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Autore: MadHatter_    09/09/2013    1 recensioni
“So che sei brava a dare consigli in queste cose. Sono perdutamente innamorato di una ragazza e non ho idea di cosa fare. E' diversa dalle altre, difficile da capire” rispose lui con una punta di imbarazzo nella voce. La ragazza sentì come se un mattone fosse precipitato nel suo stomaco. Era perdutamente innamorato di una ragazza. Aveva voglia di vomitare, in preda alla nausea. Sentì gli occhi riempirsi di nuovo di lacrime e la vista divenne appannata, opaca. Quasi le sfuggì un singhiozzo, ma riuscì a trattenerlo. Le venne un capogiro e dovette appoggiarsi alla superficie di marmo dietro di lei. Non fare l'idiota, si disse, non crollare davanti a lui.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Beautiful to live

La ragazza tirò un sospiro di sollievo, chiudendosi la porta del bagno alle spalle. La festa dopotutto era carina, ma passata l'una del mattino si sentiva esausta. Aveva smesso di ballare un'ora prima e aveva cominciato a cercare qualcuno con cui parlare, ma sembravano tutti occupati ad usare la lingua per esplorare il palato di altra gente piuttosto che per parlare. Non era una bacchettona frigida, ad altre feste si era fatta alcuni ragazzi, ma quella sera la festa era solo tra amici e non voleva situazioni imbarazzanti da spiegare il giorno dopo da sobri. Si guardò allo specchio. Aveva un po' di occhiaie e del trucco colato. Prese una salviettina umida dal pacchetto sul bordo del lavandino e si sistemò meglio che poté. Finita l'operazione, si guardò in giro alla ricerca di qualcosa da fare, senza risultati. Allora abbassò la tavoletta del water dietro di lei e si sedette, estraendo il telefono dalla tasca dei jeans e abbandonando i tacchi viola sul pavimento. Annoiata, guardò su Facebook i post degli ubriachi tipici del sabato sera. Normalmente avrebbe riso e fatto lo screen a tutti per poi inviarli alla sua migliore amica per ridere insieme, ma quella sera era stanca e non completamente sobria. Vedere poi quella stupida idiota che ci provava spudoratamente con lui le aveva rovinato la serata. Quando poi l'aveva vista sedersi a gambe aperte sul bacino di lui non aveva retto ed era subito scappata in bagno. Represse le lacrime chiudendo le palpebre e portando le ginocchia al petto. Probabilmente stavano limonando allegramente al piano inferiore in quel momento. Il pensiero riuscì a farle sfuggire una lacrima, che scivolò lungo il suo viso e cadde sul pavimento. Si asciugò la guancia con una mano e si alzò per prendere un'altra salviettina quando bussarono alla porta. “Occupato” rispose con voce malferma, mentre si rimetteva velocemente le scarpe. “Lo so” rispose in tono allegro una voce. La sua voce. La ragazza rimase senza fiato. “Posso entrare o mi becco una denuncia per molestie?” continuò con la stessa allegria. La ragazza abbandonò la salviettina e si precipitò ad aprire. La figura di un ragazzo si stagliò sulla soglia. E che ragazzo. “Come facevi a sapere che ero qui?” domandò lei senza però guardarlo negli occhi. “Ti ho vista salire le scale” rispose lui entrando in bagno e richiudendo la porta, gesto che fece mancare di un battito il cuore della ragazza. Lui la scrutò per un attimo. “Stavi piangendo?” chiese poi esitante. La ragazza si morse la lingua girandosi di scatto. “No... Cioè sì, ma perché le lenti a contatto mi stanno facendo impazzire, mi fanno malissimo gli occhi...” farfugliò lei, pulendosi nervosamente il contorno occhi con la salviettina. Nello specchio vide lo sguardo apprensivo del ragazzo incontrare il suo, e subito abbassò lo sguardo sentendo le guance andarle a fuoco. Cominciava ad avere caldo e le mancava l'aria. Cercò di fare un respiro profondo senza far rumore, calmandosi, e si voltò di nuovo. “Perché sei qui?” gli chiese cercando di apparire a suo agio. “Avevo bisogno di parlare con te” rispose il ragazzo semplicemente. Il cuore della ragazza cominciò a battere furiosamente. “Dimmi tutto” rispose con la gola secca. “So che sei brava a dare consigli in queste cose. Sono perdutamente innamorato di una ragazza e non ho idea di cosa fare. E' diversa dalle altre, difficile da capire” rispose lui con una punta di imbarazzo nella voce. La ragazza sentì come se un mattone fosse precipitato nel suo stomaco. Era perdutamente innamorato di una ragazza. Aveva voglia di vomitare, in preda alla nausea. Sentì gli occhi riempirsi di nuovo di lacrime e la vista divenne appannata, opaca. Quasi le sfuggì un singhiozzo, ma riuscì a trattenerlo. Le venne un capogiro e dovette appoggiarsi alla superficie di marmo dietro di lei. Non fare l'idiota, si disse, non crollare davanti a lui. E ripetendosi mentalmente quelle frasi come un mantra, rispose “Descrivimela”. Lo disse con freddezza ed il ragazzo se ne accorse, rimanendone spiazzato per un attimo. “Beh... come ti ho detto, non è assolutamente come le altre. E' incredibilmente intelligente, mi sento stupido quando lei è vicino a me e parlo pochissimo per paura di fare la figura dell'idiota. E' sempre allegra, riesce a strapparti un sorriso quando tutto quello che vorresti fare è sparire. Mi fa morire dal ridere perché è buffa e le sue battute sembrano leggere, ma se le analizzi bene capisci che alla base c'è un acume sottile e tagliente. Sarebbe capace di smontarti e mandarti in psicoanalisi con il suo sarcasmo. Prende tutto con ironia, compresa se stessa e non è una cosa da poco, esistono ragazze stupende ma pesanti come l'uranio che di ironia non capiscono un cazzo e capaci di cancellarti dalla loro vita per una battuta. Ama gli abbracci, ama riceverli e dispensarli. Per le persone a cui tiene sarebbe disposta a sacrificare sé stessa, si fa in quattro per tutti quelli che le chiedono aiuto. E' ambiziosa, sa quello che vuole ma sa quali sono i suoi limiti. Prende i suoi difetti e ci ride sopra perché ha capito che è l'unica maniera per accettarsi. E' forte, non si lascia abbattere da nulla, ma se la ferisci ti accorgi subito perché i suoi occhi smettono di brillare e cammina non guardando dritto davanti a sé ma guardando il terreno. Ed è incredibilmente bella. Non una di quelle bellezze che ti colpiscono e dopo un giorno ti annoiano, ma bella da vivere. Nel senso che solo vivendo giorno per giorno comprendi la sua bellezza. Una particolare venatura negli occhi, le sfumature nei suoi capelli, ogni sua espressione, il modo in cui sorride quando tutti attorno a lei sorridono, le sue labbra piccole e rosa su cui mi fionderei ogni volta che la vedo. Ogni volta che sorride il mondo si ferma davvero per me, potrebbero sparire tutto e tutti e io continuerei a guardare solo il suo sorriso. E non è assolutamente alla mia portata, come potrai ben capire. Quindi cosa potrei fare per avere una possibilità con lei?” le chiese ansioso. Le guance sotto le sue lentiggini si tinsero di rosa e si grattò la nuca, imbarazzato. La ragazza si ricompose. “Wow, è la ragazza perfetta eh? Ma questa almeno un difetto ce l'ha?” chiese acida. Il ragazzo la guardò stranito. “Sì. Si sottovaluta moltissimo. Non si rende conto di essere meravigliosa e questo fatto contribuisce a renderla ancora più bella” rispose guardandola dritto negli occhi. Lei sentì una gran voglia di mandarlo a fanculo, lui e Miss Perfezione. Intelligente, bella, carismatica. Di conseguenza lei non aveva uno straccio di possibilità. Ma se a lui teneva veramente, pensò lei, doveva pensare alla sua felicità. Ed era evidente che la sua felicità era quella ragazza. Prese coraggio e commise il più grande atto di masochismo di sempre: gli diede il suo consiglio. “Se è veramente così intelligente ed empatica, dovresti dirglielo. Ti capirebbe e non ti direbbe no. Capirebbe quanto il tuo interesse per lei sia sincero e non saprebbe dirti di no. Capirebbe che sei speciale, una persona meravigliosa e non ti lascerebbe scappare. Anzi, sarebbe ancora meglio che tu andassi semplicemente da lei e la baciassi, capirebbe immediatamente tutto senza bisogno di parole. Fai così e andrà tutto bene. E' qui stasera?” gli chiese lei cercando di ingoiare il groppo che si era formato in gola. Lui annuì fissando la porta del bagno. Annuì anche lei deglutendo. “Beh allora dovresti scendere e farlo subito, prima che qualcun altro lo faccia al posto tuo. Le ragazze così non rimangono libere a lungo” concluse la ragazza mettendo il telefono nella tasca posteriore dei jeans per poi andare verso la porta, spalancarla e uscire. Si aggrappò alla ringhiera delle scale e le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento cominciarono a scendere una per una. Era distrutta, lacerata dall'interno, una ferita che la stava dissanguando. Improvvisamente si sentì prendere e voltare da dietro. Con sua grande sorpresa si ritrovò davanti proprio il viso del ragazzo. Spalancò i suoi enormi occhi che ricordavano i colori di un bosco dopo un temporale e chiese flebilmente “Che cosa fai?” mentre le lacrime continuavano a scendere. Lui sorrise. “Dico alla ragazza di cui sono innamorato che la amo, proprio come mi hai detto di fare” rispose piano prima di posare le sue labbra sopra quelle della ragazza e baciarla delicatamente, avvolgendole la vita con le braccia. La ragazza, che si era persa appena lui le aveva sorriso, gli portò le braccia al collo e lo strinse forte, continuando a piangere, ma dalla gioia e dall'amore che provava per lui. Da dolce a passionale, il bacio cambiò. I sorrisi tra un bacio e l'altro, le lacrime di lei sul viso di lui. Dopo un lungo tempo che a entrambi sembrò comunque poco, si guardarono. “Me? Insomma quella descrizione non centrava un cazzo con me. Non sono così” disse lei senza però smettere di abbracciarlo. Lui rise e le rubò un bacio. “Tu non ti vedi così, ma quello che vedo io lo vedono tutti e come hai detto prima, le ragazze così non rimangono libere a lungo. E io ho battuto tutti sul tempo. Ti amo e non ti lascerò andare facilmente” disse serio ma sorridente. Lei sorrise arrossendo e abbassò lo sguardo. “Amo quando arrossisci, amo quando sorridi, amo baciarti e amo te, ricordatelo” ripeté lui. La ragazza alzò lo sguardo e, prendendo coraggio, si avvicinò di più ed emise un flebile “Ti amo così tanto e non ti lascerò andare per niente”. E felici, ripresero a baciarsi, consapevoli di amarsi più delle loro stesse vite.








Angolo dell'autrice
Eccomi qua! Ok voi direte "chi è sta pirla che nessuno s'incula?!" vabbuono, avete ragione. E' che sono emozionata,
è la prima volta che pubblico, oggi ho preso coraggio ed eccomi qua (adesso capite il mio saluto). Beh non so che dire, a 
parte che è la mia prima storia per cui vi prego siate misericordiosi e non mettetemi alla gogna. Inoltre sarei io la protagonista,
cioè è un personaggio che si è delineato nelle mia mente e ha molte mie caratteristiche. Spero vi affezionerete a lei come ho fatto io. 
Spero anche che a nessuno dispiaccia che io non abbia messo i nomi dei protagonisti, non l'ho fatto non perchè non avevo voglia di
pensarci, infatti tutte le volte che scrivevo correggevo perchè inserivo i nomi, ma perchè volevo fare un esperimento e a me è piaciuto.
Mi direte poi è piaciuto anche a voi. Se potete mettete qualche recensione, giusto per capire se devo ritirarmi e trasferirmi a Gongobolondia
cambiando identità o se ho le capacità per continuare, vi amerei infinitamente. Grazie in anticipo a tutti e me ne vado che sto diventando
più lunga della serie di tipi che si è fatta Brooke di Beautiful ;)
xoxo Madhatter


 

  
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