La vigilia di Natale un giovane ragazzo non smette di rigirarsi nel suo letto
incapace di addormentarsi torturato dalla curiosità di scendere in soggiorno per
scartare i regali ma la mamma era stata chiara
"Non puoi aprire i regali fino alla mattina di Natale quindi mettiti l'anima in pace
e vai a dormire".
Dormire come se fosse facile ma rassegnato a quella idea Kain iniziò a liberare la
mente per potersi addormentare.
Riaperti gli occhi quello che gli si presenta davanti fu uno scenario
del tutto differente, infiniti campi verdi laddove su ogni filo d'erba vi
erano posate goccie cristalline di rugiada che facevano apparire il campo
come una distesa di finissimi smeraldi, in lontananza un maestoso albero di Natale
che splende con una quantità infinita di addobbi che variano per colore,forma e grandezza,
ma ad attirare maggiormente la sua attenzione fu un ragazzo in pericolo,
attaccato da diversi uomini vestiti di nero.

Kain non è mai stato un ragazzo impulsivo,rimaneva sempre fuori dai guai ma era intelligente
forse anche troppo,troppo riflessivo troppo assetato di conoscenza, rimaneva a guardare
se qualche ragazzino veniva picchiato da qualcuno più grande ma senza immischiarsi,
non abbastanza vigliacco da fuggire ma abbastanza distaccato e freddo per rimanere
a guardare lo scontro!è sempre stato cosi!

Ma in quel momento non seppe nemmeno lui cosa accadde,solo che fu preso da un impulso come
un'istinto di protezione verso quel ragazzo forse per la differenza tra lui e tutti
gli altri ragazzini che aveva visto vittime di un carnefice più potente di loro.
Essendo stato spettatore aveva notato come alla fine tutti imploravano pietà,
chiedevano aiuto,pregavano la loro salvezza ma i loro carnefici
non essendo Dei non ascoltavano le loro preghiere.
Ma quel ragazzo non implorava,si dimenava urlava ma
una volta ottenuto anche un breve momento di libertà non scappava ma tornava a combattere
per ciò che gli era più caro.

Senza neanche rendersene conto Kian stava già correndo per scontrarsi con gli uomini vestiti
in nero fino a farli fuggire senza pero riuscire ad impedir loro di rubare il maestoso albero,
in quel momento si gira verso il ragazzo che lo sta fissando con un largo sorriso stampato in volto mentre gli tende la mano a cui Kian risponde senza esitare.

-Io sono Kian

-Il piacere è tutto mio...permettimi di presentarmi (facendo un inchino) io sono Morfeo.
.
In quel momento Kian si sveglia scosso da scariche di adrenalina lungo tutto il corpo
ma non ricordava ciò che aveva sognato, guardò l'orologio che segnava le 4.00 del mattino,
sul suo viso compare un sorriso simile a un ghigno al pensiero di poter andare a scartare i regali,
così corse veloce fino al salone dove però quello che vide fu...