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Autore: Christine_    09/09/2013    3 recensioni
Avrò provato il discorso migliaia di volte, ma è il discorso di un innamorato esasperato.
Partirebbe con un "dio mio, Ginevra, ho voglia di darti tanto di quell'amore da annientare l'universo, perchè non lo capisci?".
Potrei anche andare di "ti voglio, lascia stare quel coglione." Di certo non si può dire che non sia una persona diretta.
Con te le parole non mi sembrano mai davvero adatte, ne dovrebbero inventare di nuove.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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this
This.
"You are the earth
that I will stand upon."



Tiro un pugno contro il muro, brucia ma non mi fa male.
La voglia di tirarlo contro la faccia di quel bastardo è più forte del dolore.
Tu sei nella stanza accanto, in camera mia, in lacrime per colpa sua.
"Ettore, è tutto okay? Ho sentito un rumore strano."
Sì, è il rumore del mio inesistente coraggio che si sgretola contro questo muro.
Esco e ti trovo davanti a me, con gli occhi verdi pieni dell'amore che vorrei fosse mio.
Non ricordo quando mi sono reso conto di essermi davvero innamorato di te, probabilmente era troppo tardi per poter tornare indietro.
Mi abbracci e ti stringo forte.

This is the start of something beautiful,
this is the start of something new.

Avrò provato il discorso migliaia di volte, ma è il discorso di un innamorato esasperato.
Partirebbe con un "dio mio, Ginevra, ho voglia di darti tanto di quell'amore da annientare l'universo, perchè non lo capisci?".
E non mi sembra il caso, forse non capiresti. Perchè ho dovuto giocare la carta del migliore amico? Cosa avevo in mente?
Potrei anche andare di "ti voglio, lascia stare quel coglione." Di certo non si può dire che non sia una persona diretta.
Con te le parole non mi sembrano mai davvero adatte, ne dovrebbero inventare di nuove.

You are the words that I will sing.

"Ci facciamo un thè così mi spieghi con calma e ti rilassi un attimo?"
Annuisci e fai un bel respiro profondo mentre vai verso la cucina.
Ettore, fai l'uomo, prenditi quello che vuoi.

And I throw it all away and watched you fall into my arms again.

Sposti la tua solita sedia, quella che dà le spalle al televisore, ti accomodi e inizi a parlare.
Io ti ascolto di spalle, come sempre, o capiresti qualsiasi cosa dai miei occhi.
"E poi mi ha detto che il problema non sono io, è lui che non sa cosa vuole. Per l'ennesima volta."
Il suo unico problema sarà quando gli farò davvero male, Gin. Quello è il suo problema più grande.
"Stavolta gli avevo creduto davvero, mi sembrava diverso. Ma perché deve fare così ogni volta? La prossima sarà ancora così?"

And I throw it all away and watched you fall into his arms again.

"Ettore, io non ce la faccio più."
Neanche io ce la faccio più a vederti soffrire così.
Il bollitore fischia, io resto immobile, non ti rispondo neanche.
"Ettore."
Mi chiami ma non sento nulla.
"Ettore, che hai?"
Che ho?
"Non tornare più da lui." sussurro.
"Cosa?"
Ce la posso fare. Spengo il gas, mi volto e sento che solo guardandomi hai capito.

Take me back, take me home.

"Magari non dovrei dire quello che sto per dire, ma se mi trattengo altri due minuti esplodo."
Continui a fissarmi senza scomporti.
"Non voglio che torni con quello. Voglio che tu stia con qualcuno che a te ci tenga davvero, qualcuno che voglia condividere ogni dettaglio della sua vita con te, qualcuno che voglia crescere con te, sbagliare con te, qualcuno che voglia ascoltarti sempre."
La tua espressione cambia, si rilassa.
"Qualcuno che voglia prepararti il thè ogni pomeriggio, anche quando sei nervosa e non vuoi nessuno attorno."
Non mi stacchi gli occhi di dosso.
"Voglio essere io quel qualcuno."
E poi ti bacio senza neanche darti il tempo di rispondere.

This is the start of something beautiful,
this is the start of something new.

Ci stacchiamo e sento la tua mano che stringe il mio braccio, non ti allontani.
"Perché ci hai messo così tanto?"

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In teoria dovrei dire il solito "sono secoli che non torno" e blabla.
Ma non sono così tanto brava o altro per potermelo permettere. Quindi semplicemente un "Eccomi qui, ancora."
Sto ritrovando il piacere della scrittura per sfogarmi, avevo ingenuamente dimenticato quanto mi faccia bene.
Che piaccia o meno agli altri quello che riesco a tirare fuori non nego che sia importante, ma credo lo sia un po' di meno da quando ho ricominciato a farlo solo per me.
E allora perchè non ricominiciare da dove mi ero fermata? Perché non andare a rompere ancora le scatole a Ettore e Ginevra?
E così ho aperto iTunes e mi sono lasciata guidare da Ed Sheeran.
Adesso parte il solito sondaggino: dall'amicizia può nascere un amore forte e duraturo?
O la regola dell'amico non sbaglia mai? (ciao Max, tvb)
A voi la risposta.
Fatemi sapere, anche se la storia vi fa rate e la considerate impossibile.
(:

Ps la canzone è questa, niente versione acustica, ahimé.
  
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