Era in una cesta abbastanza grande da contenerlo sdraiato, sopra di lui una fiamma alimentata artificialmente bruciava, facendo un rumore simile a quando si danno dei colpetti con il dito ad un microfono acceso. L’aria calda andava verso l’alto, gonfiando un’enorme tendone blu e giallo.
Gli si serrò la gola.
Era su una mongolfiera.
-Finalmente ti sei svegliato- disse una voce tranquilla in parte a lui.
Lo stregone si voltò: seduto accanto a lui, un libro appoggiato sulle ginocchia, c’era Alec, e non sembrava minimamente preoccupato di essere su un instabile aggeggio mondano.
-Alec ma … cosa significa tutto questo?- disse Magnus cercando di ingoiare il nodo che gli si era formato alla gola.
Il cacciatore chiuse lentamente il libro e alzò gli occhi blu verso Magnus. –Ti aiuto. Ti aiuto e mi vendico- disse con un sorrisino che gli fece formare delle piccole fossette al lato della bocca.