16/03/2008
7 recensioniThe Dog and The Star -reprise-
L'ispirazione per questa fanfiction mi è venuta ascoltando Sadness and Sorrow di Naruto.
La storia è proprio da dover leggere su queste note. Quindi, se avete la pazienza di scaricarla, o di ascoltarla da qualche sito, fatelo. Mettete play e leggete.
Farà tutto un altro effetto, ve lo assicuro.
RenjiRuki, hope you like it
Have you ever feel what a sensation?
La pioggia scende, lentamente, a ritmo costante. Scivola, lungo il collo, tra le pieghe dei vestiti, si interseca con la piega delle labbra... è fredda.
Le gocce scorrono lentamente tra le ciocche dei capelli, l'acqua attraversa indisturbata le viuzze della città. Quella che sembra una lacrima gelata scivola giù dalla mia palpebra e rimane appesa alle ciglia.
A occhi chiusi, il volto verso l'alto, sento solo lo scrosciare d'acqua e un perenne tichettio, l'unica sensazione è quella dell'acqua fredda che urta contro la pelle, i brividi lungo la schiena. Dischiudo le labbra e prendo un profondo respiro, l'aria fredda mi riempie i polmoni.
"Non pensi sia ora di rientrare, Renji?" spalanco gli occhi, a risvegliarmi è la voce sottile di una ragazza, un eco che rimbomba nella mia mente, un suono che conosco molto bene. Abbasso il capo lentamente e lascio cadere la goccia d'acqua appesa alle mie ciglia, mi volto quel poco che mi basta per vedere un esile figura poco lontano da me.
Tiene in mano un ombrello nero, crea un vuoto attorno a lei incorniciato dalla pioggia che non osa sfiorarla. Da una sensazione di fragilità, di un cristallo luminoso e sfavillante, come una stella che risplende nell'oscurità. Una canotta bianca e stretta le avvolge il busto e le sue braccia sono adornate da un coprispalle di pizzo nero.
Curioso l'abbinamento con i jeans scuri e stretti. Si muove appena, e il suo ciondolo a forma di croce sembra illuminarsi, e allo stesso modo fanno i suoi occhi color ametista.
"Credo che... che resterò qui ancora un po'" la fisso con gli occhi socchiusi e le mani nelle tasche dei jeans strappati, lei ricambia lo sguardo e mi osserva come se avesse gli occhi rivolti a un'qualcosa di accecante. Si avvicina lentamente e si ferma al mio fianco, di fronte a noi una staccionata ci separa da un laghetto.
"Sei davvero così ansioso di prenderti una bronchite?" disse, piegando leggermente la testa di lato. Sorrido debolmente e volgo di nuovo lo sguardo al cielo.
"Rukia... hai idea di che sensazione sia... sentire la pioggia che ti scorre lungo il viso?" richiudo le palpebre in attesa di una risposta.
Dopo pochi istanti sento un 'click', seguito dal tipico suono di un ombrello che viene richiuso. Riapro gli occhi guardando Rukia dall'alto, le sue manine delicate che richiudono il laccio intorno all'ombrello, tenendolo in una mano ne osservò il manico di legno lucido a testa bassa. Alza la testa e mi guarda negli occhi.
La vedo volgere lo sguardo al cielo e chiudere gli occhi con calma e delicatezza. L'acqua comincia a cadergli sul viso, ancora più pallido alla debole luce della luna. Sfrega le labbra bagnate l'una contro l'altra, quasi voglia assaggiare la pioggia. Una goccia le cade sull'occhio e rimane appesa alle sue ciglia lunghe, con una grazia che su di me nessuno avrebbe percepito.
E' la pioggia stessa che scende con grazia su di lei, sembra sfiorarla per paura di farle del male. L'immagine fresca e luminosa di Rukia sotto la pioggia mi fa chinare verso di lei, le mani ancora nelle tasche, mi fermo a pochi centimetro dal suo viso. Rukia apre appena gli occhi, un luccichio traspariva da essi. Ci fissiamo per un momento interminabile, poi chiudiamo gli occhi quasi contemporaneamente.
La distanza fra noi si riduce fino al toccarsi delle nostre labbra. Fredde, bagnate, scivolavano come la pioggia stessa. Morbide. Soffici. La sensazione di baciare sotto la pioggia la donna che si ama. Ad accompagnare i brividi di freddo lungo la schiena c'era il calore crescente di Rukia, quasi riesco a sentire il bollore delle sue guance.
Tolgo le mani dalle tasche per portarle al suo viso, mentre sposto leggermente la testa di lato. Sento il rumore dell'ombrello che cade per terra, la mano che lo teneva sfiorarmi leggermente il petto, le dita scorrere lungo le pieghe della mia maglietta bagnata. Le accarezzo il viso coi pollici.
La pioggia sembrava aver rallentanto il suo ritmo quando ci staccammo l'uno dall'altra. Rukia rimane con le labbra dischise mentre apre appena gli occhi. Gli chiude di nuovo mentre appoggio la mia fronte alla sua. Sento le sue mani scorrere lungo la mia maglietta e incrociare le braccia intorno ai miei fianchi. Mi allontano dal suo viso per abbracciarla, i suoi vestiti umidi che si appiccicano ai miei.
"E'... senza dubbio... una bella sensazione." dice appoggiando la testa al mio petto. "Ora capisco perchè ti piace tanto la pioggia." Sorridendo, le do un bacio con sulla testa, mentre continuo a stringerla tra le braccia.
"Ne dubitavi, forse?" la sento sorridere e il suo fiato caldo mi accarezza il petto. "Andiamo a casa".
"Hai". La sua voce sottile si disperde nell'aria, insieme alle ultime gocce d'acqua che quella sera si infransero su di noi.
Fine.
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Ebbene? Per chi ha ascoltato la canzone mentre leggeva, avevo ragione o no? Che effetto fa? Ma canzone a parte... piaciuta? x°D Magari è brutto sia con che senza canzone xD
Waaah, ho il brutto vizio di cominciare scrivendo al presente e finire scrivendo al passato x°DD ho dovuto rimettere al tempo giusto tutti i tempi x°DD
E' una storiella buttata lì sulla mia coppia preferita, se decido di pubblicarne altre mi sa che riempirò la sezione Bleach di one-shot su loro due x°DD
Anche se dovrei prima pensare a finire The Thousand Facets of Shinigamis... x°DD
Commenti, critiche, consigli e quant'altro please <3