correre. Lo osservo mentre si allontana, poi ritorno umano ed esco dalla boscaglia spuntando nel cortile sul retro di casa mia. Scavalco la staccionata e mi arrampico fino alla finestra. La richiudo piano e mi infilo le mutande. Che palle però che ogni volta che mi trasformo devo pensare anche al problema dei vestiti. Mi butto sul letto facendolo rimbalzare, qualche molla salta. Dio che letto di merda! Ormai cade a pezzi. Non faccio in tempo a farmi altre pippe mentali che mi addormento di botto! Grazie Dio, di avermi dato il dono di addormentarmi appena mi appoggio a qualcosa di morbido.