Io sono Esme Michel Yugari,sono figlia di un giapponese e un americano,ho due fratelli a cui sono legata sin da piccola,avevo sempre vissuto fra casa e scuola,non credevo nell'amore,nel'amicizia,non amavo la mia vita,ma amavo la mia famiglia seppur a volte un'po strana e fuori dal normale,sono l'unica femmina come avete potuto capire. Un giorno mia madre mi decise ad uscire per andare in discoteca,non riuscivo mai a dirle di no,quindi quella sera accettai,ma venni chiamata sul cellulare dalla polizia che mi chiedeva di andare a indentificare alcuni cadeveri e riconoscerli se erono o meno i miei parenti. Quando arrivai speravo che non fossero loro,che stavano bene,che erano ancora li con me,ma quando entrai in quella stanza ogni speranza venne spazzata via. Chiesi alla polizia la causa della loro morte e mi rispostero "la morte è stata causata da un animale che li dissanguati.",ma sul collo dei miei famigliari notai due piccoli fori come quelli di un serpente,ma un'po piu grandi. All'inzio non capivo che razza di animale poteva aver fatto una cosa del genere,ma la mia risposta l'ho sempre avuta davanti a me. Quei morsi non erano di un animale ma di un VAMPIRO tutt'ora sembra anche a me impossibile ma non credo che ci sia un animale che faccia due fori precisi e che si beve tutto il sangue delle sue vittime fino all'ultima goccia. Ma con il passare dei mesi,riusci a trovare un lavoro,una casa,insomma stavo rimettendo la mia vita in sesto fino a quando una sera sul tardi non ero uscita dal lavoro,facevo i doppi turni per poter pagare il mutuo al piu presto possibile,ma quella sera accade un episodio che mi regalo sia una goia che un dolore. Ero uscita oramai da una decina di minuti dal palazzo dove lavoravo vagano per le vie di Roma dove senza neanche accorgermene mi ritrovai distesa a terra tenuta dalla braccia da due persone e una terza senza neanche importassene di me,inizio a baciarmi,toccarmi,leccarmi,ma un tratto lo senti entrare dentro di me andava avanti e indietro,volevo allontanarlo scappare,non mi importava se ero nuda o altro,ma non riuscivo mi avevano bloccato per quando ci provassi non riuscivo a scappare,non so quanti minuti passarono fin quando non mi sveglia nuda mi rivesti velocemente per poi correre a casa,speravo che fosse stato solo un incubo,ma la mattina dopo capi che erana la verità,non lo raccontai a nessuno,quella notte,quel abuso su di me,lo tenevo dentro di me sperando di andare avanti e dimenticarlo. Dopo due mesi da quel incubo avevo scoperto di aspettare un bambino,non mi importava chi fosse il padre,come lo ho avuto,seppur quella notte era stato un errore o uno sbaglio,ma quella vita che portavo in grembo era tutto.

Oramai ero incinta da ben cinque mesi,quando un giorno non svenni in ufficio mi portarono al ospedale,il dottore che si prese cura di me. Era un bel uomo,anzi il piu bello che avessi mai visto,il suo sorriso,la sua voce,i suoi occhi,la sua pelle,erano come la perfezione,mi svegliai dai miei pensieri quando senti che avevo perso il bambino,da quel giorno lui mi resto sempre accanto,ma non riuscivo e non volevo fidarmi,ne tanto meno affezzionarmi,oramai non avevo più motivo di vivere,quindi decisi di suicidarmi buttandomi da una scogliera,ma non so come venni salvata da quel uomo che mi morse sul collo,non so quando mi svegliai,ma so che lungo tutto quel periodo il mio corpo andava in fiamme e il mio cuore batteva come non mai,ma dopo il fuoco e il cuore smisero di battere e bruciare,pensavo di essere morta,ma non poteva esserlo oppure non potevo ragionare o pensare.

"Papà si sta svegliando,finalmente" Senti una voce e poi dei passi per poi aprire gli occhi e mettermi a sedere guardandomi intorno per poi notare arrivare quel dottore che disse di chiamarsi Carlise Cullen ed era un vampiro come me e suo figlio. Da quel giorno la mia vita cambio in meglio,non ricordavo nulla della mia vita da umana e iniziai ad amare quel uomo che mi aveva tolto da quel agonia di dolore,paure,dubbi per darmi una nuova vita seppur da non-viva,ma neanche morta.

" Bensvegliata cara,non ti preoccuparti non ti faro del male,anzi voglio renderti felice e farti dimenticare ogni dolore,lacrima,ferita che hai avuto." Il mio corso dei pensieri venne fermato da una voce dolce,preoccupata e calma,la voce di quel uomo che per me divenne il mio angelo.

" Io non ricordo niente,ma mi ricordo di lei il Dottore Cullen,sono Esme ricordo solo il mio nome." Gli dissi sorridendogli sentivo dentro di me una nuova forza,emozione,sentimento,per la prima volta ero felice.

" Avremo un eternità per stare assieme,per amarci,ti aspetterò." Mi disse con un sorriso che pensai di perdere un battito,ma a portarmi via dai miei pensieri fu il dolce e freddo bacio che quel uomo poso sulle mie labbra.