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Autore: Lady Ghost    09/09/2013    2 recensioni
"Io posso dire senza esitazione di odiare diverse cose..."
ho ritrovato questa cosa tra i vecchi file del mio pc (dio, andavo ancora a scuola all'epoca) e mi son detta 'perché no?' anche se mi vergogno un po' a pubblicare qualcosa dopo EONI e prima di ciò aver solo messo su un paio di drable (?)
non vogliatemene vi prego, sono una persona incostante che cerca lavoro in tempo di crisi...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inspiration

Io posso dire senza esitazione di odiare diverse cose: i cibi piccanti, le pubblicità tra i due tempi di un film, i rumori insistenti, le persone appiccicose, le folle nei luoghi pubblici …

Potrei dire di odiare anche tutti gli esseri umani e le loro superficialità, pur essendo umana anche io e come gli altri, come tutti gli altri, superficiale.

Ma c’è una cosa che detesto con tutta me stessa, che non posso impedire o eliminare in alcun modo: ciò che io odio è la mia stessa ispirazione.

Non crediate, non desidero essere una persona grigia e priva di inventiva, ma sarei ben lieta di non svegliarmi all’improvviso a notte fonda e scrivere, scrivere e scrivere come la mia vita dipendesse da questo, senza riuscire a chiudere occhio fin quando non inserisco la parola “fine” o fin quando la trama non trova un seguito.

Non sopporto la frustrazione di notti passate a cercare di non ascoltare il mio stesso pensiero, di giorni trascorsi con la necessità costante di un foglio e una matita senza riuscire a concentrarmi su nient’altro e la mano che freme alla disperata ricerca di qualcosa su cui sfogare le proprie necessità, le dita che si aprono e si chiudono su un’immaginaria penna, l’indice che scivola sul tavolo formando lettere di parole che non si possono comporre!

A volte sento il respiro venire meno, diventare asmatico nel petto rigido per colpa dell’auto imposizione di non muovermi, per il mio vietarmi di mandare al diavolo le spiegazioni della prof sulla prima guerra mondiale e creare, inventare, produrre, scrivere!

La stecca di sottile grafite della matita a mine che si consuma sulla cellulosa è come un ago di siringa che lento entra nel mio braccio e inietta veloce e bruciante la sua droga, estraniandomi, facendomi sollevare leggera dalla sedia e fluttuare in una nebbia confusa e densa, ricca di sfumature e forme che interpreto a piacimento.

Questa maledetta ispirazione è la mia droga ed è migliore e peggiore di qualunque altra in commercio, è da sempre dentro di me, mi rallegra, m’intristisce, mi fa stare male fisicamente, mi distrugge, mi fa vivere, ma lontano dalla vita.

La repello, ma non posso farne a meno.

  
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