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Autore: Blooming    09/09/2013    3 recensioni
Ormai è quasi un anno che Dean e Sam cacciano insieme a Cassandra.
La ragazza ha ripreso a cacciare superando le prime difficoltà di ritornare alla vecchia vita ma Dean rimane accanto a lei cercando di darle forza e coraggio ma non tutto va bene...
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'I nostri demoni'
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Cassandra Mirò scivolò piano fuori dalle coperte ed entrò nel bagno e chiusa la porta accese la luce per non svegliare l’uomo nel letto.
Si guardò allo specchio e cominciò a piangere silenziosamente, erano settimane che non si riconosceva, era cambiata. Non aveva mai pianto così tanto, solo quando aveva perso il bambino.
Vide la luce della stanza accendersi e sentì la maniglia della porta muoversi a scatti velocemente e la voce dell’uomo dall’altra parte
“Ragazzina cosa fai la dentro? Esci dai.”
Cassandra tremò. Si sentiva male, voleva morire. Si sentiva logorata da quella vita.
La maniglia scattava
“Esco subito.” Urlò cercando di sistemarsi come meglio poteva
Si lavò la faccia per togliersi il rossore dovuto al pianto e uscì con un sorriso palesemente finto sulle labbra.
Dean Winchester la scrutò dall’alto in basso
“Stai bene?” chiese preoccupato notando il volto di Cassie
“Sì. Torniamo a letto.”
Cassie non guardò neanche negli occhi Dean, si limitò a passare una mano sul suo petto e tornare a letto.
Si strinse tra le coperte e si rannicchiò voltando le spalle al cacciatore. Dean si avvicinò a lei e cercò di abbracciarle le spalle ma lei si scansò. Era da giorni che andava avanti questa storia e Dean stava stancandosi.
Si spostò da lei tornando nel suo lato del letto
“Domani andiamo a caccia.” Disse brusco “Tu vieni?”
“No. Io non caccio più.” Spense la luce sul comodino “Tu vai pure.”
Dean sbuffò infastidito
“Allora rimarrai da sola.”
“Mi sta bene.” E cercò di addormentarsi
Non riusciva a dormire così, assicurandosi che Dean dormisse profondamente uscì dalla stanza e si avvolse nel giubbotto di pelle. Percorso qualche chilometro a piedi salì su di un taxi
“Ciao bambina” il tassista le sorrise ammiccando guardandola dallo specchietto retrovisore “Dove ti porto?”
Cassie guardava fuori dal finestrino appannato la neve che cominciava a cadere debole e con una voce malinconica disse
“Al pub più vicino, grazie.” Una solitaria lacrima le cade lungo il viso

 
Entrò nel pub fumoso, molti si voltarono a guardarla. Il suo abbigliamento attirava sicuramente l’attenzione, indossava una minigonna di jeans strappata sull’orlo, una camicia a quadri che le aveva prestato Dean mesi fa e i logori stivali che si portava dietro da anni. Si diresse al bancone, voleva ubriacarsi e lasciarsi andare per un po’.
Odiava tutti. Odiava Dean e la sua stupida macchina. Odiava la caccia e odiava sé stessa per odiare l’uomo che amava.
Il barista si avvicinò, era un ragazzo poco più grande di Dean ma che dimostrava il doppio degli anni
“Hai l’età per bere bambina?”
Cassandra lo fissò un secondo, aveva tanta voglia di spaccare la faccia a qualcuno ma poi tirò fuori il documento che il barista, dopo avergli dato una veloce occhiata, gli porse
“Come ti chiami?” si appoggiò al bancone e cercò di flirtare con la ragazza
“Me lo dai da bere o no? Non sono qua per fare conversazione.” Parlò brusca
“Cosa ti servo, allora?”
“Whisky, liscio.” Respirò profondamente guardandosi intorno “E fallo doppio.”
 

Rimase con i gomiti sul tavolo sporco a fissare il liquido dorato nel bicchiere, ne aveva già bevuti sei ma ancora non era soddisfatta. Voleva tornare al motel senza poter reggersi in piedi ma reggeva fin troppo bene l’alcol e era quasi del tutto sobria
“Me ne fai un altro?” chiamò Rob, il barista
“Non ne hai bevuti troppi, forse è meglio che ti chiami un amico… hai il numero di qualcuno?”
Lo guardò un secondo
“No. Sono sobria. Lasciami la bottiglia.”
Dopo altri due bicchieri, un uomo sui quaranta si avvicinò. La guardò un secondo
“Come ti chiami?”
“Roxane.” Era ancora troppo sobria per essere così stupida per rivelare il suo vero nome a uno sconosciuto
“Ti va di divertirti Roxy?”
“No.” Non lo guardava neanche in faccia
La voce di quell’uomo era viscida e fastidiosa, proprio come lui
“Eddai.” Le prese una ciocca di capelli e la arricciò tra le dita “Potrebbe piacerti.”
Cassie rimase a fissare lo specchio dietro il bancone, si guardò bene. Non era la stessa, non era più quella cacciatrice di un tempo forte e sicura di sé, sempre con la risposta pronta
“Allora, andiamo qua dietro?” continuava l’uomo
La ragazza alzò gli occhi e guardò il riflesso di quella che non era più lei
“Ho detto di no.” L’uomo l’afferrò per il braccio
Rob arrivò
“Dai John ha detto di no, lasciala in pace. È solo una ragazzina.”
“Dai so che ti piace, ti pago.”
Cassie tirò fuori il pugnale nascosto in uno degli stivali e lo glielo puntò alla gola
“Ti ho detto di no.”
Il pub si zittì. Non ne valeva la pena, fece scivolare il pugnale al suo posto e colpì l’uomo con un pugno sullo zigomo
“Lasciami in pace maiale.”
Alcuni cercarono di fermare la ragazza e Rob chiamò la polizia che arrivò e portò la ragazza in centrale, aveva solo una chiamata a disposizione.
Cassie guardò il telefono fisso sulla scrivania dell’agente che l’aveva arrestata
“Come posso chiamare con le manette?” scosse i polsi legati al bracciolo della sedia
“Faccio il numero e poi ti lascio parlare.”
Riprese a guardare il telefono.
Muoveva il piede fissando l’apparecchio. Non riusciva a trovare le parole da dire a Dean, il cuore le batteva forte.
Dopo qualche minuto si decise.
Il cuore le batteva forte.
“Dai vai.” Disse all’agente che tirò su la cornetta e compose il numero dettatogli dalla ragazza
Quando il cellulare cominciò a squillare l’agente le mise la cornetta all’orecchio
“Pronto?” risposo brusco il cacciatore
“Ciao Dean.” Disse adrenalinica
Ci fu silenzio, troppo silenzio
“Cassandra?!” balbettò il cacciatore dall’altra parte “Dove cazzo sei finita?”
“Adesso in prigione. Mi farebbe piacere se venissi a prendermi domani mattina. Ciao.” E fece riattaccare




Angolo autrice
Ciao a tutti c:
Come promesso ecco a voi il terzo capitolo della serie -I nostri Demoni- con protagonisti i fratelli Winchester e la cacciatrice Cassandra.
Come sempre saranno cinque capitoli (compreso prologo e epilogo) che pubblicherò ogni lunedì.
Spero che vi piaccia come le altre due fanfiction precedenti.
Un bacio a tutti e a settimana prossima :)

 
   
 
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